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Il Corriere di Bologna – Obiettivo subire meno gol, soluzione? Un mediano fisico alla Obiang

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Dopo aver realizzato il record storico in negativo di gare consecutive incassando gol (33) nella passata stagione, il Bologna si pone l’obiettivo “meno gol” per la stagione che inizierà lunedì a San Siro, dove tra l’altro è reduce da una pesante sconfitta per 5-1 contro i rossoneri. 

Esaminando le statistiche delle squadre allenate da Sinisa Mihajlovic salta subito all’occhio che nelle quattro stagioni gestite completamente dal tecnico serbo il pacchetto arretrato ha avuto un andamento praticamente opposto. 

La Fiorentina 2010/2011, che arrivo nona in classifica, chiuse con soli 44 gol al passivo e meglio ancora fece la Samp 2014/2015, che arrivò settima conquistando un posto in Europa, con appena 42 gol subiti. Numeri completamente diversi invece per la stagione con il Toro 2016/2017 che incassò 66 gol, segnandone comunque 71 e finendo la stagione al nono posto, e per la scorsa stagione rossoblù dove il club ha raccolto la palla dalla rete ben 65 volte. 

Questi numeri associati alle diverse formazioni utilizzate nelle stagioni in questione renderanno più chiaro il perché di questo andamento delle squadre di Sinisa. Con il Bologna e con il Toro, il tecnico serbo si affidava a un 4-2-3-1 con una grande spinta offensiva (Iago Falque – Llajic e Boye dietro Belotti), con un centrocampo composto da mediani più da gioco che interditori (Benassi, Acquah e Baseelli) e una difesa non particolarmente impenetrabile davanti a un portiere (Hart) non impossibile da battere. Per quanto riguarda le altre due esperienze notiamo subito delle enormi differenze. Con i viola Sinisa faceva ruotare vari giocatori offensivi, equilibrando la squadra con due mediani come Behrami o Donadel accompagnati sempre da Montolivo. Altrettanto interessante è stato il 4-2-3-1 adottato con la Samp: il reparto difensivo poteva vantare giocatori importanti (Viviano in porta con la coppia centrale Silvestre-Romagnoli, De Silvestri e Regini ai lati), con Soriano sulla trequarti alle spalle della punta, a centrocampo cerano giocatori solidi come Palombo e Obiang, con Duncan pronto a trasformare il centrocampo a tre. 

Le squadre di Sinisa hanno subito molti meno gol quando scendevano in campo con un centrocampo solido e improntato a dare equilibrio. Se Medel, che sta recuperando molto velocemente dall’infortunio (ieri è già tornato in campo per della corsetta), dovesse definitivamente approdare in difesa, destinazione centrale, questa seconda parte di mercato rossoblù potrebbe essere ottima per puntare a un mediano fisico a protezione della difesa. 

Fonte: Il Corriere di Bologna, articolo di Alessandro Mossini 

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