Calcio
Europei Under 21: l’analisi e il pronostico del Gruppo C
GRUPPO C
Mai, nella storia, la Romagna aveva ospitato un evento internazionale calcistico della portata dell’europeo Under 21. Cesena e San Marino saranno sedi di quello che, alla vigilia, era stato etichettato come il gruppo di ferro. In realtà, le numerose defezioni sminuiscono il reale valore di Francia e Inghilterra, mentre Croazia e Romania schiereranno l’organico migliore.
CROAZIA
Occhio ai balcanici. La Croazia non fa calcoli e attraversa l’Adriatico con la miglior formazione possibile. O quasi: il centrale difensivo del Marsiglia Caleta-Car non farà parte della spedizione a causa degli attriti tra il suo club – reduce dalla fallimentare stagione in Ligue 1, non qualificato per le coppe europee –, che ne ha richiesto la presenza in ritiro sin dal primo giorno, e la federcalcio croata. Ha vinto la linea dei primi, a scapito di una nazionale che, però, potrà puntare in alto anche senza il leader della linea arretrata.
Uomo chiave: Si aggregherà alla squadra solo dopo gli impegni con la nazionale maggiore, della quale è diventato elemento imprescindibile dopo l’addio di Mandzukic. Josip Brekalo è l’ennesimo giovane di talento uscito dal vivaio della Dinamo Zagabria. Oggi in forza al Wolfsburg, l’esterno offensivo nato nel 1998 è stato il capocannoniere croato nelle qualificazioni a quest’europeo.
Punti di forza: Il talento grezzo di numerosi interpreti della rosa a disposizione del ct Gracan. La nazionale A mette a disposizione del tecnico – oltre a Brekalo – il centrale difensivo del Celtic (ma di proprietà del Leicester) Benkovic e il gioiellino dell’Everton Nikola Vlasic. Occhi puntati anche su Alen Halilovic, enfant prodige del calcio croato reduce da una stagione disastrosa tra Milan e Standard Liegi: da lui ci si aspetta il salto di qualità.
Punti deboli: L’incostanza. Come da tradizione nazionale, i giovani croati sono spesso capaci di grandi prestazioni alternate a gare fallimentari. Le ultime amichevoli hanno evidenziato qualche strafalcione di troppo, non replicabile nella prossima competizione ufficiale…
Curiosità: La Croazia è, tra le dodici partecipanti all’europeo, la squadra con il minor numero di giocatori tesserati nel campionato locale: appena 9 sui 23 convocati hanno giocato in patria nell’ultima stagione. Tra questi il portiere Josip Posavec, appena riscattato dall’Hajduk Spalato dopo l’annata in prestito dal Palermo. Il compagno di reparto Semper, invece, sarà il portiere titolare del Chievo 2019/20, dopo l’ottimo finale di stagione in maglia gialloblù.
FRANCIA
Tredici anni dopo l’ultima partecipazione, i Blues fanno ritorno all’europeo Under 21. Chi si aspettava di vedere all’opera i grandi talenti della nuova generazione calcistica transalpina, però, resterà deluso: i campioni del mondo Pavard e Mbappé restano a disposizione della Nazionale A, insieme al giovane talento del Lione Ndombelè e all’ex Juventus Coman, mentre l’esterno offensivo del Barcellona Dembélé è fuori per infortunio.
Uomo chiave: Le numerose assenze proiettano a leader della nazionale francese il classe ‘99 Guendouzi, una delle più belle sorprese dell’Arsenal targato Emery. Sarà lui, insieme a Tousart e Aouar del Lione, a dettare i tempi sulla mediana.
Punti di forza: Un gruppo granitico, forgiato abilmente dal ct Ripoll. Il tecnico ha deciso di puntare forte su quei giocatori che hanno trascinato la Francia alla qualificazione con un ruolino di marcia quasi perfetto (9 vittorie su 10, con un solo pareggio giunto all’ultima gara contro la Slovenia). E lo fa scommettendo: il bad boy Saint-Maximin, uno dei giocatori più talentuosi della rosa, è fuori dalla lista dei 23…
Punti deboli: La scarsa esperienza internazionale della rosa. Non ce ne vogliano il già citato Guendouzi, la coppia difensiva del Lipsia Upamecano – Konatè e il blocco del Lione, già impegnati nell’ultima stagione europea con i rispettivi club, ma questa Francia è lontana parente di quella che avrebbe potuto, potenzialmente, essere presente in terra romagnola.
Curiosità: Uno tra i convocati di Ripoll è… italiano. Chiamato in extremis dal ct francese, in seguito all’infortunio di Terrier, Marcus Thuram è nato a Parma nel 1997. Il padre, infatti, è il campione del mondo del 1998 Lilian Thuram, all’epoca in forza ai crociati.
INGHILTERRA
Obiettivo: migliorare la semifinale del 2017. L’Inghilterra si presenta all’europeo Under 21 con ambizioni legate alla vittoria finale. Come per la Francia, però, a tenere banco sono le assenze: i neo campioni d’Europa Alexander-Arnold e Joe Gomez del Liverpool – entrambi in campo nella finale di Champions League – restano a disposizione di Southgate tra i grandi, insieme al compagno di reparto Chilwell (Leicester), a Rice (West Ham), sorpresa dell’ultima Premier League, alla stellina del Borussia Dortmund Sancho (classe 2000) e, soprattutto, a Marcus Rashford dello United e Dele Alli del Tottenham.
