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La Bottega dei Talenti – Matteo Gabbia

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Il calciomercato entrerà nel vivo solo tra qualche settimana, al termine del campionato, quando la maggior parte delle squadre di Serie A avranno terminato la loro stagione.
Per quanto riguarda il mercato del Bologna sembra ormai certo che i dirigenti rossoblù saranno particolarmente impegnati a rivedere la composizione e l’assortimento del reparto difensivo a disposizione di Mihajlovic.

Per questo motivo proseguono le voci attorno a diversi difensori centrali, l’ultimo profilo accostato al Bologna è quello di Matteo Gabbia. Difensore di proprietà del Milan, Gabbia è ricercato anche da diverse altre squadre tra Serie A e Serie B. Conosciamolo meglio.

Matteo Gabbia nasce a Busto Arsizio il 21 ottobre 1999. Tifoso rossonero fin da bambino, entra subito nel settore giovanile della squadra rossonera. Prosegue facendo tutta la trafila con la maglia del Diavolo.
Titolare in tutte le squadre giovanili del Milan, Gabbia si contraddistingue per talento e duttilità, avendo la possibilità di giostrare sia al centro della difesa, sia centrocampo. In primavera, durante la stagione 16/17 viene notato da Vincenzo Montella, che ne riconosce il talento e gli dà la possibilità di aggregarsi alla prima squadra sia in ritiro che durante i preliminari di Europa League nella stagione 17/18. In occasione del ritorno dei playoff della competizione europea minore, ultimo turno prima dell’ingresso nella fase a gironi, Montella lo fa esordire tra i professionisti a Skopje, contro lo Shkendija. Gabbia subentra al 28’ della ripresa al posto di Manuel Locatelli, sostituendo il giovane mediano anche nella posizione in mezzo al campo.

La difficile stagione del Milan, la presenza ingombrante di uomini arrivati nel mercato dell’estate 2017, tra cui Bonucci e Biglia e l’addio prematuro di Montella, tolgono a Gabbia la possibilità di trovare ulteriore spazio nella formazione rossonera.

Nell’estate 2018 la dirigenza rossonera decide che per Matteo è il momento di mettere minuti ed esperienza nelle gambe. La soluzione è la Lucchese in Serie C. In Toscana veste ancora il rossonero, colori sociali comuni alla squadra del capoluogo milanese e della compagine di Lucca. Con la maglia della Lucchese colleziona 29 presenze e una rete durante la stagione regolare, nella quale i toscani arrivano solo 19mi, più una nei play-out, a cui deve rinunciare per la maggior parte a causa della chiamata per il Mondiale Under 20.

Al rientro del prestito in Toscana, Gabbia va in ritiro col Milan di Giampaolo. Inizialmente considerato la quarta alternativa, viene scavalcato prima da Duarte arrivato tardi durante il mercato estivo, e a gennaio anche da Simon Kjaer. Nonostante la concorrenza, una serie di sfortunati infortuni dei compagni di reparto gli regalano un posto nella formazione rossonera anche in Serie A. Il 17 febbraio esordisce in A, subentrando a Kjaer al 44’ della sfida vinta col Torino, per poi prendersi due volte la maglia da titolare sia contro la Fiorentina, che contro il Genoa, prima dello stop del campionato. Nel mese di gennaio inoltre era subentrato allo stesso Kjaer per gli ultimi 8 minuti della sfida contro la SPAL in Coppa Italia, valida per il turno degli ottavi di finale.

Con la maglia azzurra, gioca praticamente in tutte le categorie. Dall’under15, all’under 21, colleziona 74 presenze totali con le rappresentative dell’Italia, segnando anche 11 reti. Durante le sue esperienze nelle giovanili della Nazionale, ha fatto parte delle delegazioni dell’Europeo Under19 del 2018, nel quale l’Italia si è arresa solo al Portogallo in Finale e Gabbia ha giocato titolare 2 delle 3 partite del mini-girone iniziale, e di quella del già citato Mondiale Under20 del 2019, nel quale Gabbia ha giocato tutti 7 match da titolare, perdendo solamente in semifinale con l’Ucraina e nella finale 3°/4° posto ai calci di rigore contro l’Ecuador.

189cm x 78 kg, Gabbia ha un fisico longilineo, asciutto e con una struttura muscolare molto equilibrata. Nonostante l’altezza possiede un’ottima coordinazione e buone capacità velocistiche sia sul lungo che sul corto.

Destro naturale, è in possesso di una buona tecnica individuale ed è molto abile in impostazione. Queste sue qualità gli hanno permesso nel corso degli anni di essere efficace in parecchie posizioni. Gabbia infatti ha giocato, oltre che come difensore centrale, ruolo nel quale si è guadagnato un posto nella rosa del Milan, anche come mediano davanti alla difesa, mezzala, e in diverse occasioni nel settore giovanile del Milan ed in Nazionale anche come trequartista.

Grazie a queste esperienze è diventato un abile regista difensivo. Pulito e preciso nei passaggi sul corto, abile nei passaggi a lunga gittata, Gabbia rappresenta il prototipo del difensore centrale moderno. È a proprio agio col pallone tra i piedi e per questo mostra una certa aggressività nel recupero e nell’anticipo, trasformando grazie alle sue abilità tecniche eleganti chiusure in rapide ripartenze.

Le sue capacità coordinative gli permettono anche di essere particolarmente abile nel gioco aereo, infatti è notevole la sua capacità di dominare all’interno dell’area di rigore sui palloni alti, ma anche di essere pericoloso in proiezione offensiva.

Matteo inoltre è spesso molto pulito nei contrasti, tanto da rischiare talvolta il fallo cercando di intervenire in tackle sul pallone. Questa sua caratteristica gli è costata più di qualche cartellino in carriera.
Tra i fondamentali nei quali Gabbia ha necessità di migliorare il proprio rendimento c’è sicuramente la marcatura sull’uomo. Infatti, non di rado Gabbia preferisce occupare gli spazi in zona difensiva piuttosto che stare attento ai movimenti dell’avversario di turno.

Per arrivare a Matteo Gabbia, comunque il Bologna avrà bisogno di un’offerta importante visto che su di lui c’è anche il Parma. I rossoblù, a differenza dei crociati, hanno interesse ad acquisire a titolo definitivo il calciatore e per questo la strada al momento parrebbe più difficile rispetto al prestito ipotizzato dal Parma.
Gabbia inoltre è al momento sotto contratto col Milan fino al 30 giugno 2024, e un suo probabile utilizzo in questa appendice di campionato, causa turnover e nuovo infortunio per Duarte, potrebbero chiudere le porte ad un suo addio, specie a titolo definitivo.

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