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Il Resto del Carlino – Mihajlovic: «Ho detto a Bigon: metto Juwara che segna»

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Mihajlovic ormai non si limita più al ruolo di allenatore, per hobby ha deciso di intraprendere la strada di veggente. E se ormai ha rimbalzato su tutti gli angoli dei social la battuta, in risposta al giornalista di Dazn che gli chiedeva se era vero che Sinisa avesse caricato i suoi nell’intervallo dicendogli che sarebbe bastato un gol per ribaltare la partita: «Si, ho detto così in spogliatoio, ma era una caz..ta per dare coraggio», alcuni potrebbero aver invece perso la predizione detta a Bigon tre minuti prima del gol di Juwara.

«Non siamo più una squadra che deve pensare a salvarsi, siamo una squadra da centro classifica ma l’obbiettivo vero è un’altro, è quello di arrivare già l’anno prossimo a giocarci un posto per l’Europa. Ora siamo a cinque punti dal Milan e fintanto che la matematica mi darà ragione, io ci voglio provare già quest’annno». Sinisa è un fiume in piena, e la grande partita di oggi ha aiutato l’allenatore serbo a sciogliere un po’ la lingua. «Dobbiamo crederci. Ho fatto vedere ai ragazzi il video di una partita dell’Atalanta, una squadra che non molla mai, e quello del nostro gol subito contro il Cagliari, dove il difensore avversario si faceva 60 metri palla al piede senza ricevere un contrasto. Bisogna avere coraggio poi nei fatti, non solo nella teoria».

Il coraggio ha bisogno però di una spinta per venire a galla, sopratutto quando in campo c’è una banda di giovani come quella del Bologna di ieri sera:  «Nei primi 20 minuti abbiamo fatto schifo. Ho visto lo sguardo dei ragazzi quando sono scesi in campo, si davano per spacciati. Poi si sono rifatti e sono contento per loro perché questa è una vittoria di carattere. E’ stato fondamentale tornare negli spogliatoi, al termine del primo tempo, con solo un gol di scarto: le certezze sono tornate quando non avevamo più nulla da perdere».

Una vittoria di carattere, gestita magistralmente da Sinisa, anche nei cambi, uno su tutti quello di Musa Juwara, 18 anni, dal Gambia come Barrow: «Dovevo far rifiatare 30 minuti Tomi e Orso, che non si sono mai fermati dalla ripresa del campionato. Avendo fuori i sostituti naturali, Mbaye e Skov Olsen, avevo pensato all’inizio di adattare sulla destra Svanberg ma vedendo l’andamento del match ho pensato a Juwara che in campo fa casino. A Bigon l’ho detto, guarda che fa gol, e così è stato. Juwara è un bravissimo ragazzo e se lo merita».

Sinisa il giorno prima senza mezze parole, come di consueto, aveva sottolineato come queste partite saranno fondamentali per capire chi farà parte del Bologna della prossima stagione, ed in larga parte ha trovato le risposte che cercava. Soprattutto dai suoi ventenni che, a partire dal primo millenials ad aver segnato nella storia rossoblù, hanno portato in campo quella freschezza e sfrontatezza che erano mancati a chi era partito da titolare, complice il caldo asfissiante e la forza degli avversari.

Su Soriano, che di certo non ha soggezione di nessuno e ieri lo ha dimostrato, il mister ci va piano: «Con lo stadio vuoto rimbomba tutto e gli arbitri vanno capiti. Ogni fallo sembra che muoia qualcuno. Roberto ha sbagliato, quello è vero, ma in una situazione normale l’arbitro non avrebbe mai sentito». 

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