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Storie Olimpiche – Berlino 1916, l’Olimpiade fantasma

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I Giochi Olimpici del 1912 erano stati finalmente un vero e proprio successo. Finora senz’altro la miglior versione della manifestazione sportiva di origine greca. Il Barone De Coubertin e il suo movimento olimpico acquisirono maggior forza dall’edizione di Stoccolma. L’assegnazione successiva avvenne proprio nel 1912, così per ringraziare dell’appoggio ottenuto dalla Germania, le Olimpiadi del 1916 vennero assegnate alla Germania, nella fattispecie a Berlino.

L’Impero Tedesco, che aveva dato grande impulso al suo movimento sportivo e aveva proposto Berlino più volte come sede, ottenne finalmente quella manifestazione. I preparativi furono magnifici. Luoghi, sedi di gara, impianti tutto fu costruito velocemente e con grande dovizia. Nonostante nel 1914, l’organizzazione dei Giochi cominciò a vacillare a causa dell’uccisione, a Sarajevo, dell’Arciduca Ferdinando, erede dell’Impero Austro-Ungarico, della sua consorte Sofia e il conseguente scoppio del primo conflitto mondiale, il Comitato Olimpico guidato dal Barone De Coubertin insistette per portare avanti l’organizzazione della sesta edizione dei Giochi.

L’organizzazione andò avanti, si pensava infatti che la Guerra sarebbe durata poco. Invece, il conflitto si intensificò coinvolgendo anche l’Impero Tedesco. La convinzione era comunque quella che in qualche maniera si sarebbe giunti a disputare i Giochi. Invece, diversamente dagli Antichi Greci, l’umanità non valutò nemmeno per un minuto “tregua olimpica”, impegnata com’era ad autoflagellarsi a colpi di baionette e cannonate.

I Giochi non si disputarono mai, tuttavia per volere dello stesso De Coubertin nel computo totale l’edizione di Berlino 1916 si conta comunque VI edizione. Quel 1916 si ricorda come la prima volta in cui l’Olimpiade si fermava, capiterà altre due volte, fino al rinvio del nostro Tokyo2020. Non esiste comunque nessun documento ufficiale che attesti alcun annullamento di quell’edizione, semplicemente non si gareggiò, una scelta dura e malinconica, che voleva sottolineare quanto pesò allo sport il non poter radunarsi per celebrare nuovamente quella magnifica manifestazione sportiva. Ed è anche per questo che Berlino 1916, a differenza delle altre edizioni che non si terranno, può essere definita l’Olimpiade fantasma.

Le conseguenze di quell’edizione mai disputata furono importanti: la Germania tornò infatti ai Giochi Olimpici 12 anni più tardi, a causa del suo coinvolgimento attivo nel conflitto, i Giochi impiegarono 20 anni per tornare in quel di Berlino, tornando nella capitale tedesca in un’occasione che si potrebbe definire anche più imbarazzante di quanto non lo sia stata la mancata edizione del 1916, le Olimpiadi successive finirono ad Anversa, a parziale risarcimento del danno subito dall’Impero Tedesco che aggredì immediatamente il Belgio proprio allo scoppio del conflitto.
De Coubertin comunque trasse il buono dall’Olimpiade tedeca. L’idea di svolgere gli sport invernali in un’altra sede, nella zona della Foresta Nera, fu infatti d’ispirazione per la prima edizione dei giochi invernali a Chamonix nel 1924.

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