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Carspillar – Lamborghini festeggia l’anniversario di Urraco, un’auto fortemente innovativa

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Con Carspillar oggi parleremo di Lamborghini Urraco, modello che in questo mese festeggerà il 50º anniversario.

Presentato a fine ottobre 1970 a Torino, il veicolo testimonia l’alto grado di innovazione che da sempre caratterizza le sportive di Sant’Agata. Infatti, alcune delle moderne vetture della Casa hanno nel tempo preso ispirazione da questo esemplare.

A dar vita al progetto fu l’ingegner Stanzani che, affiancato dai disegni di Marcello Gandini (Bertone), creò qualcosa di inedito: una berlinetta 2+2 equipaggiata con un propulsore trasversale posizionato centralmente.

Tecniche applicate. Urraco P250 esordiva con un V8 da 2.462 cc erogante la potenza di 220 CV. I cambiamenti introdotti – oltre alla distribuzione ad albero singolo per bancata – riguardavano il numero di cilindri, sceso da 12 a 8. Inoltre, le camere di scoppio vennero poste nella parte superiore del pistone e non nella testa (camere Heron).
L’insieme di queste soluzioni tecniche è sfociato nella possibilità di ottenere una maggiore compressione senza influire sui costi di produzione; la velocità massima è di 245 km/h
Ulteriori novità sono i quattro carburatori a doppio corpo Weber da 40 IDF1 e l’assenza del piantone dello sterzo, fattore che influenza positivamente la sicurezza in caso di incidente.
Le sospensioni sono indipendenti e dotate di un sistema a puntoni MacPherson, per la prima volta montato anche posteriormente su un’auto di serie.

La nascita di Urraco fu conseguenza di un desiderio dell’imprenditore Ferruccio Lamborghini: ampliare la produttività e realizzare più esemplari accessibili ad una clientela limitata. Per questo, anche la linea produttiva subì notevoli cambiamenti, i quali – a differenza degli altri modelli – erano rappresentati da una minor artigianalità dei metodi di lavorazione.

Altre motorizzazioni. Al Salone dell’Automobile di Torino del ‘74 venne proposta una versione a cilindrata ridotta, interamente rivolta al mercato italiano: la P200 da 1.994 cc e 182 CV. Nel 1974 esordì P300, equipaggiata con un 2.996 cc da 265 CV.

Fonte: lamborghini.com 

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