Calcio
Jean-Pierre Adams, il lungo sogno della “Guardia Nera” – 01 Apr
Jean-Pierre Adams fu, con Marius Tresòr, il 50% della coppia di difensori centrali della Nazionale Francese di fine anni ’70 chiamata “La Guardia Nera”.
Nato in Senegal ma emigrato in Francia all’età di 8 anni, Adams si fece subito notare quando a 20 anni, con il Fontainebleu, vinse il Campionato Amatori per due anni di seguito. Nel 1970, e per 3 anni, è al Nimes, squadra con cui vince una Coppa delle Alpi e raggiunge le semifinali della Coppa di Francia ed il secondo posto in campionato e dove si consacra come un solido difensore. E’ il momento di maggiore gloria, raggiunge la Nazionale Francese e passa al Nizza, con cui sfiora ancora ancora lo Scudetto. In Nazionale forma una coppia difensiva formidabile, elogiata persino da Franz Beckenbauer, che li definisce “tra i migliori centrali al mondo” e che per tutti, visto il colore della pelle dei due, diventerà appunto “La Guardia Nera”. Purtroppo l’esperienza di Adams con la Francia si concluderà presto, visto che a causa di numerosi fastidi fisici è costretto a saltare diverse convocazioni e finisce per trovarsi fuori dalle prime scelte.
A livello di club, pure, il passaggio al Paris Saint-Germain non è fortunato, Adams se la cava ma è il resto del team (ambizioso e spendaccione, ma senza un vero progetto) a deludere, e dopo 2 anni da mezza classifica lascia per passare prima al Mulhouse e poi, la stagione successiva, al piccolo club del Chalon, dove intende chiudere una carriera che se avara è stata in quanto a trofei altrettanto non si può dire riguardo alla fama: Adams è infatti entrato nell’immaginario dei tifosi della Francia come un uomo e un professionista serio e scrupoloso, quel che serve per diventare un grande allenatore.
Il 17 Marzo 1982, una settimana dopo il suo 34° compleanno, Adams entra in sala operatoria per via di un ginocchio che gli ha procurato qualche fastidio durante una visita medica. L’intervento è semplice routine, così Adams viene anestetizzato per quel che dovrebbe essere un breve sonno. Non si sveglierà più: un errore nella somministrazione dell’anestesia lo fa cadere in coma.
La moglie, Bernadette, lo accudisce da allora ogni giorno, sempre in attesa di un segnale che non arriva mai. Suo marito respira in modo autonomo, ma è tutto quel che fa: nel frattempo i suoi figli piccoli sono diventati uomini, lo hanno reso nonno e i nipotini sono andati a conoscerlo in quel letto d’ospedale dove riposa. Più di un dottore lo ha visitato, per confermare solamente che non c’è niente che si possa fare. L’eutanasia, forse, ma è un ipotesi che Bernadette (poco più che trentenne all’epoca) rifiuta con decisione: pur sacrificando enormemente la sua vita, infatti, preferisce sperare in un miracolo che probabilmente non avverrà mai.
Il 10 Marzo Adams ha compiuto 66 anni. Gli ultimi 32 li ha trascorsi in coma.
Un sonno senza sogni, dicono in molti: ma a me piace pensare che ancora adesso lui viva i ricordi dei canti dei tifosi francesi, che esaltavano la solidità e la grinta di quello che era “la metà della Guardia Nera”.
Nell’immagine subito sopra: Jean-Pierre con Marius
Nell’immagin in basso: a sinistra Berandette oggi; a destra assieme a Jean-Pierre prima di entrare in coma.
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