Calcio
WUNDERBAR – La Bundesliga di 1000cuori – 23 feb
La Bundesliga sta cominciando a ricordarmi quei giochi di carte che facevo da bambino, in cui lo scopo era “non prendere”. “A ciapa no”, se non sbaglio, si chiamavano, e direi ci fossero la versione della briscola e del tressette.
Ecco, anche in una giornata in cui, per motivi temporali, non posso commentare una probabile vittoria del Bayern, le altre mi sembra facciano a gara per perdere delle occasioni.
Lo Schalke venerdì sera aveva la possibilità di attaccarsi veramente a Leverkusen e Dortmund ed è stato fortunato (direi quasi molto fortunato) a portare a casa un misero punticino contro un Mainz in gran spolvero. Zero a zero, ma tutt’altro che zero emozioni, con il portiere dello Schalke che, adesso, magari comincia a far venire qualche altro dubbio per la stagione futura, visto che sembra, in quella porta, starci benissimo. Bel Mainz, dicevamo, che sotto sotto sogna pure l’Europa da una porta secondaria… e ritornare in Europa, dopo l’anno dei ragazzi terribili Holtby, Schürlle e Szalai sarebbe un’impresa non da poco per Tuchel, che è, probabilmente, ad oggi uno dei tecnici più sottovalutati della Bundesliga.
Dopo il pareggio dello Schalke, Dortmund e Leverkusen avevano la possibilità di staccarlo un po’ in classifica e mettere al sicuro la qualificazione in Champions diretta. Il Dortmund aveva, sulla carta, un avversario facile, quel HSV (esordio di Slomka in panca, e alcuni dei giubilati della prima parte di stagione buttati in campo dal primo minuto) che sembrava in crisi mistica. Che è successo? L’HSV sembrava il Dortmund dei tempi belli, e il Dortmund sembrava l’HSV di questa metà stagione. Weidenfeller, di solito una sicurezza, sembrava l’Adler titubante di questi tempi, e Adler sembrava una saracinesca. Segnalo il gol, da più di 40 metri, su punizione, dell’HSV, una cosa da cineteca (anche se con, forse, la complicità di Weidenfeller). Ah, come è finita? 4-2 per l’HSV e champagne per Mirko Slomka, che in una giornata trova tre punti, entusiasmo e scopre di poter fare affidamento su un gruppo di giocatori (tipo Jiranek) che erano caduti nel dimenticatoio. Reus, nervosissimo, parte dalla panca e, quando entra, non riesce a girare la partita, e anzi si fa ammonire in modo piuttosto stupido.
Dopo il pareggio dello Schalke e la disfatta del Dortmund, il Leverkusen avrebbe potuto fare un passo in avanti notevolissimo. Partita difficile, in casa del Wolfsburg, che viene da un periodo altalenante (sempre meglio del periodo buio del Leverkusen, a dire il vero), ma, sulla carta, possibile. Non so perché da un paio di settimane Donati non veda più il campo (infortunio forse? boh, scelta tecnica, direi per il momento), ma da quando manca lui (è un caso sicuramente) il Leverkusen non gira più. Bella vittoria del Wolfsburg, che si avvicina alla zona Champions. Se alla fine del girone di andata sembrava che i tre posti dietro al Bayern fossero già assegnati a Leverkusen, Dortmund e Gladbach, adesso si sono aggiunti Schalke e Wolfsburg.
E il Gladbach? Avrebbe dovuto, finalmente, vincere, partita dominata dall’inizio alla fine, ma non riesce a chiudere e si fa recuperare. Pareggio che porta a due i punti nel girone di ritorno, e, forse, addio ai sogni di Champions.
E in fondo alla classifica, detto dell’HSV vittorioso, direi che vada sottolineata la vittoria (difficile) di un Nürnberg che è partito a razzo nel ritorno, e che sembra poter continuare un ciclo positivo. Gran protagonista della vittoria sul Braunschweig è stato il portiere Schäfer, che para due rigori.
Buona Bundesliga a tutti!
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