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Il Resto del Carlino – Pagliuca “Non possiamo permetterci di scherzare col fuoco”
Sono sincero: pur comprendendo le ragioni di chi spinge per far ripartire la serie A nei panni di un calciatore oggi avrei paura a tornare in campo”. Queste le sincere parole dell’ex portiere rossoblù Gianluca Pagliuca, rilasciate durante un’intervista condotta da Massimo Vitali.
Pagliuca, la serie A sta facendo di tutto per provare a ripartire.
“E invece io penso che prima di tutto oggi venga la salute. Cosa conosciamo attualmente di quel virus? Pochissimo. In compenso abbiamo visto i drammi che può provocare.”
Quindi è giusto che il calcio attenda a braccia conserte che la bufera sia alle spalle?
“Capisco bene che i club ci rimettano dei soldi: e parecchi. Ma da ex atleta se oggi dovessi tornare in campo dico che avrei paura: e non tanto per me, ma per le persone che mi circondano. I calciatori hanno delle famiglie, delle mogli, dei figli, dei nonni: anche questi sarebbero rischi da calcolare.”
A questo proposito la commissione medico-scientifica della Figc ha già predisposto un rigido protocollo: tamponi e test sierologici ripetuti, ritiri-bunker, aree di lavoro sanificate, distanziamento sociale.
“Perfetto. Allora mi chiedo: ma che vita sarebbe per un calciatore? La risposta datevela da soli.”
La sua soluzione quale sarebbe?
“Io mi limito a dire che fino a quando non sarà scoperto un vaccino far ripartire il calcio comporta un rischio altissimo”
Ma questa non sarebbe una resa al Covid-19?
“Io sono uno sportivo al cento per cento, senza partite di calcio, basket e tennis impazzisco: quindi se c’è uno che soffre questa situazione quello sono io. Ma il calcio è uno sport di contatto, ogni volta che vai contrasto potenzialmente c’è un rischio di contagio. E di questo virus sappiamo ancora troppo poco per poterci permettere di scherzare col fuoco.”
Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Massimo Vitali
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