Basket
La Virtus Segafredo conquista Trieste, battendo 77-60 un’Allianz che deve ritrovare sé stessa
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 60 – 77 (7-20; 25-43; 42-59)
Allianz: Coronica n.e., Fernandez 8, Arnaldo n.e., Laquintana 2, Delia 13, Udanoh 2, Henry 5, Cavaliero, Grazulis 6, Doyle 15, Alviti 9. All. Dalmasson
Virtus Segafredo: Tessitori 2, Deri, Pajola 8, Alibegovic 2, Markovic 5, Ricci 9, Adams 1, Hunter 10, Weems 11, Teodosic 5, Gamble ,18 Abass . All. Djordjevic
Arbitri: Baldini, Grigioni, Quarta
Tiri liberi: TS 12/15; BO 14/16
Rimbalzi: TS 39; BO 50
Falli: TS 15; BO 17
Tiri da 2: TS 12/31; BO 24/42
Tiri da tre: TS 8/28; BO 5/27
Trasferta particolare, questa a Trieste per la Virtus Segafredo, al rientro in campionato dopo il bailamme di inizio settimana e la vittoriosa escursione monegasca. L’Allianz è al rientro dopo quasi due mesi di sosta Covid-19, non si sa come riuscirà ad affrontare questo che è un nuovo esordio più difficile, certamente, di quello di inizio stagione. Se non altro, ha avuto modo di recuperare Henry, mentre come curiosità si registra la presenza, fra i padroni di casa, dell’ex Marcos Delia, subentrato in corsa per via dei ripetuti infortuni di inizio stagione fra i triestini. La Virtus Segafredo viceversa è qui quasi solo per dimostrare di essersi nuovamente collocata sui binari giusti.
Il quintetto d’avvio di Trieste è Laquintana, Alviti, Doyle, Grazulis e Udanoh; Bologna replica con una formazione fisicamente enorme: Markovic, Abass, Weems, Ricci, Gamble. Con questo quintetto la Segafredo è poco agile, ma diviene una vera diga in difesa; in attacco, dipende molto dalla media al tiro, che ci mette un po’ a crescere, ma come un diesel la Virtus produce uno 0-8 prima della schiacciata di Grazulis. A questo punto però Djordjevic fa il solito cambio generale che segue la metà del primo quarto. Pure di là sono cominciate le rotazioni, e Delia fa il suo esordio come avversario. Intanto Pajolic inizia a sfornare il meglio del suo repertorio, cui si aggiungono, alla difesa da piovra, giocate in attacco spettacolari. Il primo periodo termina 7-20, è chiara la difficoltà del rientro per i giuliani.
Una gran tripla di Pajola e una schiacciatona di Henry esaltano l’inizio del secondo quarto, che è divertente anche se lo scarto diventa sempre più importante. L’intensità del gioco non sarà eccezionale ma il ritmo è veloce e le azioni si susseguono con una rapidità che premia la maggior tecnica dei bianconeri. Il gioco virtussino è a tratti caotico, forse, ma l’andamento porta abbastanza a cercare di strafare e le palle perse non sono poi troppo. 25-43 all’intervallo, una sosta è sicuramente indispensabile per i padroni di casa.
L’incontro riprende con una discreta intensità, seppure il clima sembri ormai quello di un’amichevole. Così, la partita è certamente più utile per Trieste alla ricerca della forma perduta, ma anche per la Virtus che se si può risparmiare qualche stress, in questa fase di stagione, può solo giovarsene. Sale il numero delle palle perse, il parziale del periodo è addirittura vinto dai rossi di casa, 17-16, ma ci può stare, per i bolognesi, visto che lo scarto rimane comunque importante: 42-59.
A furia di rosicchiare Trieste finisce che si riavvicina, però, respinta peraltro prima da un ruggito di Gamble che ridà un +15° a 6 minuti e mezzo dalla fine, poi da una tripla di Weems un minuto dopo. Insomma, rimane il tempo per l’accademia, magari ci stava qualche minuto in meno per Teodosic e alcuni in più per giocatori come Abass o Adams che devono completare l’opera di inserimento nei giochi, sebbene oggi siano andati anche loro sostanzialmente bene. Quasi 2 minuti alla fine sono concessi pure a Deri, che si esibisce in un paio di tiri belli ma imprecisi. Con Gamble MVP con 18 punti e 11 rimbalzi, finisce 60-77, per Djordjevic è la 60^ vittoria sulla panchina bianconera, per la Segafredo è la conferma della sua temibilità in trasferta, in campionato. L’Allianz Trieste, fidatevi, non è peraltro questa: oggi era a un complicato rientro, nel giro di qualche settimana tornerà certamente la bella squadra che si era intravisto all’inizio.
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