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Il Resto del Carlino – Virtus e Fortitudo: la A può slittare di un mese

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Il 27 settembre, data in cui è prevista la ripartenza del campionato di Serie A di Basket, rischia di diventare un giorno qualunque e che la riapertura venga posticipata di almeno un mese. Il Governo sembra deciso a prorogare lo stato di emergenza, che, altrimenti, scadrebbe il 31 luglio. 

 

Ovviamente ci si aspetta un allargamento delle norme di sicurezza e che le restrizioni vengano allenatate, ma pare una vera e propria utopia pensare che tra poco più di due mesi arrivi il via libera per giocare a porte aperte, anche solo parziali. Di disputare partite senza tifosi non se ne parla: moltissimi club, tra cui Virtus e Fortitudo, sono contrari alle porte chiuse. Del resto, l’esperienza che sta facendo il calcio non sembra essere entusiasmante, senza i tifosi non è lo stesso spettacolo. 

È proprio la Lega Calcio però che ha intenzione di presentare al Comitato Tecnico e Scientifico un protocollo per la riapertura anche limitata degli stadi. La Lega Basket attende con ansia le risposte che saranno date dal Cts. 

Quello della pallacanestro però è un discorso a parte purtroppo: il calcio si gioca in enormi stadi all’aperto, non in palazzetti. Inoltre, il peso politico delle due discipline non è comparabile, tanto che alle innumerevoli domande poste dalla Lega non sono mai arrivate risposte vere e prorpie. Emblematica la questione del credito d’imposta sulle sponsorizzazioni, una misura che chiedeva il mondo della palla a spicchi per sopravvivere. Dopo aperture e chiusure, ecco che ora sembra riapersi uno spiraglio, ma niente oltre agli impegni verbali. 

In pochi sono quelli che pensano che si potrà ripartire con i tifosi a fine settembre e visto il danno economico legato alle porte chiuse non avrebbe senso percorre questa strada. Cremona si è già arresa: non avendo sufficienti risorse economiche per affrontare una stagione dignitosa in Serie A, come a parte Torino nessun club di Serie A2 ha avuto la sufficiente forza economica per accettare l’invito di una promozione d’ufficio. Qualcosa si è sbloccato per le competizioni europee, in quanto sono stati ridotti i paesi non Schengen per i quali è necessaria la quarantena. Per esempio per chi arriva dalla Russia ora è sufficiente presentare un certificato di un tampone negativo svolto nei tre giorni precedenti per non dovere stare in isolamento.

Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Massimo Selleri 

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