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Calciomercato: Tomiyasu al Bologna è una storia che….parte da lontano

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Il Sol Levante (inteso come Giappone) ha avuto, e ha tutt’ora, dei rappresentanti del suo calcio con la maglia rossoblù: Hidetoshi Nakata (17 presenze con 2 goal) nel lontano 2004 e Takehiro Tomiyasu, che dal 2019 ha già indossato 53 volte la nostra maglia, impreziosendo le sue presenze con 3 goal, tutti importanti. Ma mentre Nakata venne a Bologna per pochi mesi, dal Parma, per poi andare, la stagione successiva, alla Fiorentina, la storia di Takehiro in maglia rossoblù parte circa negli stessi anni ed è ormai alla sue seconda stagione qui sotto le due torri.

Si perchè nel 2006, all’interno dello staff tecnico del  Verona targato Ficcadenti, c’era un assistente di nazionalità giapponese, Takayuki Tateishi, giunto nella città scaligera per aggiornarsi sul mondo pedatorio italico. Ha già allenato, in patria, gli Oita Trinita, ma di lui non si conosce altro. Finita l’esperienza formativa a Verona, decide di tornare in Giappone, dove entra nell’FC Tokio, diventandone direttore sportivo. Il legame (e forse la riconoscenza) con Ficcadenti è tale che gli propone un suo giovane terzino, all’inizio della sua carriera: Yuto Nagatomo. L’allenatore di Fermo, accasatosi nel frattempo al Cesena, si fida dell’intuito del collega nipponico, e Nagatomo va ad occupare l’ultima casella da extracomunitario della squadra romagnola. Il terzino del Sol Levante  si dimostra un ottimo giocatore, tanto che l’Inter, la stagione successiva, lo compra e rimarrà a Milano per sette stagioni, segnando 9 reti in 170 partite con la maglia nerazzurra.

Ma siccome, alle volte, la realtà è molto più intricata della fantasia, lasciamo il terzino nipponico e seguiamo il nostro allenatore marchigiano: Ficcadenti, finita l’esperienza Cesena, vola proprio a Tokio, dove Tateishi lo aspetta per farlo sedere sulla panchina dell’Fc Tokio.  Ma col tempo  il ruolo di Direttore Sportivo a Tateishi inizia a stare stretto e coglie al volo un’occasione per cambiare il suo percorso di carriera. Nel 2017 la DMM (internet company giapponese specializzata in shopping online e video on demand) conclude l’acquisto dei belgi del Sint Truiden (vi dice niente questo nome?), di cui già detiene il 40% della proprietà: e al nostro Direttore Sportivo Takayuki viene proposta la gestione manageriale del club, proposta che lui accetta con estremo entusiasmo, sentendosi pronto ad un ulteriore crescita professionale. 

 

E in Belgio, ricordando il suo percorso da Direttore Sportivo nella J1 League (il massimo campionato giapponese, equiparabile alla nostra Serie A) , il primo giocatore che acquista  lo compra nella Serie B giapponese (gioca nell’Avispa Fukuoka) . Si chiama Takehiro Tomiyasu: difensore centrale che al momento della firma (il 16 gennaio 2018) ha solo 19 anni. Pochi mesi per ambientarsi e poi, la stagione successiva, gioca 27 partite in campionato e segna 1 gol, fornendo prestazioni sempre più in crescendo.

In quell’anno capita che ad assistere alle partite del Sint Truiden ci sia un osservatore italiano, che al secolo fa Marco Di Vaio, che se ne innamora a tal punto da far spendere 7 milioni al nostro Bologna per acquistare il suo cartellino: il resto è storia nota, con la fascia destra che diventa il feudo di Takehiro, la richiesta del Milan di acquistarlo per la cifra di 20 milioni e tantissimi tifosi rossoblù che fanno del giapponese un loro idolo. Con la speranza che Bologna diventi, per lunghi anni, casa sua.

 

(Fonte: Grandhotel Calciomercato)

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