Bologna FC
Forever Rossoblù
L’attesa è finita, ancora pochi giorni e poi la parola passerà al campo: il Bologna esordirà al “Bentegodi”, contro il neopromosso Hellas, con cui condivide un’intera squadra di ex, passati da una all’altra sponda nel recente passato.
PORTIERI Ferdinando Coppola vestì la maglia rossoblù in due occasioni nella sua carriera: la prima nel lontano 2001, quando dopo un Napoli-Bologna finito 1-5, il portiere fu acquistato proprio dal club bolognese, alla ricerca di una riserva di Pagliuca. Spazio ridotto al minimo, cioè alla sola Coppa Italia, e poi un girovagare per la penisola, con consacrazione all’Atalanta, parentesi al Milan e qualche buona stagione al Torino. Nel 2014 il ritorno a Bologna, da titolare, ma in serie B: risultato, promozione al primo colpo. Ma l’anno dopo Ferdinando è svincolato, e si accasa così proprio all’Hellas, dove fa il terzo portiere. L’ultimo sussulto prima del ritiro.
DIFENSORI Da Vangelis Moras ad Alex Ferrari, c’è tutto un reparto in comune tra rosso e gialloblù: il greco approdò in Italia proprio a Bologna, dove conquistò la massima serie, sbarcando poi a Verona nel 2012, giocando ben quattro stagioni. Alex, oggi alla Sampdoria, fu invece mandato in prestito dal club felsineo proprio all’ombra dell’Arena, dove tra 2017 e 2018 aiutò la squadra a tornare in serie A. Domenico Maietta è stato poi un simbolo di entrambe le squadre: gialloblù dal 2010 al 2014 e rossoblù dal 2014 al 2018, pari e patta. Chi si ricorda invece di Nicolò Cherubin? A Bologna dal 2010 al 2014, poi a Verona, tolta una parentesi ad Ascoli, fino all’anno scorso (oggi è al Padova).
CENTROCAMPISTI Qui gli ex di entrambe abbondano: da Franco Zuculini, tornato in Italia di recente dopo l’esperienza al Colon (giocò al Bologna dal 2014 al 2016 ed a Verona nel biennio successivo), a Kerim Laribi, eroe della promozione di entrambe, ma scaricato sul più bello (il club scaligero l’ha ceduto in prestito all’Empoli). E poi Daniel Bessa, che a Bologna ha vissuto una promozione, mentre a Verona sia la gioia della A che il dispiacere della retrocessione (il giocatore tra l’altro è tornato alla corte scaligera dopo il prestito al Genoa, ma è fuori dai piani di Juric). E come scordarsi di Matuzalem? Simbolo della promozione rossoblù nel 2015, retrocesso l’anno dopo con l’Hellas. E poi Fabio Pecchia, giocatore rossoblù e allenatore a Verona, oggi mister della Juventus Under 23.
ATTACCANTI Un nome su tutti: Adailton, grande ex in comune: ben sette anni al Verona, tre in rossoblù, con cui ebbe nel 2009-2010 la miglior stagione della carriera (11 reti). Anche Marco Di Vaio, simbolo rossoblù, fece una breve apparizione nella città di Romeo e Giuletta, mentre Daniele Cacia, dopo un biennio in gialloblù, passò al Bologna, con cui ottene la promozione. Bruno Petkovic ha invece fatto il percorso inverso: da Bologna a Verona, senza lasciare il segno in nessuna delle due.
ALLENATORI E DIRIGENTI Qui la lista si allunga: da Andrea Mandorlini, autore di una breve parentesi sotto le Due Torri, ma eroe nella città scaligera, per il doppio salto dalla C alla A. Alberto Malesani, veronese, prima all’Hellas poi qua, come Riccardo Bigon, direttore sportivo attuale, mentre percorso inverso per Filippo Fusco e Maurizio Setti, attuale presidente dell’Hellas, contestato dal pubblico nonostante l’ultima promozione.
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