Calcio
Road to Brazil 2014: i Croati ai raggi X – 2 mag
La Croazia sarà il primo ostacolo che il Brasile incontrerà sulla strada che porta alla finale di Rio. La sfida del prossimo 12 giugno a San Paolo, match inaugurale della kermesse carioca, segnerà anche il ritorno della nazionale dalla divisa a scacchi alla fase finale di una Coppa del Mondo dopo otto anni dall’ultima apparizione. Il pass per Basile 2014 è stato conquistato dai croati grazie al secondo posto nel Gruppo A, dominato dal Belgio di Hazard, ed al successo ai Play-Off nella doppia sfida contro l’Islanda. Guiderà i biancorossi Niko Kovač, ex centrocampista, tra le altre, di Bayer Leverkusen, Amburgo e Bayern Monaco, CT dallo scorso ottobre al posto del dimissionario Igor Štimac. Toccherà a lui tentare un approdo agli Ottavi che la giovane nazionale croata, nata agli albori degli anni ’90 dalla disgregazione della Jugoslavia, non centra dal 1998. Nel Mondiale francese i balcanici riuscirono a piazzarsi addirittura terzi, perdendo per 2-1 la semifinale contro i padroni di casa e superando con lo stesso punteggio l’Olanda nella finale per il bronzo.
Oltre ai favoritissimi verdeoro, in Brasile la Croazia dovrà vedersela con il Camerun e, soprattutto, con il Messico, principale concorrente per il secondo posto di un Gruppo A che, salvo incredibili sorprese, ha già un sicuro vincitore.
I PROTAGONISTI
Ha il posto da titolare assicurato l’esperto portiere Stipe Pletikosa. Dall’alto delle sue 109 presenze in nazionale, il trentacinquenne capitano del Rostov, ex di Hajduk Spalato, Shakhtar Donetsk e Spartak Mosca, disputerà il suo terzo Mondiale in carriera, provando a suon di parate a migliorare i due terzi posti maturati nelle fasi a gironi di Giappone e Corea 2002 e di Germania 2006. Suo vice sarà Danijel Subašić del Monaco.
Il cambio di panchina non ha implicato cambi sostanziali nella difesa a quattro, marchio di fabbrica tanto di Štimac quanto di Kovač. Per entrambi, imprescindibile risulta l’apporto dato dal laterale destro dello Shakhtar Darijo Srna. Capitano sia della propria squadra di club che della nazionale, classe 1982, l’instancabile Srna è noto per la sua abilità nei cross e per la sua duttilità, che fa sì che possa essere schierato con eguale efficacia sia nel ruolo di terzino che in quello di ala. Detiene il record assoluto di presenze in nazionale (111, due in più di Pletikosa).
A sinistra, ballottaggio tra Ivan Strinić (Dnipro) ed il redivivo Danijel Pranjić, trentaduenne terzino/ala con trascorsi al Bayern Monaco, richiamato in nazionale da Kovač in occasione dei Play-Off pur non avendo all’attivo convocazioni da parte di Štimac per le sfide di qualificazione.
Vedran Ćorluka (Lokomotiv Mosca) e Dejan Lovren (Southampton) ergeranno una diga centrale robusta, efficace sulle palle alte ma non certo velocissima, e per questo destinata a soffrire le accelerazioni degli agili furetti brasiliani e messicani.
Non difenderà i colori della propria nazionale Josip Šimunić: lo stopper classe ’78, in campo con la Croazia in ben 105 incontri, è stato sospeso dalla FIFA per dieci giornate a causa dei cori filo-nazisti intonati durante i festeggiamenti al termine del vittorioso Play-Off con l’Islanda. Per lui, protagonista nella fase di qualificazione, l’ultimo Mondiale della carriera è finito prima ancora di cominciare.
