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Giro d’Italia 2019 – Tra i due litiganti….Carapaz gode.

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Dal nostro inviato Walter Panero, Courmayeur (Ao)

“Chi vince oggi?” mi chiede al telefono un amico, mentre i corridori si accingono ad affrontare il Colle San Carlo, l’ultima delle quattro asperità della tappa di oggi, partita stamani da St-Vincent e conclusasi qui ai piedi del Monte Bianco che oggi gioca a nascondino.

Do un’occhiata alla TV. Osservo il gruppetto che raccoglie i principali favoriti della tappa di oggi,che sono poi i principali favoriti acnhe per la vittoria finale in questo Giro.

“Nibali che ha fatto lavorare, e tanto, il compagno di squadra Damiano Caruso? No, non mi convince!”

“Roglic che lo segue come un’ombra da giorni, provocando la reazione dialettica del Vincenzo nazionale al termine della tappa di ieri? Potrebbe essere, ma credo finirà vittima della sua stessa tattica attendista”.

“Landa? Lopez? Nomi interessanti, però neppure loro mi convincono molto come….come…”

Dai che adesso lo sparo il nome un po' a sorpresa, ma neppure troppo. “Carapaz!” scrivo di getto dopo averci giustappunto pensato alcuni secondi.

Il venticinquenne ecuadoriano della Movistar, già vincitore quest'anno della tappa di Frascati,

sembra ascoltare le mie parole ed il mio pronostico, perché alcuni minuti più tardi, sul tratto più duro della salita, piazza lo scatto che si rivelerà decisivo. Come al solito Nibali e Roglic si marcano stretto, cosicché Richard, con poche pedalate, prende una ventina di secondi di vantaggio e scollina in testa sul San Carlo.“Vabbeh, ora Vincenzo attacca nella discesa e lo va a riprendere!” pensano in molti.

E invece no! Dietro continuano a controllarsi. Carapaz aumenta il vantaggio portandolo sul traguardo addirittura a 1&” su Yates (primo attaccante di giornata, poi staccato, infine rientrante sul gruppo e nuovamente all'attacco), e a quasi due minuti su Nibali, Roglic & C.

Richard fornisce così la migliore dimostrazione possibile del proverbio secondo cui tra i due litiganti (Vincenzo e Primoz) il terzo gode: terzo che, nella fattispecie, ha le sembianze “Indie” e il viso simpatico della nuova maglia rosa.

Eh sì perché, laddove gli sloveni presenti all'arrivo stavano preparando le bandiere a festa col Monte Triclav in onore di Roglic, maglia rosa in pectore, il vantaggio conquistato permette a Carapaz di impossessarsi del simbolo del primato, strappato all’altro sloveno Jan Polanc che l’aveva eroicamente difeso nella tappa di ieri.

“Richard Carapaz è un serio candidato alla vittoria di questo Giro?” è la domanda che ci poniamo un po’ tutti. La risposta è chiaramente, indubbiamente affermativa. Specie se Nibali e Roglic continueranno a giocare alla vecchia coppia litigarella come è accaduto sia ieri che oggi.

E poi, specie in salita, Carapaz ha saputo dimostrare non solo oggi di andare veramente forte.

Domani tappa non durissima, ma insidiosa da Ivrea a Como che, nel finale, percorrerà alcune delle salite più classiche del Giro di Lombardia.

Quindi, dopo il giorno di riposo di lunedì, martedì la tappa forse più attesa di questo Giro che (è notizia di oggi) non prevederà più l’;ascesa sul Passo di Gavia (rischio neve e slavine troppo elevato) ma che nel finale porterà comunque i corridori ad affrontare il terribile Mortirolo, prima dell’arrivo a Ponte di Legno. Vincenzo, Primoz: siete pregati di smetterla di giocare a fare la Sandra e il Raimondo del pedale, perché altrimenti il Giro lo vincerà qualcun altro (Carapaz? Puede ser).

Ma adesso lasciatemi chiudere: a quanto so l'amico di cui vi parlavo all'inizio ha puntato su Carapaz e, grazie alla mia grande intuizione di massimo esperto delle due ruote, ha pure vinto dei soldi. Ora gli scrivo e batto cassa per chiedergli la percentuale sulla vincita. Volete pronostici per la tappa di domani e per quelle dei prossimi giorni?

Contattatemi!

 

Sarete certamente accontentati!

Se pagate bene, naturalmente…

 

ORDINE D'ARRIVO

1. Richard Carapaz (Ecu) in 4h02’23″t; (+10″; abbuono) (media 32,427 km/h)

2. Simon Yates (Gbr) a 01’32”; (+068″; abbuono)

3. Vincenzo Nibali (Ita) a 01’54”; (+04&; abbuono)

4. Rafal Majka (Pol) s.t.

5. Mikel Landa (Eus) s.t.

6. Miguel Angel Lopez (Col) s.t.

7. Pavel Sivakov (Rus) s.t.

8. Primoz Roglic (Slo) s.t.

9. Joe Dombrowski (Usa) s.t.

10. Damiano Caruso (Ita) a 02’01”;

11. Davide Formolo (Ita) a 03’49”;

12. Bauke Mollema (Ola) a 04’4&”;

19. Giulio Ciccone (Ita) a 07’13”;

20. Ilnur Zakarin (Rus) a 07’20”;

28. Jan Polanc (Slo) a 07’41”;.

CLASSIFICA GENERALE

1. Richard Carapaz (Ecu, Movistar) in 58h35’34”;

2. Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma) a 0″07″;

3. Vincenzo Nibali (Ita, Bahrain-Merida) a 1’47”;

4. Rafal Majka (Pol) a 2’10”;

5. Mikel Landa (Eus) a 2’50”;

6. Bauke Mollema (Ned) a     2’58”;

7. Jan Polanc (Slo) a 3’29”;

8. Pavel Sivakov (Rus) a 4’55”;

9. Simon Yates (Gbr) a 5’28”;

10. Miguel Angel Lopez (Col) a 7’48”;

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