Calcio
Il punto sul campionato -03 Set-
Il punto sul Campionato. 2° Giornata
Tutti gli esperti dicono che questo è un campionato a due velocità, e dopo i risultati della seconda giornata è difficile dar loro torto: vincono tutte le favorite per lo scudetto, e lo fanno con punteggi netti che non lasciano spazio a dubbi di alcun genere.
Comincia sabato pomeriggio il Napoli, che schianta 4 a 2 un Chievo migliore di quel che si possa pensare grazie ad un confermato Callejon e ad un sempre più spaventoso Hamsik, già a quota 4 reti. Lo slovacco fa impressione ed è, insieme a Vidal, probabilmente il miglior calciatore della Serie A al momento, sempre più leader di una squadra che lascia qualche perplessità in difesa ma che in attacco sa essere magica e che, oltretutto, da l’idea di poter fare ancora migliorie. La Juventus risponde in serata, in una replica se possibile ancora più impressionante di quanto si era visto in Supercoppa: e ok che questa Lazio sembra ancora in pieno rodaggio e con una mediocrità tecnica in difesa da far venire i brividi, ma questo toglie poco ad una Juve stellare: Pogba è sempre più un campioncino, Vidal è semplicemente totale, Tevez si conferma capace di cantare (terzo gol in tre gare ufficiali) e di portare la croce. Sarà anche vero (ma non lo è) che il mercato ha indebolito i bianconeri, ma resta difficile immaginare una squadra che possa tener loro testa fino alla fine o anche solo nell’immediato.
Alla ripresa del torneo ci proverà la sorprendente Inter di Mazzarri, che sconfigge in trasferta un Catania confuso e che fatica a ripetere ogni anno gli acquisti geniali a cui ci ha abituato: non ci sono certo gli estremi, per gli etnei, per temere una retrocessione, tuttavia la squadra appare certo più debole delle ultime, e a Maran servirà del tempo. Questo non toglie che il lavoro di Mazzarri è impressionante, capace di rivitalizzare giocatori quasi perduti come Jonathan e Nagatomo e di puntare sull’orgoglio e la voglia di rivincita di un gruppo deluso. Forse non devono sognare troppo, ma di certo gli interisti saranno contenti di rivedere sul campo una squadra che gioca e aggredisce i rivali senza paura, pure se in attacco sembra brillare il solo Palacio.
Che Inter, dunque…e che Fiorentina! Un 5 a 2 autoritario che conferma quanto di buono si era visto la scorsa stagione: lo ripeto, per me Gomez-Rossi valgono quanto e pi・ di Jovetic-Ljaic, e anche se la difesa è rivedibile e manca un vice-Pizarro, la squadra c’・ ed ha il grande merito, soprattutto, di aver restituito al calcio quell’enorme talento che ・ Giuseppe Rossi. Certo, il Genoa sembra già in crisi, ed è difficile stabilire di chi sia maggiormente la colpa: Liverani è senza esperienza e appare poco carismatico, ma Preziosi ci ha messo molto del suo smontando ogni anno di più la squadra riempiendola di giocatori inutili o poco funzionali. La cessione di Frey ed il ritiro di Marco Rossi sono stati colpi non da poco, e se negli ultimi anni la salvezza era arrivata soffrendo quest’anno potrebbe persino non arrivare…
Lo avevo scritto e lo ripeto: questa Roma ha enorme qualità, ma nelle ultime due stagioni aveva le idee poco chiare. Chi scrive è uno Zemaniano convinto, ma è certo che ne il boemo ne Luis Enrique prima di lui sapevano mettere certi giocatori nelle condizioni di rendere per quel che valgono: la riprova è che Garcia pare aver recuperato De Rossi (ottima notizia anche in ottica Mondiale) e sembra aver chiesto alla sua squadra pochi concetti ma semplici: Totti faccia il Totti, ed il resto verrà da se. Così, anche se Strootman e Gervinho ancora non fanno vedere il meglio, viene fuori il talento di Pjanic (che gol!) e di Ljaic, un giocatore che forse non è Lamela ma ha tutto il potenziale per diventare un giocatore di quel livello lì. Anche in questo caso parlare di Scudetto, soprattutto dopo essersela vista con due neo-promosse, potrebbe essere troppo azzardato, ma i presupposti per un campionato di vertice e per l’inizio, finalmente, di un progetto ci sono tutte, pur se non sono arrivati cambi convincenti per la difesa e per l’attacco.
Che poi ok che è una neo-promossa, ma il Verona aveva battuto il Milan: e va bene che i rossoneri erano in una giornata no, ma la qualità c’è e si è ben vista nella seconda giornata dove, galvanizzati dal preliminare di Champions superato a pieni voti, hanno superato in scioltezza un Cagliari mai in partita.
Allegri pare aver trovato un nuovo equilibrio soprattutto a centrocampo, dove finalmente si vede il peso specifico (assente nella scorsa stagione) di De Jong e un Montolivo maturato tardi ma finalmente giocatore completo. Balotelli è Balotelli, probabilmente il miglior attaccante di questo campionato quando è in giornata, e con Kakà le cose non potranno che migliorare: il brasiliano non è ancora un ferrovecchio, per me, ed il fatto di non trovare spazio in una squadra avida di vittorie e campioni come il Real Madrid non significa essere diventato improvvisamente un brocco: non avrà più lo scatto di un tempo, ma si parla comunque di due piedi fantastici che qualcosa aggiungeranno ad una squadra che la scorsa stagione è comunque arrivata terza senza di lui.
E senza De Jong infortunato. E senza Matri, ottimo attaccante che completa un attacco che, con Niang acerbo e Pazzini infortunato, pareva appunto incompleto.
Dispiace solo per El Sharaawy, che però è giovane e gode della stima del mister: le occasioni, per tornare quello che impressionava tutta Italia con le sue corse ed i suoi gol, ci saranno in questa lunga stagione dove i rossoneri dovranno anche onorare la Champions League, torneo al quale come è noto la dirigenza tiene moltissimo.
Il resto della giornata è stato anch’esso molto interessante: il Livorno ha vinto e convinto grazie ad un Emeghara che, nel deludente Siena della scorsa stagione, era stato impressionante. L’Udinese ha vinto e convinto contro un Parma che sembra fare acquisti e cessioni quasi a casaccio (ma quanti giocatori ha?) e che non da modo a Donadoni di lavorare su una rosa ristretta di giocatori, fattore necessario visto che si parla di un team composto per raggiungere una comoda salvezza e nulla più.
L’Atalanta vince grazie ai suoi difensori contro un Torino sterile che dovrà darsi una svegliata e valorizzare di più il suo uomo di maggior talento, e cioè Alessio Cerci. Infine il buon Bologna, che con Moscardelli-gol e Kone è senza dubbio una squadra simpatia ma che manca di carattere e si fa rimontare dalla Sampdoria: sia i felsinei che i blucerchiati sembrano avviati al solito modesto campionato senza squilli di tromba, con una salvezza quasi-comoda come obbiettivo massimo. Obbiettivo che sarà anche realista, ma che alla lunga potrebbe demoralizzare i suoi sostenitori.
Con questo è tutto, un saluto e alla prossima!
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