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A Patrasso arriva la prima sconfitta della Virtus Segafredo: 78 – 69 per il Promitheas

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PROMITEAS PATRASSO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA       78 – 69                      (24-14; 36-38; 53-54)

Promiteas: Hall 16, Babb 11, Lypovyy 11, Kafezas n.e., Agravanis 12, Kaselakis 11, Kouroupakis n.e., Katsivelis 6, Fieler 7, Bogris 4, Ellis n.e., Mantzoukas n.e.. All. Giatras

Virtus Segafredo: Gaines 6, Pajola 2, Baldi Rossi 2, Delia n.e., Markovic 11, Ricci 2, Cournooh n.e., Hunter 14, Weems 11, Nikolic n.e., Teodosic 17, Gamble 4. All. Djordjevic

Arbitri: Belosevic, Bissang, Petek

Tiri liberi: PA 17/19; BO 9/16

Falli: PA 21; BO 21

Rimbalzi: PA 29; BO 49

Tiri da 2: PA 14/29; BO 24/45

Tiri da 3: PA 11/26; BO 4/27

Test importante, questo di Eurocup a Patrasso, per la Virtus Segafredo: imbattuta, a tutt’oggi, in incontri ufficiali, trova l’ostacolo forse fin qui più complicato, in un palazzetto infuocato contro una formazione impegnata, da alcune stagioni, nel cercare di effettuare sistematici salti di qualità, e in teoria con i mezzi tecnici per farlo. Per di più, Patrasso è alla ricerca di una rivincita dopo la doppia sconfitta subita in Champions l’anno passato. La loro è la miglior difesa, per ora, del torneo: insomma, ci sono tanti motivi per non prendere la cosa alla leggera, anche se la Virtus ha l’attacco finora più prolifico dell’Eurocup.

Consueto quintetto per la Virtus: Markovic Gaines, Weems, Ricci e Gamble; il Promitheas invece parte con Hall, Babb, Lypovyy, Fieler e Bogris. Ellis, in panchina, non è in grado di scendere in campo. Subito distrazione difensiva bolognese sulla palla a due, con Lypovy che ne approfitta. Due sue triple consecutive portano i greci sull’8-0, e Djordjevic chiama subito una preoccupata sospensione. Gaines sembra in difficoltà: infrazione di doppio palleggio, errore da tre, fallo abbastanza inutile a metà campo, prima di un utile contropiede: esce per Teodosic sul 10-4 al 4° e qualcosa, quando almeno la difesa bolognese parrebbe un briciolo essersi registrata. Le cose tuttavia non cambiano granché: alla fatica con la quale costruisce gli attacchi non è che in realtà la Segafredo replichi con una difesa granitica. Per fortuna anche i greci non sono infallibili, e alla prima sirena il distacco è solo -10, 24-14.

Il secondo quarto dopo alcuni tentennamenti vede invece la difesa bianconera prendere poco alla volta il sopravvento, aiutando in questo modo anche l’attacco che può sfruttare le transizioni. Lo scarto a metà periodo si riduce ad un solo punto. Il batti e ribatti in equilibrio si rompe a tre minuti e mezzo dall’intervallo con una tripla di Katsivelis, cui segue un time out di Djordjevic che è foriero prima del pareggio (36-36) a 1’50”, poi del sorpasso di Baldi Rossi dieci secondi dopo, assistito da Teodosic. Patrasso entra come in confusione, ma la Virtus non punisce quanto dovrebbe e all’intervallo lungo si va sul 36-38. Ribaltamento abbastanza inatteso, costruito con la difesa e uno sforzo fisico che alla lunga potrebbe costare qualcosa.

Al rientro entrambe le formazioni mostrano tensione e commettono qualche errorino di troppo al tiro. Due liberi di Ricci aprono le marcature, ma bisogna aspettare la tripla di Babb per vedere un canestro su azione dopo due minuti e mezzo. Weems rende pan per focaccia dall’angolo, Gaines non segna l’aggiuntivo dopo un altro buon canestro con fallo subito, con la Virtus che non riesce a fuggire via. Bogris commette il quarto fallo su Hunter che però realizza solo un libero su due. Insomma, i greci restano sempre pericolosamente lì. A 3’50” da fine periodo è solo di 1 il distacco, 44-45, quando su rimessa dal fondo Markovic con furbizia ruba, in pratica, il canestro del +3; ma non basta, perché Agravanis riporta i suoi in vantaggio. Risponde Hunter, ma è ancora poco: la missione complessivamente non riesce, il Promitheas rimane agganciato, risorpassa e allunga grazie a Babb e per la Virtus risulta ancora una volta buono il fatto di essere sopra, all’ultima sosta: 53-54.

L’ultimo periodo rimette così tutto in discussione, con protagoniste le percentuali proprio scarsine al tiro, particolarmente dei bolognesi. Gamble aggiunge alcuni pasticcetti che il coach non gradisce. Teodosic tenta di tamponare una minifuga greca, i compagni però non lo supportano come dovrebbero. A 4’ Patrasso ha l’occasione per andare sul +7/+8, ma perde la palla per 24”. Gaines e Hunter rispondono a un’altra tripla di Hall, però coi liberi di quest’ultimo a 2’10” dalla fine il punteggio è 70-64. Kaselakis mette anche la tripla, a 1’30”, del 73-64. La differenza forse sta proprio qui: la percentuale da oltre l’arco inguardabile (alla fine 4/27) dei bolognesi contro quella in fondo onesta dei greci. Se si aggiungono i liberi falliti dalla Segafredo (9/16 complessivi) resta poco da dire. Nel finale il Promitheas si esalta e azzecca tiri fino a poco prima impensabili. Termina 78-69, il Promitheas vince con merito perché è stato in grado di non arrendersi nel momento più buio, in cui forse la Virtus ha confermato uno dei limiti già emersi quest’anno, l’incapacità di uccidere la gara. E così arriva la prima sconfitta dell’anno, che saprà certamente insegnare molte cose alla truppa di Djordjevic.

 

 

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