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Calcio

The Day Before – Si comincia: Dio salvi la Nazionale – 14 Giu

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Si comincia: Dio salvi la nazionale

Ed eccoci dunque, dopo la lunga attesa, alla tanto agognata overture: l’Italia di Cesare Prandelli contro l’Inghilterra di Roy Hodgson,la perfida Albione, come era chiamata da queste parti la nazionale dei “ Tre Leoni”, per una classica dal respiro extra-europeo, per titoli e blasone in campo, capace di infiammare da sempre i cuori degli appassionati del pallone.

Una sfida storica in auge fin dagli anni ’20-’30, che senza stare a scomodare antichi e passati ricorsi ebbe, nell’Europeo di due anni fa, un nuovo capitolo felice e dall’esito positivo per i colori azzurri: la posta in gioco, come tutti ben ricorderanno, non era affatto bassa. Anzi, a dirla tutta, in palio vi era un accesso valido per le semifinali della rassegna continentale. Mica pinzillacchere.

Dopo 180 minuti di passione e sofferenza, la lotteria dei rigori premiò il sangue freddo italiano, con un certo Alino Diamanti autore del rigore decisivo e mattatore indiscusso della serata ( e le lacrime, per tutti noi bolognesi, non possono che scorrere copiose a tal ricordo…)

A meno di ventiquattro mesi dalla cocente eliminazione, ancora vivida nella mente e nel cuore del popolo regio, la possibilità della vendetta: per riscattarsi e cancellare quel brutto ricordo, trascinata dai veterani Rooney e Gerrard ed una squadra pressoché nuova,  fatta di giovani leve e nuovi talenti, con il sempiterno Roy Hodgson, vecchia conoscenza italiana, a dirigere dalla panchina.

E gli azzurri? Molti similari all’undici sceso in campo in quel di Euro 2012, fatta eccezioni per due o tre ruoli che presentano qualche novità, quali Paletta al centro della difesa, Darmian terzino e, forse, Verratti in mezzo al campo, se il c.t. Prandelli alla fine della fiera opterà per un assetto difensivo ed un centrocampo a 5, con la conseguente estromissione di Cassano dalla formazione titolare.

Italia contro Inghilterra: una sfida, al di là dell’etichetta di “ big match”, subito da dentro o fuori, anche considerando la quasi certa e scontata vittoria dell’Uruguay sulla Costarica.

Appuntamento a stasera dunque: per una mezzanotte di fuoco in stile western. Ed un inizio di mondiale, per i nostri colori, mai così duro e concitato.

 

 

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