Bologna FC
Napoli-Bologna, quanti rimpianti al Maradona
C’era da riscattare l’opaca prestazione di Cagliari, lo chiedeva Mihajlovic, lo chiedevano “a gran voce” i tifosi attraverso i social media e, nonostante la sconfitta, un parziale riscatto è arrivato. Il Bologna sceso in campo ieri sera al Maradona non può certo dirsi scevro da colpe visti i tre gol subiti e i zero punti portati a casa, ma la buona prestazione contro un Napoli alla disperata ricerca di punti può sicuramente lasciar ben sperare i tifosi rossoblù.
Il Bologna è stato padrone del campo per quasi tutto l’arco della partita, salvo ricadere in quelle disattenzioni fatali che poi il Napoli è stato bravo a sfruttare appieno. La prova corale e la buona intesa tra i reparti, considerate le numerose assenze, (Schouten, Tomiyasu, Dijks, Hickey, senza contare il lungodegente Santander) ha lasciato una buona immagine negli occhi dei tifosi, nonostante la sconfitta, che, per l’andamento complessivo della gara offerta da Palacio & Co, risulta ancora più bruciante.
Il “leitmotiv” che ha contraddistinto questo Bologna nel corso della stagione in corso si è ripetuto anche ieri sera: una squadra che gioca bene, costruisce, stupisce, salvo però risultare poco incisiva (e sfortunata) sottoporta. Da sottolineare, anche perché finora non è mai stato possibile farlo, l’ottima prova fornita da Skov Olsen, capace di far ammattire Ghoulam prima e Hysaj poi, autore della migliore prestazione da quando è a Bologna, comprensiva di uno sfortunatissimo palo e di tanti rientri in fase di copertura. Continua invece il periodo nero di Orsolini, apparso poco determinato e svogliato. Le statistiche esprimono quanto accaduto in campo con 14 tiri totali del Napoli di cui 7 in porta, 16 tiri totali per il Bologna, solo 4 però nello specchio, a riprova del fatto che la precisione debba necessariamente essere affinata dalle parti di Casteldebole.
La mancanza di un finalizzatore, nonostante la prova maiuscola di Palacio, si è di nuovo palesata al Maradona di Napoli, con il solito Soriano – sempre più bomber di questa squadra – a caricarsi il peso dell’attacco rossoblù. Mihajlovic dovrà insistere tanto sul ritrovare quella cattiveria sottoporta necessaria a raggiungere il prima possibile il traguardo salvezza, vero obiettivo primario di questa squadra, in un campionato sempre più avvincente e contestualmente impronosticabile. Domenica alle 12:30, dopo due trasferte di fila, si torna finalmente al Dall’Ara, ospite la Sampdoria. Il Bologna dovrà necessariamente invertire il trend, per non venire risucchiata in posizioni meno nobili e che poco hanno a che vedere con l’espressione tecnica messa in campo finora.
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