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Corriere di Bologna – Bologna FC, arriva il mercato dell’austerity: tra scambi e opportunità

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Il Covid sta sta mettendo in crisi tutti i settori. Nel calcio i primissimi problemi da affrontare sono le date in cui si concluderà questa stagione sportiva. Società e Federazioni sembrano ormai orientate sul finire a tutti i costi la stagione 19/20 per limitare quanto più possibile i danni e le ripercussioni soprattutto sui bilanci delle società.

Come riporta Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna, le conseguenze più gravi di questa situazione anomala le subirà il mercato. Molti addetti ai lavori in questi giorni hanno confermato che quello che si sta profilando dietro le quinte sarà un mercato di austerity. Andranno per la maggiore gli scambi tra calciatori, come negli sport americani e gireranno pochi soldi. La FIFA, per ovviare a queste difficoltà e incoraggiare più possibile la ripresa del giro di denaro nelle imprese calcistiche, sembra intenzionata a concedere un allungamento della sessione di mercato.

In casa Bologna c’è moderata preoccupazione. I rossoblù hanno investito tanto nel mercato di gennaio e per questo potrebbero rimanere indietro nella prossima sessione. Le svalutazioni dei calciatori potrebbero oscillare dal 25 al 50%, mettendo in crisi soprattutto coloro che per lavorare sul mercato hanno bisogno di incassare.
Nessuno sembrava avere cessioni programmate, tuttavia, vedi il caso Chiesa, le offerte sembrano essersi ridotte sia nel numero, che nella consistenza. Allora meglio attendere tempi migliori. Così come sembra intenzionato a fare il Bologna con Riccardo Orsolini. Per l’esterno la svalutazione internazionale, sommata alla mancata partecipazione all’Europeo, rinviato al prossimo anno, potrebbe spingere il Bologna a tenere l’ascolano al Dall’Ara ancora una stagione e poi valutarne un addio quando il prezzo risalirà. Un’occasione anche per dare più tempo a Skov Olsen, erede designato, di crescere ulteriormente, dopo questa prima stagione al momento “balbettante”.

Un altro tema caldo che trapela dalle segrete stanze di Casteldebole è quello del portiere. Skorupski piace, ma non entusiasma. L’idea di recuperare per intero l’investimento dell’estate 2018, 9 milioni, sembra un’ipotesi lontana. Il portiere polacco però ha mercato e uno scambio di estremi difensori con un’altra società non può essere escluso.

Discorso diverso per Mitchell Dijks. L’olandese, che un anno fa veniva valutato addirittura 15 milioni, oggi ha perso valore anche a causa di qualche guaio fisico di troppo. La sua partenza, per quanto si sia svalutato, non sembra in discussione, anche perché il Bologna si è già mosso su idee low-cost come Kolarov e De Silvestri, graditissime a Mihajlovic.

In avanti, oltre Orsolini, col riscatto di Barrow ci sarà poco spazio di manovra. Le premesse poste dal gambiano implicano una valorizzazione dell’investimento e per questo l’ipotesi più percorribile sembra quella di un’operazione low-cost per completare il reparto, e il nome che circola è quello di Andrea Favilli del Genoa.

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