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Giovanni Malagò alla Bfc Academy: «Conosco bene Bologna. Il più grande? Beppe Savoldi. Le Olimpiadi del 2021 si faranno.»

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Giovanni Malagò, presidente del CONI ha parlato così ai microfoni di BfcTv, a margine dell’ormai consueto appuntamento con il Bfc Academy Webinar, una serie di incontri virtuali tra i ragazzi del settore giovanile e i grandi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo. Tante le questioni in ballo, a partire dall’emergenza relativa al Coronavirus per poi arrivare ad interessanti aneddoti sul vastissimo mondo dello sport. 

 Sulle misure per affrontare l’emergenza: «Il Governo ci ha chiesto di preparare un documento, un report di 404 pagine all’interno del quale abbiamo chiesto a tutte le Federazioni di indicare quali sono le specificità del proprio sport. Ogni Federazione ci ha fornito le proprie indicazioni con le relative istanze che abbiamo poi integrato con un documento preparato dal Politecnico di Torino. L’auspicio di tutti è quello di poter ripartire in sicurezza, è chiaro che gli sport individuali siano più facilitati rispetto a quelli di squadra.»
 
E le Olimpiadi del 2021? «Il CIO si è subito attivato per spostare le Olimpiadi di un anno esatto, è stata una decisione coraggiosa, ma necessaria. Le Olimpiadi si faranno perché se non si dovessero svolgere, ciò significherebbe che il problema legato al coronavirus ancora non è stato risolto. Secondo lo stesso Thomas Bach, presidente del CIO, le Olimpiadi di Tokyo 2021 saranno il vero spartiacque ante e post Covid. Proprio a Tokyo ci sarà il debutto di tre nuove discipline sportive: l’arrampicata, lo skateboard e il surf. Il mio rammarico più grande è non essere riuscito a portare le Olimpiadi estive in Italia, anche se poi mi rifeci con la scelta di Milano-Cortina per i Giochi del 2026.»
 
«Il mio sportivo preferito? Se devo scegliere dico Pietro Mennea, lo conoscevo bene, eravamo amici. Era ossessionato dagli allenamenti, ecco perché diventò uno dei più grandi velocisti di tutti i tempi. È ancora suo il record europeo sui 200 metri con un tempo di 19”72. Così come Mennea, ho apprezzato tanto Beppe Savoldi che, nonostante non spiccasse per prestanza fisica, ha fatto la storia e ha segnato tantissimo, era il nostro Gerd Müller. 
La più grande (e particolare) storia sportiva delle Olimpiadi rimane secondo me quella di Steven Bradbury che vinse la medaglia d’oro nel 2002 a Salt Lake City nella gara dei 1500 dello short track, approfittando della caduta a domino dei tre che lo precedevano.»
 
 Su Bologna: «La mia famiglia, dal 1957, rappresenta la Ferrari e la Maserati e, nonostante la loro sede si trovi a Modena, io le associo sempre a Bologna, dato che mi fermavo sempre in città a passare del tempo con i miei amici.»
 

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