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La Bottega dei Talenti – Antonio Sanabria

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Continua costante la ricerca del nuovo centravanti del Bologna; età, condizioni d’acquisto e impossibilità di investire tante risorse stanno condizionando pesantemente questa ricerca. Non sorprende che si sia arrivati fino ad oggi, quasi metà gennaio, senza aver riempito la casella nonostante i solleciti di Mihajlovic, iniziati già la scorsa estate.

Nella dirigenza rossoblù si dà fondo alle idee. Uno che le idee le ha sempre avute e sfruttate al massimo è proprio Walter Sabatini. Da una delle sue intuizioni passate, arriva presumibilmente l’ultima opzione ipotizzata per l’attacco del Bologna. Il nome è quello di Antonio Sanabria, per il quale sembrerebbe percorribile l’arrivo in prestito con diritto di riscatto a cifre contenute. Un affare da 4/5 milioni complessivamente e data la passata esperienza in Serie A, il periodo di ambientamento potrebbe ridursi notevolmente.

Arnaldo Antonio Sanabria Ayala, meglio noto come Antonio “Tonny” Sanabria, nasce il 4 marzo 1996, a San Lorenzo del Campo Grande, città del dipartimento Central del Paraguay, municipio all’interno dell’agglomerato urbano della capitale Asunción

Comincia fin da bambino a giocare a calcio. A 8 anni è già dentro il settore giovanile del Cerro Porteño, seconda squadra della capitale e seconda squadra più vincente del paese sudamericano dopo l’Olimpia Asunción.
Gioca in Paraguay fino al 2007, quando per ragioni professionali il padre deve trasferirsi oltreoceano, in Spagna, nei dintorni di Barcellona. Qua continua ovviamente a giocare a calcio nella piccola società dilettantistica La Blanca Subur, nella piccola cittadina catalana di Sitges.

Nel 2009, dopo due anni nella Sitges, arriva la grande occasione, il Barcellona lo nota e lo porta a La Masia. Al Barcellona completa la sua formazione calcistica, lasciando i blaugrana solo nel 2014. Nella penultima stagione in blaugrana talvolta viene convocato con la prima squadra, senza tuttavia esordire mai, mentre nella prima metà della stagione 13/14 gioca 10 volte in Segunda Division col Barcellona B, segnando 3 reti.

A metà stagione, nel gennaio 2014, Sanabria si trasferisce al Sassuolo, che acquista il calciatore con l’aiuto della Roma, per 4,5 milioni più eventuali 7,5 milioni di bonus. Tonny esordisce in Serie A il successivo 23 marzo 2014, ma a fine stagione le presenze saranno comunque solo due.
Nell’estate dello stesso anno la Roma lo rileva dal Sassuolo, versando la parte già pagata dai neroverdi, e mantenendo il medesimo accordo col Barça.
Sanabria è protagonista di un buon avvio con la primavera, dove segna ben 5 reti in 3 partite, dopodiché viene costantemente aggregato alla prima squadra e fatto giocare solo in Youth League, dove firma anche una doppietta. Dopo l’assenza invernale a causa del campionato sudamericano sub-20, Sanabria nel febbraio 2015 ed esordisce in prima squadra subentrando nel finale di una sfida della Roma contro il Cagliari. La seconda ed ultima presenza stagionale è quella della domenica successiva contro il Chievo, sempre da subentrante.

A Roma, con la Roma che punta ancora allo scudetto, Sanabria non può trovare spazio, allora il paraguaiano viene spedito in prestito allo Sporting Gijón, in Liga. Qui riesce a contribuire in maniera decisiva alla salvezza degli asturiani giocando 30 partite e segnando 11 reti, con un solo assist.
La sua grande stagione in Liga porta inevitabilmente all’interessamento di squadre più grandi dello Sporting Gijón. L’offerta giusta per i giallorossi è quella del Betis Siviglia. La formula prevede diversi benefit per la Roma, compreso il 50% sulla futura rivendita e soprattutto la possibilità di ricomprare il giocatore a più riprese a prezzi prefissati.
La prima stagione col Betis è deludente. Condizionato da diversi problemi fisici, le presenze sono appena 24 totali, di cui 18 da titolare. I gol saranno appena 4 totali tra campionato e coppa nazionale, e due assist.
La stagione 2017/18 sembra quella della svolta. Sanabria nella prima parte di stagione, fino a novembre, segna 7 gol nelle prime 13 gare, di cui solo alcune giocate fin dal primo minuto. A fine novembre una grave lesione al menisco ferma la corsa di Sanabria, che starà lontano dal campo fino ad aprile inoltrato, ritrovando il gol, l’ottavo della stagione, solo all’ultima giornata.

Nel 2018/19 trascorre i primi 6 mesi al Betis, dove però non trova spazio. Le presenze sono 15, di cui 8 da subentrante, e solo due i gol. Gioca anche 5 partite in Europa League e 3 in Copa del Rey, ed in totale segna 4 gol e serve anche 2 assist.
Non basta. A gennaio l’occasione di giocare si presenta in Serie A, al Genoa. Qui gioca tanto, ma dopo tre gol nelle prime quattro partite, rimane a secco nelle successive 11.
Tanto gli vale comunque la conferma al Genoa. Nella stagione 19/20 gioca 24 volte e contribuisce alla difficile salvezza dei rossoblù realizzando 6 reti.

In questa stagione, tornato al Betis dopo il prestito al Genoa, Manuel Pellegrini, tecnico degli andalusi, gli dà fiducia ma i gol sono ancora pochi: solo 3 in 17 presenze.

Con la Nazionale ha giocato con le selezioni under17 (9 presenze e 6 reti), under20 (10 presenze, senza gol) e con la Nazionale maggiore dove conta ben 17 presenze, ma solo una rete.

181cm x 76kg, Sanabria ha un fisico asciutto e ben strutturato fisicamente, struttura che gli permette di essere molto agile ed esplosivo negli spazi stretti e nello stacco aereo. Infatti, spesso ha segnato di testa, sovrastando anche avversari ben più alti lui.

Sanabria è un centravanti d’area di rigore, finalizzatore molto pericoloso soprattutto negli ultimi 16 metri. Destro naturale, sa calciare e controllare il pallone anche col sinistro. È dotato di una discreta tecnica, Sanabria solitamente mette in evidenza la sua tecnica solo nell’ultimo quarto di campo, quando sta vicino alla porta. La sua caratteristica migliore è infatti la capacità di finalizzare all’interno dell’area di rigore in tutte le maniere dal tiro di precisione, al tiro di potenza, fino al colpo di testa.
I suoi movimenti a smarcarsi all’interno degli ultimi sedici metri sono davvero molto efficaci. Antonio ha però necessità di un continuo rifornimento di palloni, e una squadra che giochi unicamente per permettergli di finalizzare, vista la difficoltà ad associarsi e lavorare per la sua squadra.
Per questa sua tendenza ad essere prevalentemente un finalizzatore d’area di rigore, è difficile trovare Sanabria manovrare fuori dall’area di rigore in appoggio ai compagni di reparto e i centrocampisti. Questa difficoltà nel giocare assieme alla squadra è sottolineata in maniera evidente dal numero risicato di assist forniti durante l’intera carriera.

È difficile immaginare Sanabria come vice-Palacio nel Bologna di Mihajlovic. La manovra rossoblù, pur mancando di un finalizzatore, avrebbe bisogno di un giocatore più completo, più simile ai profili finora cercati dalla dirigenza.
Sanabria è al momento un’ipotesi che si è creata per via dell’esperienza maturata in Serie A e delle condizioni vantaggiose alle quali potrebbe essere prelevato.

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