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Formula 1 – Gp del Belgio: Wakanda Forever, la vittoria va Hamilton, Leclerc illude il popolo ferrarista ma quanta grinta!

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Qualcosa ci sta sfuggendo in questo weekend. Nonostante questa sia la stessa vettura di due settimane fa, come lo sono le altre,  c’è qualcosa che non ha funzionato. Per noi è importante capire, ci dispiace per i tifosi”. Così Mattia Binotto ieri, dopo le deludenti qualifiche a Spa per il Gp del Belgio di oggi. Non è la prima crisi nella storia della Rossa, non è la prima crisi a margine di un periodo tuttosommato convincente (anche se nello specifico caso poco vincente). Binotto però su una cosa ha ragione: “è importante capire”. E’ importante evitare di buttare via l’esperienza di questo incubo, perché è dai momenti bui come questo che si possono trovare le forze e la rabbia giusta per poter rinascere.

La gara. Al pronti via la Ferrari prova subito a differenziare le strategie: gomma gialla per Vettel, rossa per Leclerc; Gasly è l’unico a montare delle dure di tutto il lotto, mentre Sainz è costretto ad un ritiro inaspettato per un problema alla propria monoposto. I semafori si spengono, Verstappen prova ad impensierire Bottas nelle prime curve, ma il finlandese resiste mentre il pilota RedBull deve fare attenzione all’errembante Ricciardo. Dietro Leclerc da spettacolo, il pilota monegasco ci crede ed il popolo Ferrari con lui: recupera 3 posizioni + 1 (quella di Sainz ritirato) nel primo giro, è nono. Perez è a pochi decimi, Leclerc decide che può provarci dove l’asfalto è stretta quasi da far passare una macchina, alla chicane di curva 19: Leclerc va sull’esterno di Perez in entrata della prima curva ritardando di molto la frenata, sul cambio di direzione il monegasco si trova all’interno ed ormai è già davanti alla Mclaren che altro non può se non lasciare passare la Ferrari. 

Sul più bello. Stroll e Albon distano pochi secondi da Leclerc, il monegasco può pensare alla sesta posizione, ma improvvisamente la macchina comincia a perdere di prestazioni: “sto facendo fatica sul dritto” la comunicazione del pilota agli ingegneri. Il problema viene risolto, parzialmente, al nono giro ma Leclerc è già oltre la decima posizione e l’entusiasmo non è lo stesso dell’inizio; i tempi si adagiano nell’ordine degli avversari intorno a lui, tra cui il compagno Vettel. 

La gara procede senza grosse emozioni per le Ferrari, al 25° giro Leclerc viene richiamato nuovamente in pit, nel motore della sua monoposto viene iniettata aria nel sistema pneumatico, e vengono montate delle gomme medie. Il ferrarista concede un paio di giri al limite dell’incredibile, nell’ordine dei 4 secondi più veloce rispetto a quanto girava prima andando a prendersi il momentaneo giro veloce di gara, salvo poi tornare gradualmente ad un ritmo leggermente più pimpante di quanto visto prima.

Wakanda Forever. Hamilton conclude davanti a tutti, dedica la vittoria a Chadwick Boseman scomparso prematuramente pochi giorni fa, e si porta a sole due lunghezze dal record di vittorie di Michael Schumacher. Dietro il britannico, Bottas, quindi Verstappen e le due Renault di Ricciardo e Ocon: grande prestazione per la scuderia francese. Ottavo posto per Gasly che forse poteva puntare anche a qualcosa di più non fosse stato per la SafetyCar nei primi giri che ha portato le altre scuderie ad emulare la felice trovata dell’AlphaTauri di montare le gomme hard. Tredicesima e quattordicesima le Ferrari di Vettel e Leclerc.

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