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VIRTUS – Consultivest Pesaro vs Obiettivo Lavoro Virtus 68 a 63 – 25 ott

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La rimonta finale tutta grinta e orgoglio non basta. La Virtus cade a Pesaro per 68-63. (Parziali: 23-7; 31-29; 52-39) 

CONSULTINVEST  PU: Shelton 5, Christon 21, Mc Kissic 15, Ceron 8, Lacey 15, Candussi, Solazzi n.e., Gazzotti 4, Rosa n.e., Walker, Basile, Serpilli n.e. All.

OBIETTIVO LAVORO BO: Odom 11, Vitali 12, Gaddy 14, Ray 9, Williams, Fontecchio 7, Pittman n.e., Paiola n.e., Oxilia n.e., Fabiani n.e., Cuccarolo, Mazzola 10. All. Valli.

 

Terza sconfitta in fila per le V nere che, orfane di Pittman (infortunatosi al piede in allenamento), sono costrette ad arrendersi ai padroni di casa. Pesaro vince meritatamente avendo sempre condotto la gara, evitando di perdere la propria lucidità nei momenti in cui la Virtus pareva aver trovato la chiave per svoltare il match in proprio favore. Qualche sprazzo di buon gioco e la solita energia data da una difesa a tratti granitica non bastano alla truppa di Valli. Ne esce una prestazione decisamente insufficiente, figlia dell’ormai cronica, e più preoccupante, percentuale al tiro che ancora una volta impedisce ai bianconeri di superare quota 70. Urge ritrovare quella chimica di squadra emersa solo, e non con continuità, nella vittoriosa gara inaugurale della stagione, nella speranza di risollevare l’animo dell’intero collettivo ma soprattutto quello della classifica.

La Virtus parte decisamente contratta, nonostante il rientro di capitan Ray nello starting-five messo in campo da coach Valli. Gli attacchi confusionari e mal orchestrati fruttano un misero bottino di soli 7 punti in tutta la prima frazione. Anche la difesa ne risente pesantemente, offrendo spesso il fianco ai rapidi contropiedi avversari sull’asse Christon-McKissic. Al 10’ Pesaro vola sul 23-7. La verve difensiva di Vitali rinvigorisce gli ospiti, bravi a punire i padroni di casa con Odom e Mazzola. Pesaro è costretta al timeout, ma la spinta bolognese non si ferma. L’emblema della ritrovata serenità tra le fila bianconere è il buzzer beater di Mazzola, bravo a credere nel rimbalzo offensivo, tramutandolo in una giocata da 3 punti (con fallo subito e libero segnato) che porta le squadre all’intervallo in sostanziale equilibrio: 31-29. Al rientro in campo, il nastro viene riavvolto e il film della gara riparte esattamente come era cominciato. Virtus che spara a salve per ben 6’, trovando punti solo dalla lunetta col proprio capitano. Pesaro non sta a guardare, e col tandem tricolore Ceron-Gazzotti ritorna prepotentemente a condurre le danze sul +19. Valli si gioca anche la carta della zona, ma la luce rimane spenta sino al piccolo break condotto da Odom e Gaddy sul finire di terza frazione che riaccende qualche speranza. Christon, migliore per distacco ed MVP del match, rimanda Bologna a distanza di sicurezza, prima che la stessa riesca a ridurre lo svantaggio sotto la doppia cifra, grazie ai liberi di Vitali a seguito di un antisportivo. I bianconeri perdono fiducia quando si vedono privati di Mazzola, costretto ad uscire per falli. La retroguardia virtussina incassa poi la tripla di Ceron che ricaccia la Valli band sul -16 a 3’ dalla fine. Ancora una volta Ray si carica i compagni sulle spalle, guidando una rimonta che pareva impensabile. Due bombe in fila (la seconda esplosa dall’ottimo Vitali, e la ritrovata intensità difensiva con conseguenti recuperi, portano Bologna a soli quattro punti dalla parità. Gaddy si mangia un canestro da pochi passi e i marchigiani ne approfittano sul ribaltamento di fronte, chiudendo il match dalla lunetta. Finisce 68-63.

La grinta e la voglia di non mollare mai non sono messe in discussione per questa squadra, brava ancora una volta a trovare le energie giuste per risollevarsi. I numeri, però, non mentono: 32% da 2, 22% da 3. Quando si hanno queste percentuali, oltre alle ben 19 palle perse, diventa difficile fare il risultato. Serve una decisa iniezione di fiducia per ripartire col piede giusto già tra una settimana, quando tra le mura amiche arriverà Caserta. 

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