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Calcio

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Bollino Rosso. In una domenica orfana del calcio giocato anche Grandi Pensieri sposta il baricentro della propria tastiera sul vero argomento “cult” della settimana. Nessun rettangolo verde di gioco, la figura geometrica predominante è il triangolo, molto simile a quello che cantava Renato Zero avvolto da un boa di piume. Maxi Lopez, Mauro Icardi e Wanda Nara sono i protagonisti dell’ultimo amore adulterino a sfondo calcistico. Mass media, social network, chiacchiere da bar o da parrucchiera, il gossip e lo sport da sempre rappresentano un gradito binomio nazional popolare. Il vizietto del pettegolezzo alimenta l’italica quotidianità in ogni ambito con una certa predilezione per il contesto lavorativo, teatro di pericolose liaison d’amore o scappatelle di sorta. Un sottile chiacchiericcio che si trasforma in voluminoso eco di risonanza nel caso in cui i protagonisti appartengono ad una sfera di dominio pubblico. Carlo Petrini nel suo capolavoro autoriale “Nel fango del dio Pallone” (lettura che consiglio vivamente a chiunque) dedica un intero capitolo alle avventure sessuali intrattenute durante la propria carriera professionistica nel calcio. L’ex giocatore del Bologna, passato a miglior vita, racconta nitidamente le relazioni focose maturate con mogli o fidanzate di suoi, ignari, compagni di squadra. Ecco perchè l’attualissima telenovela “MaxiNaraIcardi” non rappresenta che l’ultimo capitolo cronologico di una interminabile enciclica. Alcune storie sono avvolte dalla leggenda. Lo sbarco dei tre olandesi (soprattutto i colored) nella Milano rossonera a fine degli anni ’80 creò un autentico sconquasso nella vita coniugale degli altri calciatori alimentando cori da stadio evergreen. Nel 1993 Gigi Lentini è coinvolto in un grave incidente automobilistico ed al suo capezzale si presenta in tempi record Rita Schillaci, ex del Totò eroe di Italia ’90. Negli anni sessanta fece scalpore l’Altafini rubamoglie all’amico di spogliatoio Paolo Barison ed in tempi più recenti John Terry stabilisce un portentoso bicolpo. La storia d’amore con Vanessa Perroncel, moglie del compagno e suo migliore amico Wayne Bridge, paralizza i bacchettoni d’oltre Manica. Anche la ultracentenaria storia del Bologna Calcio annovera, ovviamente, scappatelle fedifraghe capaci di turbare la quiete di uno spogliatoio o rovinare sincere amicizie. Scazzottate, improvvise cessioni, giocatori inspiegabilmente fuori rosa, infortunati lungodegenti, spesso solo l’abilità delle società riesce ad arginare lo scandalo a corte. Che puntualmente esce, magari soltanto tra i tavolini del Caffè Zanarini. Qualcosa capitò anche a Ravenna nell’anno dell’ultima dipartita dalla serie cadetta. Dispiace perchè in ogni triangolo che si rispetti c’è sempre e comunque un lato debole, ferito. Fa parte del gioco della vita, l’occasione fa l’uomo ladro, la carne è debole e a volte un’avventura extra coniugale altro non è che la massima espressione di una problematica conclamata da tempo. Proprio su questo punto mi soffermo nell’analisi del contenzioso Maxi Lopez-Icardi perchè un gigantesco interrogativo attanaglia la mia esistenza. La delicata signora Wanda Nara, Pamela Anderson sudamericana per capirci, regala un piccante e riservato retroscena alla ghigliottina mediatica confidando le tempistiche dell’ultimo rapporto intimo consumato con la punta etnea. Tre mesi addietro. Ecco, qui termina il mio senno. Maxi chapeau davvero. Devono essere stati tre mesi durissimi per tutti, io non sarei adatto. Buona domenica senza calcio.

Mattia Grandi   

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