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Bologna FC – Conferenza stampa pre Atalanta-Bologna. Mihajlovic: «Nessuna frattura con la società, ma una visione di crescita comune. Pretendo di più da chiunque indossi la maglia del Bologna, soprattutto per i nostri tifosi»

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Questo pomeriggio, tramite una video intervista diffusa sui canali ufficiali della società felsinea, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha presentato la trasferta di domani contro l’Atalanta, match in programma alle 19:30 e valido per la 35esima giornata di Serie A. Di seguito le parole del tecnico serbo:

«Ho letto alcuni giornali e vorrei fare chiarezza. Non c’è alcuna divisione tra me e la società sui piani per la prossima stagione. Io conosco i programmi di crescita del Bologna e li accetto. Sappiamo che in Serie A ci sono sette squadre superiori a tutte le altre più alcuni club che oggi abbiamo alle spalle che vogliono tornare a lottare per l’Europa come Fiorentina e Torino. Il nostro obiettivo è quello di migliorare ogni anno e cercare di colmare questa lacuna e ciò non significa che dobbiamo arrivare per forza in Europa o pensare di essere all’altezza di Milan, Napoli o Roma. Vogliamo rendere la squadra più competitiva intervenendo nei ruoli dove siamo più carenti o scoperti, con la società siamo d’accordo su questo. Molto dipenderà da noi ma anche dagli altri. Se faremo le cose per bene, anno dopo anno, anche l’Europa potrà diventare un obiettivo reale e non sporadico ma serve tempo. Ripeto, non c’è nessuna frattura sui programmi con la società, ma una visione di crescita comune.»

Analisi del match contro il Milan.

«Mi ha fatto imbestialire perdere in quel modo contro il Milan, abbiamo fatto un turnover necessario visto che giochiamo ogni tre giorni ma questo non basta per accettare una sconfitta così netta. Pretendo di più da chiunque indossi la maglia del Bologna, soprattutto per i nostri tifosi. Abbiamo la fortuna di avere una tifoseria equilibrata, sportiva, appassionante che ci applaude quando vinciamo e non ci contesta quando subiamo sconfitte umilianti come la scorsa volta. Non bisogna cullarsi sugli allori e accettare una sconfitta come se niente fosse. Bisogna giocare le prossime partite con rabbia, come se avessimo ricevuto i fischi che avremmo meritato. Spero non debbano servire le contestazioni per svegliarci. Come diceva Boskov ‘Si può sempre vincere, perdere o pareggiare ma bisogna sempre vedere come si vince, come si perde e come si pareggia’.»

L’Atalanta è la miglior squadra d’Italia?

«Anche lo scorso anno lo era. È una squadra che ti fa giocare male, una squadra fisica, di corsa, che ha molto talento e giocatori importanti. Insieme alla Juve è la squadra più forte, anzi forse gioca meglio della Juve.»

Alle volte certe sconfitte sono utili ai fini della consapevolezza?

«Se riesci a tirare fuori da queste cose negative qualcosa di positivo che ti fa crescere e rinforzare allora è importante.»

Ci sarà qualche cambio di formazione domani?

«Sicuramente, giocando ogni tre giorni bisogna sempre cambiare. Sabato contro il Milan abbiamo evitato di far giocare calciatori a rischio infortunio, chi sta a rischio va in panchina.»

Corbo può essere una soluzione per impostare meglio il gioco dal basso?

«Si, può essere una soluzione. Anche Denswil e Tomiyasu hanno piedi buoni per poter impostare. Il nostro problema non è tanto impostare quanto difendere. Se si è difensori bisogna fare prima il difensore tutto il resto è un di più.»

Skov Olsen sembra troppo timido mentre Orsolini ha troppa foga, come si risolve?

«Facile, uno lo devi tranquillizzare, uno lo devi svegliare. Stiamo lavorando su quello.»

 

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