Nel tecnico centrocampo biancorosso è Sua Maestà Luka Modrić ad indossare la corona del leader. L’ex faro di Dinamo Zagabria e Tottenham, definito il Cruijff croato, a ventotto anni si accinge a vivere da maturo protagonista l’imminente Coppa del Mondo dopo due stagioni trascorse deliziando a suon di assist il raffinato pubblico del Santiago Bernabeu. Parla la sua stessa lingua Ivan Rakitić, stella nonché capitano del Siviglia fresco finalista in Coppa Uefa. Di due anni e mezzo più giovane di Modrić, il regista nato in Svizzera da genitori croati, dieci caps e un gol tra qualificazioni e Play-Off, contribuirà a mantenere altissimo il tasso qualitativo di una linea mediana che vede nell’ala Ivan Perišić un altro elemento da tenere in grande considerazione: ha venticinque anni, milita nel Wolfsburg e nell’uno contro uno è uno dei migliori elementi della rosa.
Sicuro di un posto nei ventitré è anche il mediano Ognjen Vukojević (Dinamo Kiev), con il giovane interista Mateo Kovačić ed il baby talento della Dinamo Zagabria Alen Halilović (’96) possibili sorprese.
A guidare l’attacco croato in Brasile sarà la potente punta del Bayern Mario Mandžukić. Centravanti completo e moderno, dotato di forza fisica, fiuto del gol, importanti doti aeree e discreta tecnica, il classe ’86 è, con 33 reti all’attivo, il terzo bomber più prolifico delle ultime due edizioni della Bundesliga; meglio di lui hanno fatto solo Lewandowski del Dortmund e Kießling del Leverkusen. Non si perderanno la kermesse iridata neppure gli esperti Ivica Olić (34 anni) ed Eduardo (31). Il primo, ex Bayern ed ora al Wolfsburg, vanta 18 gol in 90 presenze con la divisa della Croazia. Eduardo, brasiliano naturalizzato croato, è divenuto tristemente famoso in seguito al terribile infortunio subito nel 2008, quando, durante un Arsenal-Birmingham di Premier League, il difensore ospite Taylor gli fratturò con un tackle tibia e perone. La punta, dal 2010 allo Shaktar, grazie alle 29 reti siglate in nazionale si ritrova al secondo posto solitario nella classifica dei bomber croati più prolifici, alle spalle del solo Davor Šuker.
CROAZIA
LA ROSA DEI CONVOCABILI
PORTIERI: Dario Krešić, Stipe Pletikosa, Danijel Subašić, Ivan Vargić.
DIFENSORI: Igor Bubnijc, Vedran Ćorluka, Dejan Lovren, Mario Maloča, Hrvoje Milić, Ivan Pivarić, Gordon Schildenfeld, Darijo Srna, Ivan Strinić, Domagoj Vida, Šime Vrsaljko.
CENTROCAMPISTI: Arijan Ademi, Milan Badelj, Alen Halilović, Ivo Iličević, Mateo Kovačić, Niko Kranjčar, Mate Maleš, Luka Modrić, Ivan Perišić, Danijel Pranjić, Ivan Rakitić, Sammir, Ognjen Vukojević.
ATTACCANTI: Eduardo, Nikica Jelavić, Nikola Kalinić Mario Mandžukić, Ivica Olić, Ante Rebić.
COMMISSARIO TECNICO
Niko Kovač
STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE
Gruppo A: Belgio (26), Croazia (17), Serbia (14), Scozia (11), Galles (10), Macedonia (7).
Saldo: 5 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte.
Gol fatti: 12
Gol subiti: 9
Play-Off: Islanda-Croazia 0-0; Croazia-Islanda 2-0.
Marcatori: Mandžukić (4), Eduardo (2), Ćorluka, Jelavić, Kranjčar, Lovren, Olić, Perišić, Rakitić, Srna (1).
GIRONE MONDIALE
Gruppo A: Brasile, Croazia, Messico, Camerun
COMPETIZIONI INTERNAZIONALI
Mondiali: 1 terzo posto (1998)
Europei: 2 Quarti di Finale (1996, 2008)
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