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Il Corriere della Sera – Aumentano i casi di calci di rigore, Nicchi: “Facciamo del nostro meglio”

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Ogni qualvolta vengono cambiate determinate regole, specie se si trovano lì da parecchio tempo, si rischia di entrare in un vortice di rivoluzioni. Resta da sempre difficile capire se i cambiamenti portano benefici o no, quello che è sicuro è il fatto che tutti devono abituarsi a conviverci. Nel calcio si sta andando di fronte ad una vera e propria rivoluzione, grazie alle modifiche che pian piano stanno portando notevoli cambiamenti al modo di pensare. In estate, quando l’Ifab decise di cambiare le regole, tutti si aspettavano una grandissima rivoluzione, e così è stato. Dalla rimessa in area del portiere, all’arbitro che deve fermare il gioco ogni volta che viene toccato dalla palla fino ad arrivare al calcio di rigore: ed è proprio sui calci di rigore che si stanno accendendo sempre più polemiche. 

Si discute infatti sulla volontarietà o no di un tocco di mano, gesto che di norma il Var deve ogni volta normalizzare. Così non è, e i dati relativi ai calci di rigore fischiati quest’anno rispetto all’ultimo campionato sono preoccupanti: 13 quelli fischiati nel 2018/2019 dopo 8 giornate, addirittura 40 i rigori concessi fino ad oggi. Un dato negativo per molti aspetti, soprattutto se si pensa che sono gli stessi rigori che vennero concessi al primo anno di Var, nel 2017/2018. Se nell’anno zero, quindi, si poteva in parte dare la colpa a questa grandissima novità tecnologica come lo è stato il Var, ciò non si può dire degli ultimi due anni. Proprio il cambio di regolamento sta influenzando pesantemente il modo di gestire la partita dell’arbitro: ora, ogni tocco di mano viene considerato volontario. In teoria questa nuova modifica del regolamente dovrebbe aiutare in modo determinante gli arbitri nella gestione della partita, in realtà essi sembrano comunque confusi e spesso sbagliano decisione nonostante si affidino all’aiuto Var.

A rispondere a queste critiche ci ha pensato il numero uno della squadra degli arbitri, Marcello Nicchi, che ha così risposto su Radio Anch’Io Sport su RadioUno: “Nonostante il cambio di regolamento penso che stiamo lavorando molto bene. Le modifiche non ci entusiasmano particolarmente ma dobbiamo lavorare così. Molti non conoscono le nuove regole e non sanno che hanno delle lacune, noi cerchiamo ogni giorno di fare il nostro meglio rispettando il nuovo regolamento”. Nicchi ha poi detto la sua anche sul presunto rigore non assegnato al Bologna sabato sera contro la Juventus, in occasione del tocco di mano di De Ligt: “Non è mai calcio di rigore un episodio come quello, la regola parla chiaro”. Un aiuto potrebbe arrivare dalla sala Var di Coverciano: “Potrebbe essere una vera rivoluzione, purtroppo i tempi sono abbastanza lunghi a causa della burocrazia che in altri paesi ci avrebbe permesso invece di essere già più avanti e con sale Var già a disposizione. Con questa novità gli arbitri in gara saranno aiutati ancora di più, e noi da Coverciano dovremo obbligatoriamente spiegare una qualsiasi decisione. Mi viene da pensare se tutto questo basterà o se invece continueranno ad esserci polemiche.”

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