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Caminho ao Brasil: Curiosità sul Mondiale – 03 Giu

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Curiosità sul Mondiale

E’ da poco iniziato il mese del Mondiale di Calcio. Ancora una volta, la kermesse sportiva più seguita al mondo dopo l’Olimpiade, sta scaldando i motori per appassionare milioni di persone. Ne riparleremo ancora ed approfonditamente a tempo debito, e ne parliamo già da tempo, grazie alla rubrica che ci ha avvicinato a questa competizione: Caminho ao Brasil 2014. Oggi però volevo parlarvi non di calcio giocato, né di previsioni di quello che sarà il Mondiale, ma di curiosità legate a questa competizione.

Siamo alla 20° edizione del Mondiale di calcio, il che vuol dire che siamo ad 80 anni dalla prima edizione, ed organizzando questo torneo, il Brasile, oltre ad essere la nazionale che vanta più vittorie nella competizione, diventa il quinto stato ad aver ospitato per due volte la fase finale del Campionato Mondiale di Calcio; prima di lei solo Messico, Italia, Francia e Germania (in ordine temporale) avevano avuto questo “privilegio”, e tutti ricordano la drammatica fine del precedente Mondiale Brasiliano del 1950.

Iniziamo a parlare di curiosità, senza addentrarci nei problemi che sta vivendo il Brasile fin dalla Confederations Cup, con persone che protestano in maniera forte per i costi che la nazione sta sostenendo per l’organizzazione di questa kermesse, buttiamo lì la cifra dei costi stimati generali (tra ammodernamento di stadi, implementazione dei trasporti, piani speciali di sicurezza, ecc.) che si aggirano attorno al 14 miliardi di dollari… dieci miliardi in più di quanto speso in Sud Africa quattro anni fa, dove furono speri “solo” 4 miliardi di dollari, e più del doppio del mondiale più costoso della storia (prima di questo), ovvero Germania 2006, per cui furono spesi 6 miliardi di dollari.

Il logo ufficiale si chiama “Inspiration” (foto in alto) ed è stato creato dall’agenzia brasiliana “Africa”, venne presentato verso la fine del mondiale sudafricano ed utilizzando i colori rappresentanti il Brasile (verde e giallo) mostra tre mani sollevare la Coppa del Mondo. Il logo non è stato apprezzato da tutti, infatti il designer carioca Wollner, lo ha criticato perché a suo avviso, parrebbe di più una mano che copre un volto (come in segno di vergogna), più che tre mani che alzino una coppa. Assieme al logo, ogni mondiale deve avere la propria mascotte, ed ecco quindi che nell’immagine a fianco un tatu-bola (una specie di armadillo) il cui nome è “Fuleco” (composizione delle parole Futebol ed ecologia, in italiano calcio ed ecologia), una mascotte che si è già dimostrata molto popolare ed apprezzata dai brasiliani. Gli altri due nomi in lizza erano Amijubi (dall’unione di amizade e jubilo, in italiano amicizia e gioia) e Zuzeco (dall’unione di azul ed ecologia, in italiano blu ed ecologia).

Intervalliamo notizie “generali” con notizie “tecniche” sul Mondiale, parliamo quindi anche di regole che impatteranno sulle partite. Dopo la sperimentazione di Corea e Giappone 2002, tornano ufficialmente in Brasile 2014 il controllo della linea di porta, per evitare gol fantasma. Sono stati quindi installati i sensori in tutte le porte degli stadi del mondiale, sensori che verranno testati prima di ogni singola partita. Altra novità è lo spray a scomprasa che sarà dato in dotazione agli arbitri per segnare la distanza della barriera sui calci di punizione; lo spray già usato comunemente in alcune nazioni (Brasile, Argentina, Messico…) è stato testato lo scorso Dicembre nel Mondiale per Club in Marocco, ed approderà ora nel Mondiale per Nazionali. Sempre a livello di regolamenti, Brasile 2014 porterà una novità assoluta nel mondo del calcio: il Timeout. Voluto anche da Cesare Prandelli, saranno disponibili due timeout facoltativi da 120 secondi per ogni squadra; questo per fare riposare e soprattutto dissetare i giocatori, visto il grande caldo e la grande umidità che metteranno a dura prova gli atleti, in partite disputate ad orari decisamente poco consoni all’attività sportiva agonistica (orari indispensabili per le dirette mondiali e soprattutto europee).

Torniamo ai colori della terra carioca e ad una cosa che sta a metà strada tra il folklore di una mascotte ed un regolamento che influenza una partita: il pallone del mondiale. Dopo lo jabulani ecco Brazuca (foto a lato): l’Adidas (dal 1970 fornitore ufficiale del mondiale) ha lavorato bene a livello grafico, perché reputo il disegno del pallone azzeccato per una competizione da svolgere in Brasile (non a caso i tecnici della marca tedesca dicono di aver preso ispirazione da elementi della cultura brasiliana), ma un po’ meno a livello di nome, che personalmente trovo troppo similare alla parola “bazooka”, che non richiama certo la gioia ed il calcio in generale. Se però consideriamo che gli altri due nomi in lizza erano “Bossa Nova” e “Carnavalesca”, beh… avrei votato anche io per Brazuca.

Passiamo ora alla “chicca” del Mondiale Brasiliano (almeno per ora): la Caxirola (foto qui sotto). Quanti di noi ricordano con “gioia”, o almeno con un sorriso, le bellissime e fastidiosissime vuvuzelas, le trombette della Coppa del Mondo di Sud Africa 2010 che tante orecchie hanno infastidito durante l’ultima competizione mondiale? Bene, ecco la risposta Brasiliana alle vuvuzelas; la caxirola è lo strumento musicale ufficiale della Coppa del Mondo FIFA 2014, come certificato da decreto ministeriale del 27/09/2013 dal Ministero dello Sport brasiliano, ed è stata studiata per avere un suono più “umano” e non così fastidioso come le vuvuzelas, rendendone quindi più accettabile l’utilizzo. Ma attenzione, il bello deve ancora venire: per motivi di sicurezza, le caxirola non saranno ammesse all’interno degli stadi. Si, avete capito bene… non sarà ammessa perché quando è stata testata, i tifosi hanno pensato bene di lanciarla in campo in massa, facendo interrompere la partita ed obbligando i calciatori a raccogliele per poter riniziare a giocare. Per altro guardatela bene… non solo Brazuca ricorda la parola bazooka, ma la Caxirola ricorda una bomba a mano unita all’impugnatura di un tirapugni… forse è per questo che la mascotte è un armadillo che si chiude a palla quando è in pericolo e che non è stato nominato Amijubi…

Dulcis in fundo, vi lasciamo con quello che diventeranno a breve il tormentoni estivo numero uno: ovvero la canzone ufficiale del Mondiale. Si chiama “We are One (Ole Ola)” ed è di Pitbull, con la partecipazione di Jennifer Lopez e Claudia Leiette. Buona visione e buon ascolto!

 

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