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Il Bologna on air

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Dall’entusiamo al senso di vuoto, addirittura allo sconforto, per poi tornare a respirare ottimismo. Queste le sensazioni provate in campo e sugli spalti. Come saranno andate le cose negli studi televisivi delle emittenti locali? Secondo Alberto Bortolotti, conduttore della trasmissione Il Pallone Gonfiato suTeleSanterno, questa è stata «una stagione schizofrenica: disastrosa fino alla ventunesima giornata, diventata bellissima dall’arrivo di Mihajlovic in poi. Il tecnico serbo ha portato una grande carica all’ambiente con il suo carisma, ma non è stato solo merito suo.La società può avere commesso errori anche gravi a luglio, ma merita di certo un elogio per quanto fatto a gennaio. Avere rinforzato la squadra con giocatori rivelatisi fondamentali ha dimostrato che, o sulla parte sportiva ci si crede, o si è destinati a languire».

Una consapevolezza nei propri mezzi, portata in dote da Sinisa che, dal suo arrivo, ha stravolto il mondo rossoblù. «Dopo una prima parte di stagione ai minimi termini»commenta Sabrina Orlandi, conduttrice de Il Pallone nel 7SoloCalciosu Ètv«abbiamo assistito al miracoloso girone di ritorno di Mihajlovic: con lui la squadra ha cambiato marcia e, dal suo arrivo, è cambiato il mondo». Un’inversione totale di tendenza, anche rispetto allo scorso campionato: «Quella 2017-18 è stata la stagione della grande noia, questa invece quella della grande paura. Nessuno aveva messo in conto la retrocessione, ma ci siamo andati molto vicini. Nonostante ciò, ricorderemo quest’annata con più piacere delle precedenti, per il semplice fatto che soffrire è comunque un’emozione. E visto il lieto fine, un’emozione positiva».

Un’annata ricca di episodi particolari, che hanno un protagonista comune: Filippo Inzaghi. Le cose che hanno lasciato di più il segno, secondo Bortolotti, sono state «alcune clamorose dichiarazioni di Inzaghi: le colpe date ai gufi, dire che vedeva i giocatori gonfi. Errori dal punto di vista comunicativo davvero grossolani, impensabile che un professionista inciampi in queste gaffe». La giornata spartiacque, invece, secondo la Orlandi «è stata quella contro il Frosinone: l’esonero di Inzaghi, la presa di coscienza della gravità della situazione da parte della società, Saputo che scende a parlare con i tifosi per scusarsi, una combinazione di eventi che ha poi portato alla svolta del campionato». Svolta che è arrivata subito nella giornata successiva: «La vittoria con l’Inter è stato un altro momento decisivo della stagione. Mihajlovic era appena arrivato e penso abbia lavorato sulle menti dei giocatori per infondergli quel coraggio che, fino ad allora, non c’era stato. Vincere subito alla prima ha dato fiducia alla squadra, passata dal buio alla luce nel giro di sette giorni».

La vittoria contro i nerazzurri è stato l’inizio di un lungo e tortuoso percorso, ricco di gioie e che ha condotto il Bologna a un’inaspettata quanto sofferta salvezza. Per Bortolotti, la vittoria che ha permesso al Bologna di conquistare la salvezza è stata quella con la Sampdoria: «Quel giorno abbiamo conferito un elemento di ulteriore forza al nostro campionato, sconfiggendo una squadra che stava parecchio sopra di noi».La paura di inizio stagione ha lasciato spazio all’entusiasmo, anche all’interno dei salotti televisivi. «Quando le cose vanno bene»spiega la Orlandi, «le trasmissioni si conducono da sole: c’è gioia, entusiasmo, sono tutti contenti. Invece, quando la squadra va male, c’è sempre più dibattito: tutti hanno la loro ricetta, tutti sanno il perché. Si crea la critica moderata, ma anche quella più accesa nei toni e che va gestita con equilibrio. Critiche legittime purchésiano sempre corrette, sia nella forma che nel contenuto: si può essere critici in modo assoluto, ma sempre nel rispetto del lavoro altrui».

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