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Storie Olimpiche – Oslo 1952: Zeno Colò, campione all’avanguardia

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Per l’edizione del 1952 delle Olimpiadi Invernali la città prescelta per ospitare la manifestazione a 5 cerchi fu Oslo. I giochi olimpici invernali si tennero dunque nel mese di febbraio del 1952, mentre qualche mese più tardi nella vicina Helsinki, in Finlandia andarono di scena i Giochi estivi.

L’edizione del 1952, la sesta della versione invernale della manifestazione, furono ancora una volta un’edizione di crescita per la manifestazione. Per l’edizione si presentarono a Oslo ben trenta nazioni, due in più della precedente edizione, condizionati dalla guerra appena terminata.
La spedizione italiana, composta da 33 atleti, conseguì risultati di buon spessore, confermandosi tra le Nazioni medagliate. Gli azzurri portarono a casa due medaglie, l’oro del leggendario Zeno Colò e il bronzo di Giuliana Minuzzo, prima atleta donna italiana a conquistare una medaglia olimpica ai giochi invernali.

Due sciatori alpini, entrambi vincitori di una medaglia nella discesa libera ed entrambi a loro modo importanti per la storia olimpica e sciistica italiana e non solo.
Infatti, l’oro di Zeno Colò pur non essendo stato il primo di un italiano ai giochi olimpici invernali, ha avuto nel corso della storia un impatto mediatico molto più importante. Lo sciatore di Pistoia infatti è stato un personaggio molto importante nella storia dello sci. Colò, specialista di diverse discipline dello sci alpino, fu infatti il primo sciatore ad adottare la posizione a “uovo”, una posizione aerodinamica, che gli permise di essere il più veloce anche in quell’edizione. Fu il primo sciatore azzurro a vincere una medaglia nello sci alpino olimpico. Per questa medaglia e le sue innovazioni, anche tecnologiche, è ricordato ancora oggi come una leggenda dello sci alpino. La sua carriera peraltro terminò solo due anni più tardi, quando accettando di essere il testimonial di una nota marca di indumenti da sci, fu squalificato dalle competizioni internazionali, perché considerato atleta “professionista”.

Zeno Colò passò alla storia anche per la sua lunga storia di sciatore. La sua carriera e la sua passione per lo sci nacquero fin da bambino sulle pendici dell’Abetone. A quindici anni era già nelle nazionali giovanili. Tuttavia, allo scoppio della Guerra fu coinvolto nel conflitto, tanto da finire anche prigioniero. Durante il conflitto continuò a sciare nelle Pattuglie Sci veloci a Cervinia.
Il ritorno alle gare avvenne solo nel 1947, continuando come detto fino al 1954, la sua carriera agonistica fu quindi molto breve, ma in questo breve lasso di tempo lo sciatore toscano portò novità importanti nello sci alpino, diventando uno dei più importanti sciatori della storia. La posizione a uovo è ancora oggi la posizione utilizzata da tutti gli sciatori per produrre velocità nei tratti rettilinei.

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