Basket
Oggi la Germani Brescia ne ha di più e batte la Virtus Segafredo 87 – 67, aggiudicandosi il 4° Memorial Bertolazzi
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – GERMANI BASKET BRESCIA 67 – 87 (12-20; 28-41; 48-61)
Virtus Segafredo: Gaines 11, Deri 1, Pajola 11, Baldi Rossi ne, Markovic 4, Ricci 6, Peterson ne, Cournooh 6, Hunter 8, Weems 14, Nikolic ne, Gamble 6. All. Bjedov
Germani Basket: Zerini 10, Cain 8, Naoni 2, Laquintana 11, Lansdowne 14, Dalcò 4, Koenig 6, Guariglia 5, Italiano, Horton 15, Moss 5, Sacchetti 7. All. Esposito
Arbitri: Vicino, Vita, Foti
Per la finale del 4° Memorial Bertolazzi al PalaCiti di Parma si scontrano la Virtus Segafredo Bologna e la Germani Brescia. Tutte e due le formazioni sono un po’ rimaneggiate, come quasi sempre accade nella prestagione, ma diciamo che anche questo rientra nella filosofia di questi tornei, funzionali soprattutto a costruire alchimie, realizzare esperimenti o ottenere verifiche, al di là del risultato sportivo vero e proprio. Comunque in campo ci si aspetta una certa battaglia, perché sembrerebbe essere questo un elemento proprio di entrambe le squadre.
Di sicuro, questo è il modo con cui interpreta la gara Brescia, che mette subito grande intensità nel gioco tanto da distanziare con una certa scioltezza gli avversari che appaiono piuttosto imballati, chiudendo il primo quarto sopra di 8: 12-20.
Anche nel secondo quarto i bolognesi proprio non riescono a reggere il ritmo, e vanno sotto pure di 15 punti, 23-38, al 18°, scarto che all’intervallo lungo diventa 28-41.
Il leitmotiv non muta nella ripresa, con una successione di punteggio che premia sempre i lombardi, se si eccettua un piccolo accenno di rimonta dei bianconeri nella seconda metà del terzo periodo, quando da un 37-52 riescono a salire a 46-52. È però solo un attimo, perché il quarto finisce 48-61.
L’ultimo periodo mantiene la falsariga e fissa definitivamente il divario sul +20 per i bresciani, tutti praticamente a segno con una interessante distribuzione dei punti personali. Tra i bolognesi da segnalare la doppia cifra di Pajola, in campo nel momento del minirecupero, forse la sola cosa davvero da salvare della serata. Tutto il resto è sintomatico della fase transitoria che la squadra sta attraversando, come è inevitabile a questo punto della preparazione. Ma oggi come oggi è chiaramente precoce emettere qualsivoglia sentenza
Le parole, al termine, di coach Bjedov: Contro Cantù abbiamo fatto una partita eccellente, mentre oggi ci sono mancate un po’ di energie; in questa fase della nostra preparazione non siamo ancora pronti per giocare due partite ravvicinate. Non mi è dispiaciuto l’atteggiamento della squadra, che non ha mollato e si è portata a – 6, poi, complice qualche nostro errore offensivo, loro sono partiti in contropiede e hanno ripreso fiducia. Sappiamo che dobbiamo lavorare e migliorare, abbiamo ancora tempo e questi tornei servono a mettere minuti e benzina nelle gambe. Tutti i ragazzi sono motivati e stanno dimostrando ogni giorno grande disponibilità.
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