Uomo chiave: Faccia da bambino e classe da vendere, assicura un certo Pep Guardiola. Phil Foden del Manchester City (2000), il più giovane calciatore inglese ad aver mai segnato in Champions League, si candida al ruolo di stella dei Three Lions, forte dell’esperienza annuale tra i Citizens dei record.
Punti di forza: L’ossatura della squadra è composta da quella nazionale già campione del mondo Under 20 nel 2017, impreziosita da elementi di spessore quali il già citato Foden, il velocissimo Sessegnon del Fulham e la punta del Leicester Demirai Gray. Le qualificazioni hanno mostrato un’Inghilterra spumeggiante e solida allo stesso tempo. Basterà?
Punti deboli: Il reparto arretrato non pare in grado di dare garanzie ad altissimi livelli. Alla qualità del terzino Wan-Bissaka (Crystal Palace) corrisponde, in senso opposto, una fragile coppia centrale, composta dall’anglo-canadese Tomori e da Clarke-Salter, entrambi di proprietà del Chelsea ma impegnati, nell’ultima stagione, rispettivamente al Derby County e al Vitesse (Olanda).
Curiosità: Diversamente dalle altre undici formazioni impegnate in quest’europeo, l’Inghilterra potrà competere soltanto… per il titolo finale. Il piazzamento tra le prime 4, infatti, non permetterà ai sudditi della regina di qualificarsi per i giochi olimpici di Tokyo 2020. Il CIO, infatti, non riconosce le singole rappresentative di Scozia, Galles, Irlanda del Nord e – appunto – Inghilterra, avendo come unico interlocutore il comitato olimpico del Regno Unito.
ROMANIA
La cenerentola del gruppo C. Alla seconda partecipazione in assoluto all’europeo Under 21 – l’unico precedente risale al 1998 – i giovani dei Carpazi compongono quella che, sulla carta, è la rosa meno dotata del girone. Eppure, nelle qualificazioni la squadra allenata dall’ex nazionale Mirel Radoi ha clamorosamente eliminato il Portogallo del funambolico Joao Felix, giocatore messosi in luce nell’ultima Europa League con la maglia del Benfica…
Uomo chiave: Capitano della spedizione romena è il portiere Ionut Radu, reduce dalla positiva esperienza in maglia Genoa. Destinato al ritorno all’Inter, titolare del cartellino, l’estremo difensore ha attirato su di sé gli occhi di numerosi club europei: su tutti, Roma, Lione e Arsenal. Prima, però, c’è un europeo Under 21 da disputare ai massimi livelli.
Punti di forza: Il centrocampo della Romania è un condensato di qualità e quantità. Nel 4-2-3-1 di Radoi trovano spazio l’instancabile Dragomir, che Alessandro Nesta ha trasformato da trequartista in mezzala a tutto campo nell’ultima stagione a Perugia, lo strapotere fisico di Nedelcu, centrocampista che ricorda molto il De Rossi dei primi anni, e la qualità cristallina del figlio d’arte Hagi, poco fortunato nell’anno e mezzo alla Fiorentina tra il 2016 e il 2018.
Punti deboli: La prolificità offensiva non è delle migliori: con appena 19 gol siglati in 10 partite – sei dei quali rifilati al malcapitato Liechtenstein – la Romania ha avuto il peggior attacco delle qualificazioni tra le dodici partecipanti all’europeo. Puscas (Palermo) e Ivan (Krasnodar) non sembrano in grado di garantire i gol necessari per avanzare nella competizione; entrambi, però, sono chiamati ad offrire prestazioni che possono renderli oggetti appetibili nel prossimo calciomercato.
Curiosità: Il giovane Ianis Hagi è salito agli albori della cronaca quando, lo scorso Aprile, circolò la voce di un trasferimento dal Viitorul Costanza, sua squadra attuale, al FCSB (ex Steaua Bucarest). Ad attirare le attenzioni dei media internazionali fu una presunta clausola contrattuale inserita da quest’ultimo sodalizio: il presidente Becali avrebbe garantito al trequartista un ingaggio di 3 milioni di euro annui e, soprattutto, la sicurezza di giocare sempre dal 1’ senza la possibilità di essere sostituito. Tutto ciò – va precisato – alla vigilia dello scontro diretto tra le due formazioni…
IL PRONOSTICO
1° Croazia – 2° Francia – 3° Inghilterra – 4° Romania
Non avremmo avuto dubbi sull’indicare la Francia come favorita non solo del girone, ma addirittura dell’intero europeo, qualora fossero stati convocati tutti i big. Le numerose assenze dei cugini d’oltralpe, insieme a quelle degli inglesi, equilibrano un girone nel quale le due rappresentative dovranno temere la spregiudicatezza della Croazia. Un passo più indietro delle tre contendenti la Romania, che pure potrà contare sul tifo dei numerosi cittadini romeni residenti in zona, potenziale dodicesimo uomo per la formazione di Radoi.
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