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Servus, Freunde!

Fatica il Bayern Monaco nel derby contro l’Augusta che conquista grazie a Thomas Müller e Goretzka mentre il Dortmund sale al secondo posto, espugnando – con le reti di Hazard e Hakimi – il terreno del Borussia Mönchengladbach, rendendo vano il temporaneo pareggio di Stindl, e approfittando del nulla di fatto tra Wolfsburg e RB Lipsia. Il Bayer Leverkusen sorpassa i Fohlen (che però devono recuperare il derby contro il Colonia) travolgendo l’Eintracht Francoforte con Havertz, Bellarabi e doppietta di Paulinho mentre lo Schalke 04, in vantaggio con McKennie sull’Hoffenheim, viene raggiunto dal gol di Baumgartner. Friburgo avanti sull’Union Berlino con Sallai e Günter, Andersson accorcia per i capitolini ma Koch sigilla il risultato definitivo. A Berlino il Werder Brema, dopo soli sei minuti è già avanti di due reti sull’Hertha grazie a Sargent e Klaassen ma Stark e Cunha riequilibrano il match. Il Colonia, con Meré e Hector, fa bottino pieno sul campo del Paderborn, cui non basta il gol di Srbeny. A Magonza, infine, il Foruna Düsseldorf con Karaman inpatta l’iniziale vantaggio di Öztunali per i padroni di casa.

 

RISULTATI

Paderborn-Colonia 1-2

Bayer Leverkusen-Eintracht Francoforte 4-0

Wolfsburg-RB Lipsia 0-0

Hertha Berlino-Werder Brema 2-2

Friburgo-Union Berlino 3-1

Schalke 04-Hoffenheim 1-1

Borussia Mönchengladbach-Borussia Dortmund 1-2

Bayern Monaco-Augusta 2-0

Magonza-Fortuna Düsseldorf 1-1

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 55

Borussia Dortmund 51

RB Lipsia 50

Bayer Leverkusen 47

Borussia Mönchengladbach* 46

Schalke 04 37

Wolfsburg e Friburgo 36

Hoffenheim 35

Colonia* 32

Union Berlino 30

Eintracht Francoforte* ed Hertha Berlino 28

Augusta 27

Magonza 26

Fortuna Düsseldorf 22

Werder Brema* 17

Paderborn 16

* una partita in meno

 

Il 10 Marzo di 93 anni fa veniva alla luce, a Würselen, Josef “Jupp” Derwall, il Trainer più vincente della Nationalmannschaft.

Mezz’ala offensiva, cresce nel Rhenania Würselen con il quale debutta 16enne in prima squadra.

Chiamato alle armi, in aviazione, viene fatto prigioniero dagli americani che lo destinano ad un campo francese dove lavorerà in miniera ma riuscirà a fuggire saltando fuori da un carro merci e raggiungendo, dopo una lunga e pericolosa marcia, Cloppenburg dove nel frattempo è sfollata la sua famiglia. Proprio nella cittadina Niedersachsener ricomincia l’attività (si veda il post di Guido del 6 Marzo scorso) e dopo un anno torna al Rhenania Würselen con il quale vincerà il girone della Renania centrale – segnando, tra l’altro, il gol decisivo – ed ottenendo la promozione in Oberliga West. Si trasferisce all’Alemannia Acquisgrana salvandosi per un punto in più della sua ex-squadra che tornerà nella serie inferiore. Resta in giallonero fino al 1953 quando perde la prima coppa del dopoguerra per 2-1 contro il Rot-Weiß Essen. Dopo 132 partite e 57 reti firma con il Fortuna Düsseldorf ma senza il nullaosta dell’Alemannia motivo per cui la DFB lo squalifica per due anni, in seguito ridotti ad uno.

Viene quindi convocato nel 1954 da Sepp Herberger, dopo il mondiale svizzero: la trasferta di Londra vedrà gli inglesi vittoriosi per 3-1 ma tre settimane dopo arriva il primo successo dei Bianchi da campioni del mondo, un secco 3-0 a Lisbona ai danni del Portogallo. Quelle due presenze, tuttavia, non avranno un seguito.

Con il Fortuna non riuscirà mai a qualificarsi per il campionato tedesco ma gioca altre due finali di coppa, entrambe perse: nel 1957 per 1-0 contro il Bayern Monaco e l’anno seguente per 4-3 ai supplementari contro lo Stoccarda.

Nel 1959 accetta l’incarico di allenatore-giocatore agli svizzeri del Biel che conduce ad un brillante secondo posto e la stagione successiva è allo Sciaffusa. Torna al Fortuna, come Trainer, nel 1962-63 e nel 1965 sostituisce Helmut Schneider sulla panchina del Saabrücken ottenendo un altro ottimo secondo posto che non basta però a salire di categoria.

Entra nei quadri federali nel 1970 come assistente di Helmut Schön e gli viene affidata la selezione olimpica nel 1972 che però mancherà il podio.

Non devo raccontarvi il Derwall Trainer, lo conoscete già: un mondiale (come vice) e l’Europeo italiano. Poi la finale di Madrid ed il flop di Francia ’84 dopo il quale diviene oggetto di un feroce attacco da parte della stampa che, ingenerosamente, non gli risparmia nemmeno insulti sul piano personale. Coerentemente con la sua personalità integerrima, si dimette e va tre anni in Turchia, al Galatasaray.

È l’allenatore con la più alta percentuale di vittorie nella storia della Mannschaft (65,67%), ha la striscia più lunga di risultati utili (23, dall’esordio alla sconfitta per 2-1 contro l’Argentina nel Mundialito uruguayano) e la più lunga serie di vittorie consecutive (12).

Nel 1989 riceve una laurea Honoris Causa dall’università di Ankara poi si dedica al giornalismo diventando editorialista di Kicker.

Si spegne dopo una breve malattia, il 26 Giugno 2007: ai suoi funerali, nella piccola cittadina di St. Ingbert partecipano grandissimi campioni del calcio tedesco e turco.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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