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Calcio

Road to Brazil 2014: gli Ellenici ai raggi X – 26 feb

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Gli imminenti Mondiali avranno un sapore del tutto particolare per la Grecia; a luglio, infatti, proprio mentre si disputeranno i quarti di finale della rassegna brasiliana, si terrà il decimo anniversario della vittoria della nazionale ellenica ad Euro 2004, arrivata al culmine di una cavalcata tenace e sorprendente che ha visto la compagine dell’allora CT Otto Rehhagel avere la meglio, nell’ordine, delle favorite Francia, Repubblica Ceca e, nella finalissima del 4 luglio, dei padroni di casa portoghesi, già precedentemente domati nella fase a gironi. La Grecia conquistò così, tra lo stupore generale, il primo ed unico titolo della sua storia calcistica, un’impresa paragonabile soltanto a quella della nazionale danese ad Euro ’92. Quegli eroi (difficile trovare un termine più appropriato parlando dei connazionali dell’omerico Achille e del leggendario Leonida) non avevano nomi troppo conosciuti e neppure doti tecniche straordinarie. Di quella squadra facevano parte l’esperto portiere Nikopolidis, famoso più per la sua somiglianza con George Clooney che per la sua inespugnabilità tra i pali, Traianos Dellas, stopper dai trascorsi non memorabili al Perugia e alla Roma, il duttile centrocampista Karagounis, ex meteora interista oggi al Fulham, Angelos Charisteas, bomber mai troppo prolifico ma per un mese in stato di grazia, e capitan Zagorakis, il quale, fresco di nomina come miglior calciatore dell’Europeo, si trasferì al Bologna senza tuttavia lasciare tracce.

L’exploit del 2004 portò alla ribalta una nazionale che non ha interrotto il proprio processo di crescita neppure al termine della fruttuosa gestione Rehhagel. Con l’eccezione di Germania 2006, la Grecia è riuscita sempre a centrare la qualificazione ai successivi tornei internazionali, acciuffando persino i quarti di finale due estati fa in Polonia e Ucraina, dove ad eliminare i biancoazzurri fu la fortissima Germania.

La Grecia avrà l’opportunità di solcare anche il prossimo palcoscenico mondiale. Agli ellenici, tuttavia, non è bastato un girone di qualificazione quasi perfetto (otto vittorie su dieci gare) per arrivare primi nel Gruppo G, vinto dalla Bosnia in virtù della migliore differenza reti. La squadra di Fernando Santos ha dunque dovuto imboccare la via secondaria dei play-off, incrociando, con esito positivo, la spada con la Romania.

Pensare di ripetere in Brasile il miracolo di Lisbona è pura utopia. Ben figurare, invece, è un obiettivo assolutamente alla portata di una nazionale trasformatasi, nel giro di un decennio, da brutto anatroccolo a solida realtà del calcio del Vecchio Continente. Una Grecia bruciata già al primo turno non è pronostico così scontato; Colombia, Costa d’Avorio e Giappone sono avvisati…

 

I PROTAGONISTI

 

Non era semplice trovare un degno erede di Antonis Nikopolidis. Le doti dell’ex estremo difensore di Panathinaikos e Olympiakos, pur non essendo di primissimo ordine, appaiono eccelse se paragonate al tasso tecnico di Orestis Karnezis, di Mikalis Sifakis e di Stefanos Kapino, i portieri attualmente nel giro della nazionale. Toccherà al primo difendere i pali della Grecia in Brasile; ha ventotto anni, ha disputato da titolare tutti gli incontri di qualificazione (play-off compresi) e non molti sanno che è di proprietà dell’Udinese, pur essendo da due stagioni in prestito al Granada, dove fa la riserva di Roberto.

 

Karnezis potrà contare sull’aiuto di quattro difensori tutt’altro che sprovveduti. Primo fra tutti Sokratis Papastathopoulos, il padrone incontrastato della retroguardia ellenica. L’ex centrale di Genoa e Milan è definitivamente esploso grazie all’esperienza in Bundesliga tra le file del Werder Brema. Le due stagioni positive con gli anseatici gli sono valse la prestigiosa chiamata dei vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund, che hanno individuato nel classe ’88 il sostituto ideale del brasiliano Felipe Santana, finito allo Schalke. Al suo fianco giostrerà Kostas Katsouranis del Paok Salonicco, trentaquattrenne monumento del calcio greco, già in campo 108 volte con la maglia della nazionale. I due terzini titolari nella difesa a quattro di Santos saranno il romanista Vasilis Torosidis (’85) e José Holebas (’84), quest’ultimo tirato a lucido nel sorprendente Olympiakos in versione europea di quest’anno. Una breve citazione la meritano anche Spyropoulos (35 presenze in nazionale e mezza stagione al Chievo), Kyriakos Papadopoulos, ex bambino prodigio di proprietà dello Schalke alle prese con i postumi di un grave infortunio al ginocchio, e Loukas Vyntra, esperto tuttofare in forza al Granada.

