Basket
Bologna vola, Venezia affonda: Fortitudo-Reyer finisce 89-82
FORTITUDO BOLOGNA-REYER VENEZIA 89-82 (26-24; 51-46; 69-58)
Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 13, Aradori 20, Cinciarini 4 Mancinelli 9, Dellosto ne, Leunen 2, Fantinelli 4, Daniel 8, Stephens 18, Stipcevic 11. All. Antimo Martino.
Umana Reyer Venezia: Udanoh 12, Casarin ne, Bramos 8, Tonut 17, Daye 7, De Nicolao 8, Filloy 2, Vidmar, Chappell 10, Pellegrino ne, Cerella 6, Watt 12. All. Walter De Raffaele.
Arbitri: Michele Rossi, Gianluca Sardella e Marco Vita.
Tiri liberi: BO 26/34 (76%); VE 10/17 (59%).
Rimbalzi: BO 30; VE 32.
Falli: BO 21; VE 27.
Tiri da 2: BO 19/28 (68%); VE 19/29 (66%).
Tiri da 3: BO 5/18 (28%); VE 10/31 (32%).
QUINTETTI INIZIALI
Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Daniel.
Umana Reyer Venezia: De Nicolao, Tonut, Daye, Bramos, Watt.
Pubblico delle grandi occasioni per il ritorno della Fortitudo nella massima serie fra le mura amiche: al Paladozza arriva la Reyer Venezia, primo vero esame per la squadra di Antimo Martino.
Partendo con i favori del pronostico, la squadra di De Raffaele s’impone sin dagli albori della contesa con Tonut, Watt e Bramos, approfittando di qualche disattenzione difensiva biancoblù. Daniel esce anzitempo già carico di due falli, ma la Fortitudo non accusa la sua assenza. Fantinelli si mette in proprio e regala a metà quarto il primo vantaggio ai suoi (11-10), ma è sull’asse Stipcevic-Stephens che si concretizza l’alley oop del +5 che costringe De Raffaele a chiamare minuto. Assorbe bene il mini break Venezia, capace di assestare un contro break di 0-7 con Chappell e Tonut. Batti e ribatti fra i due schieramenti, che chiudono i primi 10’ sul punteggio di 26-24.
Rientro veemente sul parquet della Fortitudo, subito a segno con tre canestri consecutivi che la portano sul massimo vantaggio di +9 dopo nemmeno due giri d’orologio. Continuo ed incessante botta e risposta fra i due schieramenti, spezzato dalla tripla in transizione di Aradori il quale, dopo un errore in fase offensiva, riceve un cioccolatino da Fantinelli dall’arco e costringe al timeout gli ospiti. Tira e molla che vede prevalere a ridosso della pausa lunga Venezia, rientrata sotto il possesso di distacco con due fiammate di Udanoh, salvo poi perdere di nuovo terreno con il due su due di Aradori dalla lunetta. Con due secondi sul cronometro perde la testa Watt, espulso al termine di un’azione di gioco dopo aver spintonato Stipcevic, che banchetta successivamente con i due liberi concessigli dalla terna, chiudendo il primo tempo sul +5 per la Fortitudo.
Ruota bene la Reyer, costruendo numerose conclusioni dall’arco grazie all’entrata-uscita dei propri tiratori ad aprire spazi invitanti da tre. Non resta a guardare la Pompea che, smaltiti i problemi sotto le plance dati da Watt, attacca lo spazio e apre il gioco sugli esterni, potendo così disporre di un grande ventaglio di opzioni sul perimetro e dalla media distanza.
Vola l’Aquila nella seconda metà di gara: con un parziale di 8-0 firmato Aradori-Stephens il vantaggio dei padroni di casa si alza fino alle tredici lunghezze, mantenute fino ai secondi conclusivi del quarto. Venezia prova a reagire, trovando la via del canestro con Daye e Chappell e rosicchiando due punti al terzo giro di boa con Bramos e Chappell.
Lotta serratissima che non accenna a placarsi nel finale: Daniel e Filloy aprono le danze, ma l’alta intensità delle due difese porta a qualche passaggio a vuoto da entrambi i lati. De Nicolao e Daye cercano di fermare l’emorragia, ma capitan Mancinelli prima costringe De Raffaele a chiamare minuto, poi con due sottomano vellutati fa sprofondare gli ospiti sotto di quindici lunghezze. Con meno di cinque minuti sul cronometro i biancoblù sembrano in grado di gestiro l’ampio margine guadagnato nei parziali precedenti. Mai fare, però, i conti senza l’oste: due realizzazioni dei lagunari aprono il parziale, cui seguono tre triple consecutive di Udanoh, Cerella e Tonut ed è -2 Venezia con sessanta secondi da giocare. Approfitta furbescamente di una Reyer in bonus la Fortitudo, facendo bottino pieno in due viaggi alla lunetta con Aradori e Robertson, subendo però la pronta risposta di Chappell e Tonut. Non perdono la testa gli uomini di Martino: con il cronometro agli sgoccioli Aradori fa uno su due ai liberi, Stephens in transizione inchioda un’assist al bacio di Stipcevic e mette la parola fine sulla gara. Finisce così al Paladozza: Fortitudo Bologna batte Reyer Venezia 89-82.
Una grande vittoria contro i campioni d’Italia in carica, frutto di una grande prestazione corale su entrambi i lati del campo e della capacità di non perdere la testa sull’assalto finale di Venezia. Prova soverchiante sotto le plance di Stephens, ma la palma di MVP del match va a Pietro Aradori, autore di 20 punti complessivi.
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