Calcio
Grandi Pensieri di Mattia Grandi
Due punti persi o uno guadagnato? Razionalmente, la mediocre opposizione di un Genoa sterile, svogliato e vacanziero favorisce la prima tesi. Nell’economia globale di un buridone in chiave salvezza, però, il punto di Marassi rappresenta un’incognita al cospetto di quello che il fato riserverà nei prossimi, decisivi, centottanta minuti. La prestazione in terra ligure sottolinea ripetutamente le lacune di un Bologna che non fa goal e quindi non vince. Mai. Rolando Bianchi si sbatte e divora l’ennesima chance Ghostbuster di una stagione fallimentare. Assist illuminante del nauseabondo Friberg, pallone che sorvola lo specchio della porta. Bazzato. Occasione numero due sui piedi di Paponi. Doverosa premessa: una squadra di serie A che agogna la permanenza nella categoria mai, e dico mai, propone come prima alternativa offensiva la carta Paponi. Onestamente. E’ un dato di fatto, una questione di numeri, curriculum e cabala. Io getto nella mischia tutta la vita Cristaldo o Moscardelli, poi sbaglierò. La smanacciata di Perin spegne la produzione offensiva giornaliera emiliana in un match dove il grifone trotterella in infradito. Lazaros maluccio, Kone insipido, Friberg insulso, esterni volitivi, difesa ordinaria, Curci sei politico. Ingresso di Pazienza e Ibson nullo, invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia. “Tutto il calcio minuto per minuto” è croce e delizia del Gufo Corner domenicale. Chievo in caduta libera formato retrocessione, Livorno in B, Catania che rifila il poker alla Roma. Un profumatissimo odore di dolciumi dal retrobottega del forno Garcia che annuncia alla clientela l’inattesa promozione con qualche ora di anticipo. Alla faccia del fair play, del respect, delle dichiarazioni e della sportività. Capita quindi che il fanalino di coda etneo, apparentemente spacciato, ha un sussulto vitale. Una pulsazione che in questo bastardissimo campionato 2014 alimenta l’ignis ardens della salvezza. Indovinate da dove transita il crocevia stagionale di una formazione tecnicamente molto più tosta del Bologna? Dal Dall’Ara, domenica prossima. Roba da defibrillatore, aritmia ventricolare ed extrasistoli. Eccola qui, la partita della vita, quella vera. Sconfitta uguale viaggio premio a Chiavari 2015, pareggio invio della caparra all’agenzia turistica, vittoria probabile permanenza in sede. Un dentro o fuori da paura con una squadra che schiera dei Bergessio, dei Lodi, dei Barrientos, degli Izco, facciamo a cambio. La vedo male, loro i goal li fanno, noi mai. Loro sono carichi, noi intimoriti. Una roulette russa con due cadaveri annunciati. Pronostico difficilissimo, parametri livellati al minimo sindacabile e paura da parabola crescente. Ovunque.
Mattia Grandi
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