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Corriere di Bologna – L’eterna giovinezza di Rodrigo Palacio
Se c’è un vero trascinatore in questa prima parte di stagione del Bologna, il suo nome non può non essere quello di Rodrigo Palacio. Una nuova giovinezza per l’attaccante argentino, che alla soglia dei 38 anni non ha nessuna intenzione di fermarsi. E’ il miglior marcatore della squadra, in campo si comporta da allenatore, riesce a dare personalità a tutto il gruppo: nessuno mai si sarebbe aspettato un Palacio così determinante.
Alla terza esperienza con la maglia del Bologna si sta confermando come giocatore di un livello superiore: bisognerebbe ringraziare Donadoni, che dopo mesi di insistenza ottenne la punta che era rimasta svincolata dopo l’esperienza all’Inter. Dal giorno del suo ingaggio Palacio ha collezionato 72 presenze e 11 reti, diventando il marcatore più anziano della storia del Bologna. C’è un altro dato molto importante: nella stagione in corso Palacio è il giocatore più anziano utilizzato nei principali campionati europei: ben 844 minuti. Il suo ruolo è poi centrale, rispetto ad altri giocatori che si trovano ai margini delle proprie squadre. Palacio ha fermato il tempo, non segnava con così tanta frequenza dal lontano 2014. L’argentino non è però l’unico attaccante ultratrentenne che ancora gioca, bensì il più prolifico: in Germania, ad esempio, c’è il 41enne Pizarro del Werder, seguito da Aduritz del Bilbao. Nella top 10 dei veterani ci sono anche Quagliarella e Pandev.
Il trenza è il vero attaccante della squadra di Mihajlovic, complice anche un Destro non al meglio, insieme a Santander. Mihajlovic è ben felice di schierarlo, lui che ha voluto trattenere Palacio fino alla fine: l’anno scorso poteva andare all’Atalanta, scelse poi di rimanere. Una scelta di cuore e di orgoglio, perché Rodrigo vuole essere sempre protagonista.
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