Calcio
Road to Brazil 2014: i Panzer ai raggi X – 9 mag
Nella giornata di ieri -giovedì 8 maggio- il CT tedesco Joachim Löw ha diramato la lista dei trenta pre-convocati da cui entro il prossimo 2 giugno verranno selezionati i ventitré che tenteranno l’assalto al titolo mondiale. Non sono mancate le sorprese: prima fra tutte, l’esclusione di Mario Gomez. Più che sorpresa (a causa di due seri infortuni, nella stagione in corso il bomber viola ha visto il campo solo nelle primissime giornate ed in una manciata di incontri a cavallo tra febbraio e marzo) il forfait dell’ex Bayern suscita dispiacere in tutti i tifosi tedeschi e non, che fino all’ultimo hanno sperato in un miracolo da parte di uno dei possibili protagonisti della rassegna iridata. Per ragioni varie il Mondiale lo guarderanno in tv anche i portieri René Adler e Marc-André ter Stegen, i difensori Heiko Westermann ed Holger Badstuber, i centrocampisti Sidney Sam, Ilkay Gündogan e Sven Bender e la punta Max Kruse, altri tasselli più o meno illustri che non faranno parte di una compagine che tanto ricorda quella selezionata in occasione di Germania 2006, quando il piano di ricambio generazionale messo in pratica da Klinsmann portò alla ribalta giovani rampanti come Lahm, Schweinsteiger, Mertesacker, Podolski e Jansen, elementi che oggi costituiscono l’ossatura della squadra.
La Germania atterrerà in Brasile con l’ovvia intenzione di puntare alla finale di Rio. Superare indenni il Gruppo G non sarà un problema per capitan Lahm e soci, che dovranno comunque mantenere alta la guardia contro avversari coriacei come gli Stati Uniti e il Ghana e, soprattutto, contro il Portogallo, altra probabilissima candidata al passaggio del turno.
I panzer sono pronti ad arrivare fino in fondo: non potrebbe essere altrimenti, per una nazionale sul podio la bellezza di undici volte su diciannove edizioni della Coppa del Mondo.
I PROTAGONISTI
Sono molte le grandi nazionali che difettano di spessore tra i pali: l’Argentina ha Romero, l’Olanda Cillesen, l’Inghilterra Hart. Tutti buoni portieri, certo, ma distanti anni luce da Manuel Neuer, estremo difensore giudicato dall’IFFHS il miglior numero uno al mondo nel 2013. L’ex stella dello Schalke 04 è stato rilevato dal Bayern Monaco, che nell’estate 2011 ha versato nelle casse del club di Gelsenkirchen una cifra vicina ai 28 milioni di euro. Mai acquisto risultò più azzeccato. É grazie anche alle parate dello statuario classe ’86, la cui sorprendente freddezza ha scomodato paragoni importanti come quello con il mitico connazionale Oliver Kahn, che i bavaresi, dopo aver perso la finale di maggio 2012 con il Chelsea, nella stagione successiva hanno conquistato un Champions che mancava ormai da dodici anni.
Si accomoderanno in panchina Roman Weidenfeller, capitano del Borussia Dortmund vice campione di Germania, e Ron-Robert Zieler, venticinquenne dell’Hannover.
La prima certezza di un reparto difensivo che avrà l’arduo compito di limitare Cristiano Ronaldo nella prima sfida della fase a gironi si chiama Per Mertesacker, classe ’84 di proprietà dell’Arsenal che fa della possanza fisica (198 cm per 90 kg) e dell’abilità nel colpo di testa i suoi cavalli di battaglia. Per lui 96 caps e 4 reti con i panzer. Suo compagno di mille battaglie, Philipp Lahm, da capitano e uomo-simbolo di questa nazionale, proverà a seguire le orme di Lothar Matthäus, che alzò nel cielo di Roma la Coppa del Mondo 1990. Degno erede di Michael Ballack, il terzino del Bayern, 105 presenze con la Germania, ha dimostrato di sapersi disimpegnare anche nel ruolo di mediano davanti alla difesa, grazie al suo dinamismo ed al suo immenso carisma. Ha il posto assicurato il centrale Jerome Boateng, fratello dell’ex milanista Kevin-Prince, così come il gigantesco stopper classe ’88 del Dortmund Mats Hummels, da tempo sul taccuino delle big di mezza Europa. A sinistra dovrebbe giocare Marcel Schmelzer, sempre del Dortmund, in vantaggio sul mancino Marcell Jansen, esterno di proprietà dell’Amburgo, già 45 volte in campo con la propria nazionale.
Fanno parte dei trenta anche il terzino sinistro Erik Durm ed il sampdoriano Shkodran Mustafi, entrambi classe 1992, a testimonianza della linea verde adottata da Joachim Jöw.
