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Pulgar, oggi la conferenza stampa in casa Viola

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Erick Pulgar, cileno classe 1994. Prelevato nel 2014 dalla Primera Divisiòn e portato a Bologna ove rimarrà per quattro stagioni disputando centosei partite ed andando in rete dieci volte. 

Una stagione, l’ultima, da vero protagonista. Mihajlovic gli aveva consegnato le chiavi del centrocampo rossoblù riponendo in lui la massima fiducia. E il fuoriclasse cileno si era auto proclamato leader della mediana. L’ultimo gol risale al 20 Aprile: quel 3-0 -fondamentale per la corsa salvezza- rifilato in casa contro la Sampdoria di Gianpaolo. Golàzo, come direbbero in Sud America, su calcio di punizione. E giornata da dimenticare per Emil Audero

Poi la finale di Copa América persa contro l’Argentina e il rientro anticipato dalle vacanze. Ieri la notizia dell’acquisto da parte della Fiorentina per 10 milioni di euro più una piccola percentuale sulla futura rivendita in favore del Bologna. Beffate quindi West Ham, Milan e Siviglia che a loro volta erano intenzionate ad accaparrarsi il giocatore. “Alla faccia del salto di qualità”, ha commentato qualcuno sbeffeggiando la scelta del sudamericano.

Scelta la maglia numero 7. Come quella del connazionale Pizarro -vecchia conoscenza gigliata- che ha insistito con Fernando Felicevich (il procuratore di Pulgar) affinché il trasferimento venisse portato a termine.

Oggi alle ore 13 si è tenuta la conferenza stampa inaugurale di presentazione. Il cileno ha innanzitutto ringraziato il Bologna e la società intera per i quattro anni trascorsi in rossoblù i quali, parallelamente alla presenza di Vidal e Aranguiz in nazionale, l’hanno fatto maturare dal punto di vista del gioco. Ha inoltre ammesso di aver già parlato con Sinisa Mihajlovic e di non essere riuscito fisicamente a salutare i compagni, bensì solo tramite chiamata o messaggio. Un addio amaro da parte del giocatore, quasi freddo e distaccato. Sui social il trasferimento viene interpretato come gesto di irriconoscenza da buona parte della tifoseria felsinea. Sentimenti di rabbia e rancore per aver scelto una rivale storica si alternano a quanti invece sono felici per la decisione presa dal giocatore. “Finalmente, doveva andare via prima” si legge sotto il post Facebook che annuncia la cessione a titolo definitivo.

Il punto d’approdo sarà Firenze ove si troverà di fronte Milan Badelj, croato classe 1989 in prestito dalla Lazio. La compresenza del compagno di reparto non intimorisce comunque Pulgar che in maniera molto ottimista ha rivelato di voler imparare il più possibile dal giocatore laureatosi vicecampione del mondo al Mondiale dello scorso anno disputato in Francia. Sarà interessante vedere chi tra i due sarà preferito da mister Vincenzo Montella. I due giocatori sono molto simili sia dal punto di vista tecnico sia da quello tattico. A favore del cileno solamente l’età anagrafica (25 anni a discapito dei 30 di Badelj). Certo è che anche l’urugagio Andrés Schetino, riscattato dal prestito al Cosenza e coetaneo di Pulgar, sgomiterà per accaparrarsi un posto da titolare. Staremo a vedere.

Il giocatore di Antofagasta ha poi rivelato che la sua maggiore ambizione, ad oggi, è quella di contribuire al massimo portando la Viola a vincere quante più partite possibili. Ed è ciò di cui la squadra di Rocco Commisso necessita, vincere, per riscattarsi da una serie negativa di risultati ottenuti lo scorso campionato.

Proprio parlando di Antofagasta, sua città natale, Pulgar si è detto onorato per la presenza di un murales -a lui dedicato- realizzato nel quartiere dove è cresciuto. Un’opera artistica che al contempo funge da exemplum per tutti i ragazzi della zona. 

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