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La Fortitudo torna in fondo perdendo a Treviso: 84-78

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DE’ LONGHI TREVISO – FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA   84 – 78    (24-21; 41-44; 60-61)

De Longhi: Russell 11, Vildera 16, Bartoli n.e., Imbrò 11, Piccin 3, Chillo 3, Mekowulu 9, Sokolowski 15, Akele 11, Lockett 5. All. Menetti

Fortitudo Lavoropiù: Banks 7, Aradori 21, Pavani n.e., Saunders 10, Hunt , Fantinelli 6, Baldasso 5, Cusin 2, Withers 13, Totè 10. All. Dalmonte

Arbitri: Paternicò, Nicolini, Morelli

Tiri liberi: TV 20/23; BO 7/10

Falli: TV 14; BO 20

Rimbalzi: TV 38; BO 28

Tiri da 2: TV 17/35; BO 22/34

Tiri da 3; TV 10/25; BO 9/29

La Fortitudo Lavoropiù è arrivata a Treviso con un po’ di affanno per come si stanno tornando a mettere le cose in classifica, ma soprattutto per come il suo gioco si è tornato a spegnere, dopo i primi tempi di “rinascita” della gestione Dalmonte. La De’ Longhi oggi poteva essere un avversario più che abbordabile, priva com’era di Logan, che per lei è giocatore imprescindibile, ma sebbene ad un certo punto si sia trovata con la gara in pugno la Fortitudo è parsa quasi spaventarsi dell’opportunità che si era creata e si è letteralmente spenta nell’ultimo quarto, perso 24-17. E ora si riaffacciano spettri che parevano ormai esorcizzati.

La partita non è stata tecnicamente granché, ma di sicuro emozionante. Quintetto biancoblu: Fantinelli, Banks, Saunders, Withers e Hunt; Treviso invece con Piccin, Russell, Akele, Sokolowski e Mekowulu. Quasi vittima predestinata Hunt in un minuto si trova assegnati due falli di cui almeno uno molto dubbio. In questo frangente peraltro protagoniste sono soprattutto le palle perse dall’una e dall’altra parte, cosicché è normale che si proceda pressoché alla pari, nonostante un parzialino di 6-0 dei trevigiani, fin quando questi ultimi nel finale del periodo non tentano un’accelerazione che però nell’ultimo minuto i bolognesi rintuzzano, per cui al primo riposo si va sul 24-21, con la partita cresciuta parecchio nell’ultimo scampolo di quarto.

Le difese non brillano, con gli attacchi che tuttavia faticano ad approfittarne; un Banks caparbio porta la Effe in vantaggio (24-26) con una schiacciata spettacolare su alley oop offertogli da Baldasso dopo un minuto e mezzo, suonando la carica ai suoi che a questo punto sembrano impadronirsi della partita; è, però, solo una sensazione, giacché una pur farraginosa Treviso non ci sta a cedere le armi con tanta facilità, di conseguenza la gara torna combattutissima, con parziali che si alternano ora a vantaggio degli uni, ora degli altri. All’intervallo si sono semplicemente ribaltati i rapporti, con Bologna ora avanti di 3, 41-44, con un Aradori per ora strepitoso già a quota 16 punti e 4 rimbalzi, ma la partita è ancora tutta da giocare.

I primi tre minuti della ripresa dicono 0-4 per la Fortitudo, con Piccin (classe 2002) che prova a tamponare con la sua prima tripla a segno. Priva di Logan questa Treviso è come fosse senza una vera guida: tecnicamente non eccezionale, finisce per perdersi in errori banali sia sul piano tecnico che su quello tattico. Menetti è costretto a chiamare sospensione al 18°, con gli avversari a +10 grazie a una nuova tripla di Aradori. Che, poco dopo, viene tuttavia colto in un fallo antisportivo, in attacco, che fa da benzina per il rientro della De Longhi, capace di tornare a -1: 60-61, a fine terzo periodo.

Treviso sta provando a stringere le maglie in difesa, ma con scarsa efficacia. Allora prova la zona, ma Bologna sembra quasi autodifendersi in questa fase, tornata sagra delle perse come all’inizio. Vildera, il migliore oggi tra i veneti, riporta avanti la De’ Longhi 68-66 a poco più di 5 minuti dalla fine. Imbrò allunga dalla lunetta, Vildera col suo quattordicesimo punto dà anche il +6. Dalmonte allora chiede time out: in 5 minuti un 23-7 sta annullando quanto fatto di buono dai suoi nel terzo periodo. Bravo Totè a sfruttare un mismatch con Imbrò, ma la zona si è trasformata adesso in un rebus irrisolvibile. Aradori, spentosi nel secondo tempo, trova una tripla che permette di continuare a sperare, poi Sokolowski commette un ingenuo sfondamento. A 1’26”, -7 con palla in mano Fortitudo, però Banks fallisce in sospensione. Totè stoppa Sokolowski, Fantinelli realizza in contropiede che mancano 45”. Il time out chiesto da Menetti non chiarisce le idee ai suoi: Chillo al rientro perde banalmente la palla, poi Withers mette la tripla che rimette tutto in gioco. Imbrò in lunetta riporta il distacco a 4, per i residui 19” secondi rimasti. Dalmonte chiede la sospensione che consente la rimessa in attacco, però Totè si mangia da sotto pressoché da solo il canestro della residua speranza. I liberi di Imbrò sanciscono solo lo scarto finale, giacché la vittoria ormai è nelle mani dei padroni di casa., che vincono 84-76 e gettano la Fortitudo nel gruppone degli ultimi, cinque squadre a 14 punti.

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