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Il Corriere di Bologna – BFC, partito il progetto “We Are One 2020 ripartiamo insieme”

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Ieri, il Bologna, ha iniziato la partita più importante, quella della solidarietà, lanciando il progetto «We are one 2020 ripartiamo insieme», già attivo sul sito del club. «Con le attività ferme ci è sembrato opportuno rivolgere l’attenzione ai temi sociali legati al territorio – dichiara l’ad rossoblù, Claudio Fenucci, che conclude – sono partite alcune iniziative concrete pensate con i nostri sponsor e con le associazioni impegnate negli empori solidali e poi abbiamo attivato una piattaforma solidale divisa in quattro sezioni dove sono raccolte tutte le iniziative messe in campo»

I partner food & beverage collaborano già con realtà come l’Arca della Misericordia e Rete per assistenza alimentare di Case Zanardi di Bologna, che distribuiscono borse alimentari ai nullatenenti e ai senza fissa dimora (80 persone ospitate in 8 case) e sostenendo circa 450 famiglie bolognesi in difficoltà, mentre la piattaforma ideata da Bfc offre un servizio più che altro informativo, con quattro temi principali: Sanità, Solidarietà, Bacheca Ristoranti e Bar e Le iniziative dei nostri Partner. Nelle prime due sezioni sono racchiuse tutte le iniziative di carattere sociale realizzate da Bfc in questo periodo e ad altre che verranno realizzate in futuro. La bacheca ospita tutte le realtà della ristorazione con servizio take-away o delivery. Mentre l’ultima sezioni illustra le iniziative messe in atto dai Partner, come la produzione di mascherine e dispsositivi di sicurezza arrivata da Macron

«Siamo presenti e vogliamo continuare a contribuire per la nostra parte in quanto parte connettiva di questo meraviglioso territorio» dice Fenucci, facendo sentire l’apporto della società rossoblù nella lotta all’emergenza. Inoltre, il Bologna è comproprietario, insieme a Seci (coinvolta nel crac del gruppo Maccaferri) dell’ex Cierrebi, chiuso ormai da mesi, ma molto utile per svolgere attività ricreative, come per esempio centri estivi, in modo da aiutare le famiglie e i bambini che dovranno affrontare l’estate. I consiglieri comunali hanno richiesto l’apertura per sfruttare i suoi ampi spazi, mentre il Bologna non si è ancora espresso, in quanto si trova in fase di monitoraggio e di messa in sicurezza. I tempi però stringono e si sta pensando di offrire temporaneamente per l’estate il centro al Comune trovando un accordo sulle responsabilità.

Infine, per quanto riguarda il restyling del Dall’Ara le parti sono in costante dialogo e il prossimo passo da fare o da esperire non è affatto impossibile. 

Fonte: Il Corriere di Bologna, articolo di Fernando Pellerano 

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