Basket
Marco Belinelli trascina la Virtus Segafredo al successo contro l’Olimpija Lubljana: 90-76 il risultato finale
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – CEDEVITA OLIMPIJA LUBLJANA 90-76 (11-18; 46-34; 60-49)
Virtus Segafredo: Galli n.e., Belinelli 25, Alibegovic 0, Markovic 6, Ricci 3, Adams 6, Hunter 22, Weems 13, Teodosic 13, Gamble 2, Abass 0. All: Djordjevic
Cedevita Olimpia Lubiana: Radovic n.e, Perry 22, Hopkins 10, Duscak n.e, Muric 6, Blazic 25, Brown 4, Hodzic 3, Jones 1, Scuka n.e, Dimec 4, Rupnik 1. All: Golemac
Arbitri: Perez, Koljensic, Peerandi
Tiri liberi: BO 16/24; LU 19/27
Rimbalzi: BO 39 LU 30
Falli: BO 22; LU 21
Tiri da 2: BO 19/32; LU 15/31
Tiri da tre: BO 12/32; LU 9/26
Il cammino della Virtus Segafredo nelle Top16 di EuroCup prende finalmente il via. La formazione allenata da coach Sale Djordjevic, infatti, affronta il Cedevita Olimpija Ljubljana e vuole portare a casa i due punti per rispondere al Buducnost VOLI Podgorica, uscito vincente dalla sfida giocata ieri contro Bourg-en-Bresse.
L’inizio di partita non sorride alla Virtus Segafredo che colleziona, in poco più di un minuto e mezzo, tre palle perse. Il primo canestro bianconero viene segnato da Kyle Weems ma l’ottima pressione difensiva della formazione slovena non lascia respiro a Teodosic e compagni. Tutto questo, ovviamente, dà fiducia a Lubiana che prova subito a scappare con i canestri di Perry Blazic raggiungendo i cinque punti di vantaggio. Sale Djordjevic, vedendo le difficoltà della sua squadra, decide di mandare in campo forze fresche ma, le pessime percentuali al tiro da tre punti, non permettono alla Segafredo di trovare il ritmo e la fiducia necessarie per recuperare ed andare in vantaggio. Il primo quarto si chiude con Ljubljana in vantaggio 18-11.
Bisogna aspettare la seconda frazione di gioco per vedere una prima reazione della Virtus Segafredo che, con un parziale di 6-0 firmato da Weems e Belinelli, riesce a riportarsi a meno due. Protagonista degli ultimi quattro minuti di gioco è Marco Belinelli che, entrato a fine primo quarto, nonostante la grande pressione difensiva degli avversari, riesce a piazzare undici punti segnando anche la tripla che regala alle Vu nere il vantaggio. Il cambio di passo della Virtus Segafredo è evidente; una difesa più aggressiva e un ritmo di gioco offensivo più elevato esaltano le caratteristiche di Weems e Belinelli che alzano le percentuali al tiro da tre punti della squadra e spediscono Ljubljana a meno dieci. Il secondo quarto si chiude con trentacinque punti segnati dalla Virtus che va negli spogliatoi in vantaggio 46-34.
Il terzo quarto si apre con un tentativo di rimonta del Cedevita che in più occasioni, grazie al duo composto da Blazic e Perry, riesce a tornare sotto alla doppia cifra di vantaggio. Le Vu nere, però, sono brave a stringere i denti e, con pazienza, trovano i punti necessari per mantenere un vantaggio rassicurante. Il punteggio rimane a lungo inchiodato sul punteggio di 57-47 ma alla Virtus va bene così. L’ingenuità di Alibegovic, colpevole di aver commesso un fallo antisportivo, rischia di rimettere definitivamente in partita il Cedevita che, però, non sfrutta a dovere l’occasione e lascia per strada diversi punti. Il terzo periodo si chiude con il punteggio di 60-49 in favore della Virtus.
Il divario tra le due squadre aumenta nell’ultimo quarto; le Vu nere, infatti, continuano a muovere bene il pallone in attacco e riescono a trovare canestri facili che rischiano di spegnere definitivamente le speranze di Ljubljana. Perry e Blazic provano in tutti i modi a riaprire il match ma, alla fine, sono costretti ad alzare bandiera bianca. Il match, infatti, si chiude con la vittoria, l’undicesima in EuroCup e la prima nelle Top16, della Virtus Segafredo che risponde subito alla vittoria del Buducnost. MVP del match è Marco Belinelli, autore di 21 punti con 3/5 da tre. Impossibile, però, non citare la buona prova di Kyle Weems, Vince Hunter e Milos Teodosic che hanno seminato il panico nella difesa avversaria facendosi trovare pronti nei momenti in cui venivano chiamati in causa da coach Djordjevic.
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