Calcio
Fede Calcistica – L’inizio di una storia…… – 9 Aprile
A Federico diciamo grazie: condividere con tutti Noi la sua passione estrema non era semplice, soprattutto se questa passione è più facile “indossarla” che non descriverla. Iniziamo con questa puntata Zero un’avventura che è l’ennesima idea “Made in 1000Cuori”, sperando di trovare il Vostro consenso anche questa volta. In attesa della Prima puntata, Vi auguriamo buona lettura.
Sono cresciuto in una famiglia in cui il calcio non è di sicuro una priorità, ma per me è sempre stato un vero amore. Un amore puro, però, non contaminato da uno sterile campanilismo; ovviamente tifo per una squadra, l’Inter (seppur in tenerissima età caddi in tentazione…), ma ho sempre guardato le partite senza far trasudare le mie emozioni, si può dire da un punto di vista tecnico, gioendo e soffrendo in silenzio, apprezzando la bella giocata, da qualunque compagine provenisse. Dalle collezioni di figurine di fine anni ’80, ad aspettare con trepidante attesa l’arrivo di un nuovo sponsor, il lancio della nuova divisa, l’acquisto di un nuovo campione. Tutti impersonificano la propria squadra coi colori sociali, una sorta di secondo colore sanguigno per ogni tifoso. Sin da piccolo, sfoggiare la divisa della squadra del cuore è un orgoglio, allo stadio come a scuola, nella propria città come in vacanza. Ammetto che, dopo un passeggero affievolimento della passione per questo fantastico sport, un giocatore su tutti fece riaccendere in me il fuoco che ti arde dentro, Ronaldo (Luis Nazario). Proprio in quegli anni, anche grazie all’arrivo del Fenomeno, la mia marca sportiva preferita siglò un accordo di sponsorizzazione con l’Inter, così da farmi appassionare anche alle divise di ogni stagione, apprezzando (o criticando) le peculiarità che si susseguivano. La prima fu una Javier Zanetti 2002/2003, che non possiedo più. Il web mi ha permesso di entrare in questo mondo a sé stante, fatto di collezionisti sinceri e leali (ricordo interminabili telefonate per conoscere al meglio le differenze di ogni stagione), ma anche di persone senza scrupoli, sempre pronte a vendere divise contraffatte. Le maglie che possiedo, infatti, sono ben diverse da quelle in vendita nei negozi ufficiali: sono maglie da campo, in dotazione esclusiva alla squadra, per cui le differenze contano, eccome. Possono essere preparate o realmente utilizzate in campo, ma sono comunque uniche, difficili da reperire, rare o rarissime, perché hanno “respirato” il campo o lo spogliatoio della squadra. E’ una passione costosa, inutile negarlo, ma appagante… catalogare ogni singola maglia è stata un’impresa titanica, ma che ha fatto affiorare mille ricordi: compravendite infinite, flashback di partite estenuanti vissute con amici, goal memorabili etc. Ricordo con piacere il reperimento di alcuni pezzi da museo (come mi è sempre piacuta chiamare la mia camera da quando si è riempita di questi gioielli) che mi hanno dato la possibilità anche di vivere lo spogliatoio, ma anche di alcune maglie per i più normali, ma per me assolute testate d’angolo. La vera fortuna è poter trovare la maglia che si cerca: non sempre è facile, a volte è inarrivabile, ma forse, proprio per questo, come in tutte le cose, ancora più bella da sognare. A volte la vera fortuna è che la spedizione arrivi, infatti alcune mie maglie sono ancora “smarrite” (usiamo questo termine) a Liegi e altre in depositi sparsi per l’Italia. E’ bello augurarsi che la divisa più bella sia quella che deve ancora essere prodotta, così che il sogno continui. Ogni collezione, per il collezionista, è importante: haec ornamenta mea.
Con questa rubrica cercherò, augurandomi di non tediarvi, di farvi entrare, per chi avrà la benevolenza di leggere questi articoletti (Manzoni docet), in questo meraviglioso e variegato mondo, raccontando le storie di alcune maglie e giocatori, della mia collezione o di altre, sempre e comunque autentiche. Ci vediamo presto… voi che maglia indosserete?
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