Recuperato in extremis dopo la rottura del legamento crociato dello scorso novembre, il merengue Sami Khedira darà manforte in mediana a Bastian Schweinsteiger, quasi coetaneo di Lahm e, come lui, tra gli elementi più rappresentativi dell’undici di Löw. In nazionale dal 2004, il polivalente fuoriclasse del Bayern, schierabile in tutti i ruoli del centrocampo, ha già disputato tre Europei, due Mondiali ed una Confederations Cup, mettendo insieme la bellezza di 101 presenze e 23 gol con i teutonici. Titolarissimo nel fenomenale centrocampo tedesco è anche Mesüt Özil. Ha venticinque anni, chiare origini turche e piedi buoni come nessun altro calciatore della rosa. Dalle giocate e dall’inventiva del capocannoniere tedesco nelle qualificazioni dipenderà buona parte delle azioni offensive della quadra. É pronto a fare sfracelli con lui il fenomeno del Dortmund Marco Reus, che partirà largo a sinistra per poi accentrarsi e tagliare come burro le difese a suon di serpentine. Ultimo moschettiere nella batteria dei trequartisti del 4-2-3-1 di Löw, Thomas Müller disputerà il suo secondo Mondiale dopo aver vinto, a pari merito con Sneijder, Forlán e Villa, la classifica marcatori di Sudafrica 2010. A soli ventiquattro anni conta già 47 presenze e 16 centri in nazionale. Lui, Neuer ed Özil sono gli unici ad aver disputato tutti e dieci i match delle qualificazioni.
L’abbondanza di top-player nel centrocampo teutonico rischia di relegare in panchina talenti che sarebbero titolari in qualsiasi altra rappresentativa. Tra questi, ricordiamo i giovanissimi Mario Götze (Bayern, ’92) e Julian Draxler (Schalke, ’93), due che la partita sanno come spaccarla anche da subentranti, ed il regista del Bayern Monaco Toni Kroos, classe 1990 tutto fosforo e tecnica.
L’uomo dei record gioca in attacco e, forte di 131 caps e 68 gol in nazionale, è al secondo posto nella classifica delle presenze, guidata da Matthäus (150), ed al primo in quella delle reti, che condivide con Gerd Müller. Ci riferiamo naturalmente al bomber della Lazio Miroslav Klose, che, all’età di trentacinque anni ed alle porte del quarto Mondiale di una carriera strepitosa, proverà a raggiungere e superare il record di gol in Coppa del Mondo del brasiliano Ronaldo (15), distante una sola lunghezza. Andrà in Brasile anche Lukas Podolski, di sette anni più giovane di Miro Klose ma già al terzo posto nella classifica dei nazionali tedeschi più presenti di ogni tempo (112), classifica che l’ex bambino prodigio del Colonia, da due stagioni all’Arsenal, ha tutte le carte in regola per continuare a scalare. Dopo Klose, è lui il bomber teutonico più prolifico tra quelli in attività (46). Nonostante il peso di due mostri sacri come Klose e Podolski, saprà dire la sue André Schürrle, ventitreenne ala sinistra/attaccante del Chelsea, la cui rapidità è un’arma che farebbe gola a qualsiasi allenatore.
GERMANIA
LISTA DEI 30 PRECONVOCATI
PORTIERI: Manuel Neuer, Roman Weidenfeller, Ron-Robert Zieler.
DIFENSORI: Jerome Boateng, Erik Durm, Kevin Großkreutz, Benedikt Höwedes, Mats Hummels, Marcell Jansen, Philipp Lahm, Per Mertesacker, Shkodran Mustafi, Marcel Schmelzer.
CENTROCAMPISTI: Lars Bender, Julian Draxler, Matthias Ginter, Leon Goretzka, Mario Götze, André Hahn, Sami Khedira, Toni Kroos, Max Meyer, Thomas Müller, Mesüt Özil, Marco Reus, Bastian Schweinsteiger.
ATTACCANTI: Miroslav Klose, Lukas Podolski, Kevin Volland, André Schürrle.
COMMISSARIO TECNICO
Joachim Löw
STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE
Gruppo G: Germania (28), Svezia (20), Austria (17), Eire (14), Kazakistan (5), Fær Øer (1).
Saldo: 9 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte.
Gol fatti: 36
Gol subiti: 10
Marcatori: Özil (8), Reus (5), Götze, Klose, Müller, Schürrle (4), Kroos (3), Mertesacker (2), Gündogan, Khedira (1).
GIRONE MONDIALE
Gruppo G: Germania, Portogallo, Ghana, USA
COMPETIZIONI INTERNAZIONALI
Mondiali: 3 vittorie (1954, 1974, 1990), 4 secondi posti (1966, 1982, 1986, 2002), 4 terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010)
Europei: 3 vittorie (1972, 1980, 1996), 3 secondi posti (1976, 1992, 2008)
Confederations Cup: 1 terzo posto (2005)
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