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Il Resto del Carlino – Bologna in ospedale, cori per Mihajlovic

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Il Bologna è secondo, a Brescia chiude con una roboante rimonta e per concludere una giornata storica, il pullman rossoblù di ritorno dalla Lombardia posteggia al Sant’Orsola sotto la finestra di Mihajlovic, i ragazzi scendono ed intonano cori per Sinisa, lui si affaccia e ricambia l’affetto ed il saluto. Massimo Vitali ci racconta di come le trame della giornata di ieri ricordino storie bellissime di altri tempi.

Ma è tutta realtà, il Bologna è sempre più “We are one”, vince una partita che sembrava già chiusa all’intervallo, e lo fa ispirandosi alla sua musa chiusa in un ospedale a lottare contro la leucemia. Il tracollo, il suicidio del brescia, la forza per rimontare: questi sono gli ingredienti della partita che ha portato i felsinei a godere della vista dal secondo posto in classifica di Serie A in compagnia di Cr7 e compagni.

 

L’ultima volta che i rossoblù raggiunsero quota 7 punti nelle prime tre partite risale al 2002-2003, 17 anni fa. Ed oggi potremmo non essere qui a parlare di impresa storica, perché il primo tempo della partita non aveva fatto presagire nulla di buono. Il centrocampo a guida Dzemaili si lasciava bucare con troppa facilità, Donnarrumma in 9 minuti riusciva a fare secco per due volte il quasi incolpevole Skorupsk e la difesa, orfana di Danilo, girava a vuoto. Bani ci mette una pezza di testa, ma la rinascita vera avviene durante l’intervallo e viene rinvigorita dall’espulsione di Dessena per un tuffo che non poteva che ricevere altro che un cartellino. Palacio ed Orsolini, quindici anni di differenza, con la palla tra i piedi parlano la stessa lingua, si ricambiano i favori di assist e gol, mentre Sabelli conclude nella propria rete circondato da Poli e Denswil : la rimonta è completata ed è il momento di mettersi in pulman con l’idea di andare a cantare una serenata alla musa della giornata.

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