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L’altro spogliatoio: sarà ancora il solito Sassuolo di De Zerbi

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Sfida tutta emiliana quella che questa sera andrà in scena al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Infatti, il Bologna farà visita al Sassuolo di Roberto De Zerbi. Una sfida che sa di rivalsa per la squadra rossoblù che, oltre a cercare l’ennesimo allungo sulla zona retrocessione (la sconfitta del Cagliari ieri crea i presupposti per una situazione ancora più tranquilla in classifica), proverà anche a vendicare la clamorosa rimonta subita all’andata al Dall’Ara, quando il Sassuolo rimontò da 3-1 vincendo infine 3-4.

APPANNAMENTO E CONTINUITÀ – Il Sassuolo nelle ultime settimane ha vissuto un momento di appannamento, pochi risultati, pochi punti e soprattutto la sensazione di aver esaurito la batteria con diversi mesi di anticipo rispetto al dovuto. La vittoria col Crotone ha però invertito la rotta e messo in chiaro alcuni fondamentali di base i neroverdi: il primo è che De Zerbi continua costantemente a insistere sul suo 4-3-3, molto offensivo, basato su una ricerca insistita della ormai celebre costruzione dal basso della manovra. Un principio che il tecnico bresciano non ha abbandonato nemmeno nelle partite più complesse.
Il secondo è che lo stesso modo di giocare subisce inevitabilmente importanti ripercussioni se l’interpretazione non è fatta dal massimo del talento a disposizione del tecnico. Per questo il ritorno alla vittoria del Sassuolo non può essere casualmente coinciso col rientro di Berardi.

POSSESSO DIFENSIVO – Il Sassuolo di De Zerbi, come noto, ama palleggiare fin dalla difesa. In queste situazioni sono coinvolti soprattutto portiere, difensori centrali e il vertice basso del centrocampo, Locatelli. Per il Sassuolo è un momento molto importante della manovra, da questi primissimi passaggi, dalla loro efficacia e precisione dipende la riuscita della fase difensiva e l’attacco all’area avversaria. I 4 protagonisti, più talvolta un quinto giocatore, spesso un altro dei centrocampisti, fanno posse per attrarre la squadra avversaria e trovare imbucate verticali a tagliare le linee difensive avversarie. L’alternativa è il lancio lungo a cercare la profondità; il rientro dall’infortunio di Berardi e Caputo in questo senso ha rivoluzionato un Sassuolo molto meno efficace. Infatti, Berardi agisce tra le linee partendo dalla destra e ricevendo spesso palloni verticali che spezzano le linee avversarie, mentre Caputo è come sempre fondamentale per i neroverdi per attaccare gli spazi in profondità.
Mantenere il possesso il più a lungo possibile permette alla squadra di De Zerbi di limitare anche le fasi nelle quali è costretta a schiacciarsi nella propria metà campo e fare difesa posizionale.

ATTACCO – Rispetto alla scorsa stagione l’attacco del Sassuolo ha trovato maggior difficoltà. I problemi fisici che a turno hanno coinvolto prima Boga, poi Caputo ed infine Berardi hanno debilitato la fase offensiva neroverde. Tuttavia, grazie all’apporto di Defrel e all’ottima stagione di Djuricic, anche in zona gol, il Sassuolo è riuscito a sopperire alla mancanza della fantasia e della velocità di Boga, che nella scorsa stagiona aveva letteralmente fatto impazzire ogni difesa della Serie A. D’altra parte l’assenza di Caputo aveva tolto un attaccante magistrale nel creare spazi oltre la linea difensiva avversaria.
Il rientro di tutti e tre permette al Sassuolo di avere tutte le soluzioni a disposizione; non solo gioco verticale a liberare gli uomini come Berardi e proprio Djuricic tra le linee, ma anche i cambi di gioco per isolare nell’1 contro 1 Boga contro il terzino avversario.

Per il Bologna potrebbe essere importante far valere la maggiore fisicità rispetto alla formazione di De Zerbi, per riuscire a fiaccare le energie avversarie. Sarà necessaria inoltre grande concentrazione per non farsi addormentare o attrarre fatalmente dal possesso palla insistito degli avversari, il cui obiettivo è soltanto quello di sfilacciare la squadra avversaria. Sarà necessario dunque per i rossoblù portare una pressione ordinata e attenta a non sfilacciarsi lasciando troppi spazi.

 

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