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Il Resto del Carlino – Bologna FC, la società chiede certezze in vista della ripresa

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Il Bologna chiede chiarezza. A 20 giorni dalla sospensione del campionato i rossoblù continuano a non potersi allenare e gli organi competenti non sembrano aver trovato ancora alcun accordo sulla prosecuzione del campionato.

Mentre la politica del pallone decide sul da farsi, le società si muovono tutte in maniera sparsa. Marcello Giordano questa mattina su Il Resto del Carlino scrive che il Bologna e i suoi tesserati cercano di resistere a questa crisi. La dirigenza ha trattenuto tutti i suoi calciatori in città in vista della ripresa degli allenamenti. Nessuno dei calciatori, nemmeno gli stranieri ha fatto rientro in patria, anche se la situazione non sembra di facile soluzione.

I calciatori e le società chiedono alle istituzioni del pallone date certe, ma l’unica situazione che sembra certa al momento è che almeno altri 20 giorni, dopo la deadline del 3 aprile, fissata dal decreto “Io resto a casa”, saranno necessari per vedere le squadre sui campi d’allenamento. Tempistiche suggerite anche dalle mosse delle big. Juve e Inter hanno lasciato partire i loro tesserati stranieri a fronte di una quarantena (in alcuni casi non completa) pre e post viaggio in patria. Dei rossoblù non sono più in città solo Miroslav Tanjga, rientrato subito in Serbia, Emilio De Leo rientrato a Cava dei Tirreni e Sinisa Mihajlovic, tornato nella residenza romana.

Un problema anche per lo staff in vista di una eventuale ripresa. Dopo uno stop del genere sarà necessaria una nuova ed intensa preparazione atletica. I giocatori hanno continuato a prepararsi sulla spinta del lavoro giornaliero suggerito dalla società. Lo staff in questi giorni segue da vicino i calciatori. Il Bologna ha fatto recapitare una cyclette in casa di ogni calciatore per fare anche un lavoro aerobico, e sono quotidiane le videoconferenze con staff e compagni per lavorare insieme in vista della ripresa.

Difficile immagine una ripresa, ma la volontà sembra quella di finire il campionato a tutti i costi, anche giocando in piena estate e sforando la naturale scadenza degli accordi contrattuali.
La linea europea è stata tracciata, ma resta da capire quando potrà essere seguita.

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