 

Se la difesa si presenta rocciosa, non è da meno il centrocampo a cui Fernando Santos si affiderà in Brasile. Perno, trascinatore e capitano, all’età di trentasei anni (trentasette a marzo) a Giorgios Karagounis saranno consegnate ancora una volta le redini della squadra. All’Inter dal 2003 al 2005, il tecnico centrocampista difende i colori della propria nazionale dal lontano ’99, ed i 131 gettoni collezionati sono la giusta ricompensa per il calciatore più volte utilizzato nella storia della nazionale ellenica. I fedeli paladini Tziolis (Kayserispor, ex Siena) e Maniatis (Olympiakos)  gli proteggeranno i fianchi, mentre Sotiris Ninis (Paok, in prestito dal Parma), Kostas Fortounis (giovane e talentuoso esterno offensivo del Kaiserslautern) ed il rossoblù Panagiotis Kone avranno il compito di alzare il livello tecnico della squadra, magari anche a match in corso.

 

Undici dei sedici gol realizzati dalla Grecia tra incontri di qualificazione e play-off portano la firma del trio d’attacco Salpingidis-Gekas-Mitroglu. Cominciamo da quest’ultimo. Kostas Mitroglu è il più giovane dei tre (ha 25 anni) e vanta molte meno presenze in nazionale (28) rispetto ai più esperti compagni di reparto, ma è reduce da una stagione e mezzo disputata ad altissimi livelli con la casacca dell’Olympiakos. I suoi colpi da centravanti di razza e i 25 gol in biancorosso hanno convinto il Fulham a scucire ben quindici milioni per assicurarsi le prestazioni del centravanti di Kavala, già finito sul taccuino di non pochi top club.

Con 24 centri realizzati, Theofanis Gekas è al terzo posto dei bomber greci più prolifici di sempre; la punta del Konyasper (ex, tra le altre, di Bayer ed Eintracht Francoforte) in Brasile potrebbe agguantare Charisteas, fermo al secondo posto con 25 gol. Infine Dimitris Salpingidis, trentaduenne del Paok, entrato di diritto nella storia nella nazionale ellenica nel 2010 per essere stato il primo greco a segnare in un Campionato del Mondo. Chiudono il cerchio Georgios Samaras, punta/ala sinistra al Celtic dal 2008 e dal 2006 elemento fisso della nazionale, e Lazaros Christodoulopoulos, al Bologna dal gennaio 2013 ed in campo sei volte (con un gol) nelle qualificazioni.

 

GRECIA

 

ROSA DEI CONVOCABILI

 

PORTIERI: Stefanos Kapino, Orestis Karnezis, Michalis Sifakis.

 

DIFENSORI: José Holebas, Kostas Katsouranis, Stelios Malezas, Konstantinos Manolas, Avraam Papadopoulos, Kyriakos Papadopoulos, Sokratis Papastathopoulos, Dimitrios Siovas, Nikolaos Spyropoulos, Vasilis Torosidis, Georgios Tsavellas, Loukas Vyntra.

 

CENTROCAMPISTI: Lazaros Christodoulopoulos, Ioannis Fetfatizidis, Kostas Fortounis, Giorgos Fotakis, Georgios Karagounis, Panagiotis Kone, Giannis Maniatis, Sotiris Ninis, Andreas Samaris, Panagiotis Tachtsidis, Alexandros Tziolis.

 

ATTACCANTI: Stefanos Athanasiadis, Theofanis Gekas, Kostas Mitroglu, Dimitrios Papadopoulos, Dimitris Salpingidis, Georgios Samaras.

 

COMMISSARIO TECNICO

Fernando Santos

 

STATISTICHE GIRONE DI QUALIFICAZIONE

 

Bosnia (25), Grecia (25), Slovacchia (13), Lituania (11), Lettonia (8), Liechtenstein (2)

 

Saldo: 8 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta

Gol fatti: 12

Gol subiti: 4

Play-off: Grecia-Romania 3-1; Romania-Grecia 1-1

Marcatori:  Mitroglu (5), Salpingidis (4), Gekas (2), Christodoulopoulos, Karagounis, Ninis, Spyropoulos (1).

 

GIRONE MONDIALE

 

Gruppo C: Colombia, Grecia, Costa d’Avorio, Giappone

 

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

 

Mondiali: 2 primi turni (1994, 2010)

Europei: 1 vittoria (2004), 1 quarto di finale (2012)

Confederations Cup: 1 primo turno (2005)

 

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