Basket
D. J. Strawberry: la meteora Fortitudo 2008/2009
Darryl Eugene Strawberry, più conosciuto come D.J. Strawberry, guardia americana di indubbio talento proveniente dalla D-League, militò nella Fortitudo nella stagione 2008/2009 che retrocesse in A2. Il periodo nero del club biancoblù culminò con il successivo fallimento e la ripartenza dalla serie A dilettanti.
Arrivato a Bologna da asso nella manica a fine ottobre 2008, il giovane Strawberry disattese le alte aspettative delle società, mostrando le sue doti in modo piuttosto discontinuo. I tifosi gli rimproverarono, in particolare, l’assenza di carisma e la mancanza di leadership nei momenti clou delle partite. Insomma, il classico americano poco dedito al sacrificio e al gioco di squadra, attento alle statistiche individuali sotto canestro e restio a difendere.
Dopo l’avventura sfortunata biancoblù, finita prematuramente nell’aprile 2009 per un serio infortunio al menisco, ricominciò la carriera nuovamente dalla D-League con i Reno Bighorns nel gennaio 2010. L’avventura in patria continuò per un anno esatto, in cui partecipò alla NBA Summer League con i Lakers, per poi ritornare in Europa con i lituani del Lietuvos Ryga nel gennaio 2011.
Nella stagione seguente, si trasferì all’Hapoel Gerusalemme, in cui giocò un’ottima annata con più di 15 punti di media nel campionato israeliano e poco meno in Eurocup. Le prestazioni di livello gli valsero la chiamata dei croati del Cibona Zagabria nel settembre 2012, con cui vinse il campionato nazionale, suo primo titolo della carriera. Fu riconfermato nella stagione successiva, grazie anche alla buona media punti in Eurocup (più di 10 punti a partita), ma a dicembre del 2013 si svincolò dal club croato in grave crisi finanziaria. Concluse l’annata coi francesi del Pau-Lacq-Orthez con la consueta alta media punti in campionato.
Nell’estate 2014 firmò per i turchi del Pinar Karşıyaka, che a sorpresa si aggiudicò la Coppa del Presidente e soprattutto il campionato nazionale, dopo aver chiuso la regular season al quarto posto. Strawberry ebbe sicuramente un ruolo da protagonista, con un buon bottino di punti anche in Eurocup (circa 11 per partita).
Lo strepitoso rendimento gli valse la chiamata dell’Olympiacos ed il debutto in Eurolega, dalla quale, tuttavia, la squadra greca dovette uscire clamorosamente già nelle Top 16 (era finalista l’anno precedente). La vittoria del campionato nazionale mitigò la sconfitta, ma non valsero a Strawberry la riconferma, per colpa del modesto impatto in Eurolega (appena 6 punti in 20’ per partita).
Ne susseguì il ritorno al campionato turco con il Beşiktaş, unica squadra con cui finora ha giocato due stagioni consecutive (2016-2018), tenendo un discreto rendimento ma senza vincere alcun trofeo. A sorpresa la chiamata dal Gran Canaria lo riportò a giocare in Eurolega e nel campionato spagnolo, che si concluse con un deludente dodicesimo posto e la conseguente non riconferma a fine anno, complice una media punti non strepitosa (10 punti e 23’ giocati per partita in campionato). È rimasto svincolato fino a fine ottobre 2019, quando si è accasato con i francesi dell’Orleans, squadra neopromossa nella massima lega francese.
Riassumendo, D.J. Strawberry è ancora, a quasi 35 anni, un onesto mestierante, che non ha mai trovato la definitiva consacrazione nei palcoscenici più importanti d’Europa e, per i difetti già notati nell’esperienza biancoblù, non ha avuto una grande stima nei club in cui ha militato. Infine, è tornato nuovamente nelle cronache biancoblù pochi mesi fa, dopo aver citato la Fortitudo per la mancanza di emolumenti risalenti a più di dieci anni fa; ovviamente la Commissione d’Appello della Fiba ha respinto l’accusa per l’estraneità ai fatti della nuova società guidata dal presidente Pavani.
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