Calcio
BUNDESLIGA Vs. BOLOGNA
Concludiamo questo appuntamento del Lunedì sera, in cui vi ho presentato le avversarie tedesche del Bologna per le amichevoli estive, parlando dell’Augusta, che i Rossoblu affronteranno Sabato prossimo alle 15.30 alla WWK Arena. Il club, contrariamente a quanto molti pensano, nasce nel 1969 dalla fusione del BC Augsburg con atleti professionisti dello Schwaben Augsburg ed ottiene l’ammissione alla Bayernliga. In realtà la storia calcistica del BC Augsburg ha origine molti anni prima, nel 1907: salito in 1. Liga nel 1920 torna nell’anonimato due soli anni più tardi. Due promozioni consecutive lo catapultano nella massima serie, la Gauliga Baviera, nel 1935: non raggiungerà mai la fase finale del campionato Tedesco ma si toglierà alcune soddisfazioni, come tre secondi ed un terzo posto. Assegnato alla Gauklasse Svevia al termine del conflitto, il sodalizio centra subito dopo la promozione in Oberliga, la nuova prima divisione, dove galleggerà – a parte tre retrocessioni – fino alla creazione della Bundesliga, nel 1963, alla quale non verrà ammesso. Comincia qui il declino dell’Augusta, che inizia a girovagare per le leghe regionali fino al 1974 quando conquista la neonata 2. Bundesliga. Tutto bene per quattro anni poi due retrocessioni alle quali seguiranno altrettante immdeiate risalite ma la terza, nel 1983, è fatale e relega la società per oltre vent’anni nel limbo delle categorie locali. La vittoria della Regionalliga 2006 permette alla squadra di tornare nel calcio professionistico e nel 2011 arriva la storica promozione in Bundesliga: da allora, pur con alterne fortune, l’Augusta non è mai retrocesso. Una sola volta in Europa, nella stagione 2015/16 quando, conseguentemente al brillante quinto posto in campionato, per gli Svevi si aprono le porte dell’Europa League. Inizia maluccio con due sconfitte per 3-1 sul terreno dell’Athletic Bilbao ed in casa col Partizan Belgrado, poi i Biancorossoverdi (questi i loro colori sociali) prendono coraggio, vincono la doppia sfida con l’AZ Alkmaar, cedono ancora una volta ai Baschi ma ottengono un’incredibile vittoria a Belgrado per 3-1 con un colpo di testa di Bobadilla, ad un solo minuto dallo scadere, che permette loro di agganciare proprio i Serbi in classifica e superarli grazie alla differenza reti. Ai sedicesimi sarà però fatale il Liverpool, futuro finalista che, dopo aver impattato a reti bianche in Germania, si impone ad Anfield con un rigore di Milner. Nonostante non sia mai stato un club di prima fascia non sono pochi i nomi illustri che hanno vestito la maglia dell’Augusta: Oskar “Ossi” Rohr, per iniziare, artefice del primo titolo del Bayern Monaco e nonno di Gernot Rohr, ex-calciatore del Bordeaux e allenatore “globetrotter”; Ernest Willimowski, primo giocatore a segnare una quaterna in un Mondiale; Roland Grahammer, che passerà poi al Norimberga ed al Bayern Monaco, gli “autoctoni” Bernd Schuster e Kalle Riedle, che non hanno bisogno di presentazioni. Ops… Ne stavo dimenticando uno, anch’egli “autoctono”… Un ragazzone che alternava ai campi da gioco il lavoro di camionista e che, scoperto dall’oriundo Sansone, leggenda Rossoblu degli anni ’30, arrivò all’ombra delle due torri, acquistato personalmente da Renato dall’Ara per 750mila marchi (circa 112 milioni del cambio di allora). Furono soldi ben spesi perché Helmut Haller, nonostante la sua allergia alla disciplina, si sarebbe rivelato uno dei giocatori più forti del suo tempo, al punto di suscitare l’ammirazione persino di Pelé e che con le sue giocate sarebbe stato determinante per quello che è, a tutt’oggi, l’ultimo scudetto del Bologna.
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Friedl25
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