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Corriere di Bologna – Bologna FC, la difesa traballa: è il 4-2-3-1 il problema?

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È finito sul banco degli imputati anche Sinisa Mihajlovic e il suo 4-2-3-1, a causa della 37ma partita di consecutiva in cui il Bologna subisce un gol. Un dato impressionante, costante e che a volte pare ormai inevitabile.

Come riporta stamane Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna, non è bastato al tecnico serbo avere uno dei migliori dati sulle expected goals della sua fase offensiva (6,51 in questo inizio di Serie A), dietro il Bologna traballa e concede più di tutti o quasi, oltre 8 expected goals, peggio dei rossoblù emiliani solo Cagliari e Benevento in questo avvio di torneo. Non bastano dunque nemmeno gli oltre 50 tiri scagliati verso la porta avversaria, alla fine gli errori difensivi della squadra stanno ricadendo sul tecnico.

Ciononostante, analizzando anche i 4 pesantissimi gol, subiti domenica dal Bologna contro il Sassuolo in rimonta, hanno comunque evidenti responsabilità dei singoli e non di uno scriteriato assalto alla porta avversaria, che lascia sguarnita la difesa rossoblù.
La prima rete nasce infatti col Bologna schieratissimo, 11 uomini dietro la linea del pallone, che tuttavia lasciano avanzare indisturbato il centrale neroverde Chiriches per 30 metri. A quel punto è Tomiyasu a incaricarsi dell’uscita per contrastarlo, Hickey copre il giapponese stringendo, lascia libero però Berardi, sul quale intanto è in ritardo Barrow e arriva il gol del momentaneo pareggio.
Il 3-2 arriva con De Silvestri a bordocampo, tuttavia nella zona in cui Caputo riceve, dopo il suggerimento in profondità di Locatelli, ci sono 7 uomini del Bologna in quella zona. Il centravanti controlla con Danilo a controllarlo, è un 4 contro 3 in favore del Bologna, tuttavia Tomiyasu dorme sul taglio di Djuricic e il serbo riapre i giochi.
Il 3 a 3 arriva invece su palla inattiva, con un 11 giocatori rossoblù in area contro soli 5 neroverdi.
L’azione del gol del sorpasso parte dalla mediana: Santander è solo, Lopez elude il pressing di Dominguez, scarica per Locatelli che serve di prima Berardi, palla larga per Kyriakopoulos mentre Mbaye stretto assorbe l’inserimento di Djuricic, il greco crossa e arriva il patatrac.

Quello di domenica è un film già visto. Il Bologna sprofonda a causa delle sue amnesie dei singoli, come accaduto col Milan a San Siro, col Benevento, persino col Parma l’unico gol subito della serata nasce da un errore di Skorupski. Una lista interminabile che si aggiorna di partita in partita da 37 partite fa. Un trend che è diventato tradizione, a cui sarà compito di Miha dare un taglio, cominciando dal recupero di De Silvestri per andare a Roma e ridurre al minimo gli errori, piuttosto che ripensare il sistema tattico.

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