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Carspillar – Lamborghini Urus, il primo turbo marchiato Toro

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Questa settimana, l’appuntamento virtuale con Carspillar è a Sant’Agata Bolognese: parleremo di Lamborghini Urus, un’auto che – uscita dalla catena di montaggio all’inizio del 2018si è aggiudicata il titolo di SUV (di serie) più performante al mondo.
Il suo nome deriva da un’antica razza di tori, gli Uri. Questi bovini, ormai estinti, sono grandi antenati delle specie attuali. 


Turbo o aspirato?
Come spiega Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer di Lamborghini: “Per la Urus si è scelto il turbo, ma per le supersportive continueremo con il motore aspirato. Ogni auto ha una missione e in base a tale missione devi scegliere il motore giusto”.
Infatti, la passione per il marchio emiliano è da sempre fedelmente connessa all’urlo dei suoi motori aspirati. Questi, a differenza dei propulsori sovralimentati – che concedono migliori performance a bassi giri – producono maggiore potenza ad alti regimi, creando un rombo caratteristico e carico di note elevate.

La prima creatura della Casa del Toro dotata di un propulsore sovralimentato.

Per contenere dimensioni, peso ed emissioni, i tecnici hanno pensato ad un cuore nuovo. A differenza delle tipiche supercar di Sant’agata, caratterizzate da grossi motori V10 e V12 aspirati, qui è stato trapiantato un V8 bi-turbo.
L’essenza della Sport Utility Vehicle è caratterizzata da un’eterogenea personalità: il motore turbo è il risultato perfetto dell’unione delle doti di una lussuosa SUV con le caratteristiche di una sportiva. Il suo successo è dato dall’enorme versatilità.


Anima
. Come già detto, l’architettura del gruppo motore – interamente realizzato in alluminio – è di un 8 cilindri a V. Con una cilindrata di 3.996 cm3, l’assetato bi-turbo a benzina eroga una potenza complessiva di 650 CV
Grazie alla sovralimentazione, che aumenta la sensibilità e migliora il rendimento, la coppia a 2250 giri/min tocca 850 Nm. Questi numeri, essendo espressione della spinta del motore a bassi regimi (solitamente impiegati nel fuoristrada), giocano una basilare influenza sul comportamento della vettura in off-road.
Con una massa di circa 2200 kg, sfoggia il miglior rapporto peso/potenza del suo segmento: 3,38 kg per ogni cavallo di potenza. Questo dato le assicura un’accelerazione fulminante: 0-100 km/h in 3,6 secondi. Inoltre, la velocità massima di 305 km/h ha permesso alla casa emiliana di detenere, per diverso tempo, il primato di SUV più veloce del mondo.

Corpo. Per gestire in sicurezza le proporzioni estreme e il grande peso, Urus è la prima Lamborghini ad essere equipaggiata con sistemi elettronici di assistenza alla guida.
Grazie ai 23 sensori, che ininterrottamente esaminano le condizioni della vettura in rapporto al mondo esterno, il guidatore è facilmente predisposto alla prudenza. Nel traffico, il veicolo è mantenuto in carreggiata e a debita distanza di sicurezza dagli altri mezzi; inoltre, in caso di emergenza è prevista l’attivazione della frenata assistita.
Avendo una larghezza di più di 2 metri, per evitare sottosterzo – ovvero la situazione in cui un’auto, nel percorrere una curva, ha la tendenza ad uscire all’esterno della traiettoria impostata – l’avantreno è supportato da ruote posteriori sterzanti.
Con la presenza del differenziale centrale autobloccante Torsen, è assicurato il massimo controllo in ogni situazione, dentro e fuori strada. Normalmente, il 40% della potenza del mezzo è trasferita sull’asse anteriore e il 60 su quello posteriore, percentuali che possono modificarsi a seconda della modalità di guida selezionata.
Le sospensioni pneumatiche, oltre ad offrire confort ed eccellente isolamento acustico, riducono largamente l’effetto “barcone” tipico di auto di grossa taglia: la maestosa Urus appare molto più leggera di quanto non sia nella realtà.

Nonostante le dimensioni mastodontiche è la SUV più bassa della categoria; questa supersportiva, dalle inedite e imponenti proporzioni, è stata progettata con la consapevolezza che si sarebbe dovuta rispettare solo una prerogativa: mantenere un comportamento degno di una Lamborghini. 

 

Fonte: media.lamborghini.com

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