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Il ritorno dell’Ex: Juventus-Bologna

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Il Bologna domenica 24 gennaio affronterà la Juventus nella gara valevole per la diciannovesima giornata di Serie A. Dopo aver conquistato un successo, contro il Verona, che non si manifestava da 8 gare, si trova, adesso, a dover fronteggiare la Juventus reduce, in campionato, dalla sconfitta contro l’Inter. La vittoria ai danni del Verona è stata firmata da un doppio ex della sfida di domenica: Riccardo Orsolini.

L’esterno ascolano proprio contro il Verona ha realizzato la sua prima marcatura in Serie A il 15 ottobre 2016. Vestiva la maglia dell’Ascoli all’epoca e dopo pochi mesi venne acquistato dalla Juventus che lo lasciò in prestito all’Ascoli fino al termine della stagione. Riccardo nonostante un tesseramento di due anni con i bianconeri piemontesi non è mai sceso in campo con la maglia della Signora. Come abbiamo visto, i primi sei mesi da tesserato juventino li ha passati ad Ascoli.

Successivamente venne girato all’Atalanta dove ha giocato soltanto 9 partite in tutto il campionato 2017-18, senza mai andare a rete. Terminata l’avventura bergamasca Orsolini è stato ceduto in prestito per 18 mesi al Bologna. La prima metà di campionato con la maglia rossoblù non è particolarmente significativa, ma aiuta Riccardo a mettere su minuti ed esperienza. Il secondo anno, con l’arrivo in panchina di Mihajlović, Orsolini inizia ad avere sempre più minuti a disposizione e, oltre al minutaggio, iniziano a crescere anche i numeri dal punto di vista realizzativo. Chiude la seconda stagione bolognese con 35 presenze (erano state appena 8 nel girone di ritorno del campionato precedente), 8 gol e 4 assist. L’ottimo rendimento del calciatore convince la dirigenza felsinea a puntare su di lui e a fine stagione ne riscatta per intero il suo cartellino. La scelta è stata più che giusta, l’anno scorso Riccardo ha riconfermato lo stesso numero di gol (8) e raddoppiato quello degli assist (8) con appena 2 partite in più, 37 per l’esattezza, dell’anno precedente.

Quest’anno Orsolini nonostante abbia già saltato 4 partite per infortunio, rimane comunque uno dei calciatori più incisivi nel reparto offensivo rossoblù. Il suo rendimento, da un punto di vista numerico, è secondo solo a quello di Roberto Soriano. Con 16 presenze stagionali, Orsolini è riuscito a mettere a segno 5 gol e 4 assist. Il rientro in campo ha già portato i primi frutti, oltre al gol contro il Verona, Riccardo, dal suo rientro, è stato protagonista anche di 2 assist, uno contro la sua ex squadra Atalanta e un altro contro l’Udinese. In entrambi i match il risultato è stato di 2 a 2.

Oltre al supporto realizzativo Orsolini ha portato alla squadra anche cattiveria, convinzione e determinazione. Che domani valga la legge dell’Ex.

Oltre Orsolini nella distinta delle due squadre è presente un altro doppio ex, si tratta di Gianluca Frabotta. Il terzino romano al Bologna ha giocato 3 anni. Arrivato giovanissimo, all’età di 15 anni viene inserito nella formazione Under-17. Le ottime prestazioni convincono, dopo appena 25 partite, la dirigenza rossoblù a promuovere Gianluca nella formazione Primavera. Le stagioni 2016- 17 e 2017-18 le passa in pianta stabile con la Primavera rossoblù, fino a raggiungere la convocazione in prima squadra. In 3 anni di rossoblù, tra Under-17 e Primavera, Frabotta ha giocato un totale di 96 partite riuscendo anche a realizzare 3 gol. Mentre la prima convocazione in prima squadra è avvenuta nella stagione 2016-17 grazie all’allora allenatore rossoblù Roberto Donadoni.

Nonostante le successive convocazioni in prima squadra Frabotta dovrà attendere il trasferimento alla Juventus per esordire in Serie A. Frabotta è arrivato a Torino proprio nell’operazione che ha portato Orsolini al Bologna nella sessione estiva del mercato del 2019. Dopo 26 partite e 1 gol con la formazione U23 della Juventus, che milita in Lega Pro, quest’anno il terzino è stato aggregato alla prima squadra. In questo campionato ha giocato, finora, 12 partite. Non tutte esaltanti. Anzi, nell’ultima contro l’Inter è stato tra i peggiori in campo. Certamente la colpa non è esclusivamentesua. Ma anche di chi lo ha messo in campo pensando di contrastare la fascia maggiormente attrezzata dell’Inter (dove giocano Barella e Hakimi) con il giovane Frabotta che veniva accompagnato da uno spento Ramsey.

 

Considerati gli unici due ex attualmente presenti nelle due rose, che si sono scambiati le maglie sull’asse Bologna-Torino, bisogna tornare indietro nel tempo per trovare altri doppi ex della partita.

Sicuramente tra i più rappresentativi abbiamo Roberto Baggio e Marco Di Vaio. Il Divin Codino ha giocato una delle sue migliori stagioni (1997-1998) con la maglia rossoblù.

Arrivato in Emilia per trovare minutaggio e condizione in vista dei mondiali, Baggio gioca 33 partite totali e realizza 23 marcature. Con nessun altro club Baggio ha realizzato così tanti gol in una sola stagione. Con la Juventus però ha realizzato il maggior numero di reti (115) con una singola maglia in 200 incontri. In bianconero dal 1990 al 1995, Baggio ha vinto uno scudetto, una Coppa Uefa, una Coppa Italia, e conquistato il Pallone d’Oro (1993).

Di Vaio, invece, alla Juventus ha giocato due stagioni dal 2002 al 2004 vincendo uno scudetto (2002-03) e una Supercoppa Italiana (2003). In 84 presenze con il club bianconero Di Vaio ha realizzato 28 gol. Nel 2008 si trasferisce al Bologna e la città felsinea diventa fin da subito la sua seconda casa, prima la fascia da capitano poi un ruolo dirigenziale all’interno della società. Bologna è la squadra in cui Di Vaio ha espresso al meglio il suo potenziale, non affatto è il club con il quale vanta il maggior numero di reti (66) e di presenze (148). Memorabile la doppietta messa a segno il 26 febbraio 2011 ai danni dei bianconeri a Torino, che portò il Bologna a trionfare, dopo 31 anni, contro la Juventus in trasferta.

C’è un altro storico doppio ex della sfida, calciatore con i bianconeri e allenatore con i rossoblù: Stefano Pioli.

L’ex allenatore del Bologna ha giocato con la Juventus dal 1984 al 1987, scendendo in campo in appena 35 partite, ma vincendo uno Scudetto, una Coppa Uefa, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Mentre ha guidato il Bologna dal 2011 al 2014 in 89 incontri totali con una media di 1,52 punti a partita la prima stagione, 1,16 la seconda e 0,83 la terza che, nonostante le tranquillissime salvezze ottenute gli anni precedenti, gli costò la panchina che venne poi occupata proprio da Sinisa Mihajlović.

Non dimentichiamo, infine, altri giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: Giancarlo Marocchi (ora commentatore Sky), Antonio De Marchi (ora procuratore) e Michele Paramatti.

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